Siamo in piena tabella di marcia

L'editoriale del direttore della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate

La nostra Bcc veleggia decisa verso gli obiettivi che ci siamo dati per il 2006, come hanno avuto modo di apprendere i soci presenti all’assemblea di maggio, nel corso della quale ho presentato l’andamento della nostra banca con riferimento ai primi 4 mesi dell’anno. La situazione si mostra ancora più favorevole alla fine del mese di maggio, rapportandoci infatti al pari periodo del 2005, tutti i segni degli indicatori sono positivi: la raccolta diretta ha raggiunto quota 385,5 milioni di euro (+7%), quella indiretta 415 milioni (+10,7%), gli impieghi sono a 359,6 milioni (+25,4%), il risultato lordo di gestione a 2,7 milioni (+15,8%) e l’utile netto è pari a 2,4 milioni (+41,2%). E il segno positivo non riguarda solo le cifre, ma anche gli obiettivi strategici, che prevedono di migliorare l’efficienza e la produttività aziendale, incrementare la redditività e adeguare l’organizzazione interna alle sfide che attendono la nostra banca, e che sono essenzialmente due: una copertura territoriale più capillare per essere davvero la banca locale dell’Altomilanese e del Varesotto; una chiara risposta alle nuove opportunità offerte dalla normativa di Basilea 2.

Paolo Innocenti

morandiCambiamo per crescere

Il Progetto Soci prosegue e migliora la sua attività di interazione con il territorio. Con l’approvazione del Bilancio 2005 da parte dell’Assemblea dei Soci e la ripartizione dell’utile con la destinazione della quota di beneficenza, infatti, ha preso il via anche quest’anno la nostra attività di valutazione delle richieste di contributi che ci sono pervenute nei mesi scorsi. Quest’anno, però, il lavoro è stato impostato su un nuovo modello. Innanzitutto, la denominazione della sezione è stata ampliata: non più Progetto Soci, ma un più completo – e attento – Progetto Soci e Territorio (Pst). Per la distribuzione dei contributi, siamo partiti da un preciso obiettivo indicatoci dal nostro Presidente, Silvano Caglio: «Dare il senso della nostra presenza su un territorio molto più vasto di quello di pochi anni orsono, facendoci percepire come i portatori di un sistema capace di contribuire non solo sul lato economico bensì anche su quello sociale e culturale allo sviluppo della comunità». È per questo che la parte delle disponibilità finanziarie del Pst destinate all’attività contributiva è stata spalmata su tutte le quattordici filiali, in seguito, abbiamo avviato riunioni e cicli di conoscenza per recepire le necessità del territorio. Gli incontri sono avvenuti con i responsabili di filiale e alcuni nostri Soci, rappresentativi del mondo sociale, associativo e culturale della comunità di riferimento. Riunioni in cui, confrontando le idee in merito alle richieste pervenute, abbiamo iniziato quel lungo lavoro di conoscenza reciproca al fine di essere presenti con maggiore incisività nel territorio, garantendo le nostre peculiarità e i nostri valori. Un lavoro impegnativo, ma che è stato accolto dai Soci in maniera entusiastica, tanto da farci ritenere che il seme lanciato con questa iniziativa è destinato a maturare velocemente e a dare grande contributo allo sviluppo della nostra Banca. Il messaggio che desideriamo venga recepito è quello che gli utili non patrimonializzati ritornino sul territorio che li ha prodotti e non solo in forma di beneficenza ma di valore aggiunto per la qualità della vita e per lo sviluppo, stabilendo un nesso fisiologico con la comunità: più sarà vicina alla Banca e più la Banca reinvestirà gli utili in programmi. Un sistema che ci rende unici fra gli istituti di credito e che dà il significato più ampio al nostro essere differenti “per vocazione”. Naturalmente, ci siamo dati regole precise e stili di lavoro coordinati; questo è indispensabile se desideriamo che emerga il nostro reale sistema di creare valori.Rispetto al passato, vogliamo condividere maggiormente i progetti e fare, come si dice, meno contribuzione “a pioggia”, nel rispetto, comunque, di chi ci è sempre stato vicino. Siamo sicuri che questo nuovo corso sarà condiviso: una Banca locale, mutualistica e solidale, fatta da uomini a misura d’uomo, per il progresso della comunità.

Alberto Morandi

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