Lo scorso 12 maggio, a Ville Ponti, in occasione della Giornata nazionale dell’economia, lo stato di salute della produttività varesina della provincia di Varese è stato illustrato e discusso dagli addetti ai lavori, facendo anche il punto sulla congiuntura del primo trimestre 2006. Da qui la buona notizia: infatti, in un contesto economico che non ha favorito quelle province italiane caratterizzate da una corposa presenza del settore manifatturiero, come è quella di Varese, le imprese del territorio hanno retto la congiuntura negativa, e questo in virtù di un’economia solida, di valore e di qualità. Tra i dati più significativi, lo sviluppo del terziario che, se nel 1995 contribuiva al 55,7% del valore aggiunto provinciale, oggi pesa per il 62,9%. Poi, ancora, il buono stato di salute delle attività di export, trainate da un settore metalmeccanico che sta mettendo a segno delle performance di tutto rispetto nei confronti della Germania. Nel primo trimestre di quest’anno, inoltre, sono emersi segnali di ripresa nel manifatturiero (produzione, fatturato, ordini esteri) in grado di alimentare un clima di fiducia nelle imprese, sia artigiane, sia piccole, sia di dimensione medio-grande. In controtendenza, è stato registrata una situazione di stasi nel mercato del lavoro. I dati del commercio, al contrario, hanno segnato un trend negativo, mentre le imprese manifatturiere più grosse stanno ripartendo sulla spinta di una rinnovata fiducia da parte degli investitori esteri. Tra tutti i comparti, il settore meccanico e quello chimicofarmaceutico hanno ottenuto le performance migliori. Il tessile è rimasto stabile rispetto alla fine dello scorso anno, mentre i settori abbigliamento, legno e mobilio, ancora all’inizio del 2006, stanno navigando in acque agitate
A Ville Ponti (Varese) il punto sull’andamento economico della provincia. Buona ripresa anche per terziario, meccanico e chimico farmaceutico