Eletto all’unanimità dal consiglio di amministrazione di martedì 27 feb- braio, Lidio Clementi, 60 anni, imprenditore, è il nuovo presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Sposato, due figli, Lidio Clementi è titolare della Tessitura Clementi srl e socio dell’Itc srl, due aziende di Busto Garolfo che operano nel settore tessile, rispettivamente da 37 e 10 anni. Clementi subentra a Silvano Caglio, che si è dimesso dall’incarico per motivi di lavoro e che salutiamo nelle pagine che seguono. Già consigliere della Banca dal 1988 al 1991, rieletto in consiglio di amministrazione nel 2000, Clementi è stato vicepresidente della Bcc dal 2002 fino ad oggi. La nomina, dunque, è nel segno della continuità rispetto alla rotta tracciata in questi ultimi anni, come lo stesso Clementi ha avuto modo di sottolineare sia nella conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta la mattina di mercoledì 28 febbraio, sia nell’incontro con tutti i dipendenti, che avuto luogo alle 18 di quello stesso giorno nel salone Don Besana. «Sono onorato, emozionato e al tempo stesso determinato a fare bene, proseguendo sulla linea che abbiamo scritto assieme nel 2002, quando abbiamo inaugurato una nuova stagione nei rapporti con i Soci, un nuovo modo di rapportarci al territorio.
Per la prima volta, sei mesi dopo la nostra elezione, nell’assemblea tenutasi nel maggio 2003 sotto il tendone eretto nella nostra Busto Garolfo, infatti, come consiglio di amministrazione abbiamo detto chiaramente quali erano gli obiettivi che ci davamo, quale il piano strategico lungo cui ci saremmo mossi e dove volevamo arrivare. È stata forse una scelta rischiosa, ma sicuramente di grande trasparenza, di coraggio e di onestà verso chi ci aveva eletto alla guida della Bcc. E i risultati si sono visti, dal momento che il consiglio di amministrazione ha centrato tutti gli obiettivi che si era dato -commenta il presidente Lidio Clementi-. Per questo ringrazio Silvano Caglio, perché grazie a lui, come grazie a tutti i consiglieri di amministrazione con cui in questi cinque anni abbiamo lavorato, siamo riusciti a costruire un progetto sociale verso la comunità locale, a potenziare i controlli interni, a valorizzare il personale della banca, a crescere non solo nei volumi ma anche sul territorio, con l’apertura di nuove filiali, a migliorare la qualità del credito e a aumentare i risultati in termini di redditività ed efficienza. Tappe raggiunte attraverso un impegno preciso, costante e metodico rispetto al mondo dell’impresa, della cultura, e della società civile».
Ma sono tanti gli obiettivi che ancora attendono la nostra Bcc. Molti i traguardi da centrare, innumerevoli gli impegni che costelleranno i prossimi, intensi mesi di lavoro. «Tanto lavoro ancora ci attende – riprende il neo presidente-, perché per raggiungere gli importanti obiettivi che ci siamo dati dobbiamo lavorare tutti assieme, consiglio di amministrazione e struttura, ognuno nel proprio ruolo, ognuno con le proprie responsabilità. Una cosa è certa: è con il lavoro di tutti i giorni, è con l’impegno per uno sviluppo sempre maggiore della nostra banca, è con i fatti che dobbiamo ragionare. Certo, le relazioni, l’immagine, i giornali e la tv in questi anni hanno contribuito a fare grande la nostra Bcc, e ci aiuteranno anche in futuro. Ma più di tutto sugli obiettivi raggiunti hanno pesato i fatti concreti. Il lavoro quotidiano allo sportello. La capacità di dare consigli, di mettersi dalla parte delle nostre famiglie e delle nostre imprese e di creare per loro prodotti che realmente li hanno aiutati nello sviluppo. Se oggi possiamo parlare di Nord Ovest, se ci possiamo definire banca del territorio, se in tanti guardano a noi con attenzione e ci hanno scelto -ma anche noi li abbiamo scelti- come partner e compagni di viaggio, è stato per la concretezza delle nostre azioni, dei nostri prodotti, del nostro essere banca». Strada segnata, insomma, ma quest’anno è davvero un anno di grandi impegni…
«Sì, è un anno particolare per la nostra Bcc, perché sarà caratterizzato dai festeggiamenti per il 110° anno di fondazione -spiega ancora Clementi-. La nostra Cassa, infatti, nacque nel 1897, per combattere la piaga dell’usura e favorire l’imprenditoria locale. In oltre un secolo abbiamo accompagnato la crescita economica e sociale dell’Altomilanese e nel 1999, con la fusione della Bcc sorella nata a Buguggiate, abbiamo allargato il nostro campo di azione nel Varesotto, proseguendo nell’opera iniziata nel 1982 dalla Bcc di Buguggiate di cui, proprio quest’anno, festeggeremo il 25esimo di fondazione. Questo 2007, insomma, per noi è un anno importantissimo. Da un lato, celebrando gli anniversari, guarderemo indietro, per ancorarci sempre di più alla nostra storia e alle nostre radici; dall’altro, con un piano di espansione che prevede l’apertura delle filiali di Samarate e Somma Lombardo, ci proietteremo con decisione verso il futuro, perché, finalmente, avremo raggiunto l’unità operativa delle aree storiche. E questo ci aprirà interessanti prospettive su molti fronti e ci permetterà di assolvere ancora meglio al ruolo di Banca locale di riferimento del Nord Ovest».
Le dimissioni di Silvano Caglio hanno portato, oltre alla nomina di Lidio Clementi alla presidenza, altre due nuove cariche all’interno degli organi amministrativi. Roberto Scazzosi, già consigliere durante il primo mandato della presidenza Caglio e creatore, assieme a Alberto Morandi e Enzo Papa del Progetto Soci, è stato nominato dal CdA alla carica di vicepresidente. Scazzosi, nato a Cuggiono il 9 febbraio 1968, è residente a Busto Garolfo e di professione è avvocato. Mauro Colombo è entrato a far parte del Comitato Esecutivo. Colombo affiancherà, dunque, il neo presidente Clementi, i vicepresidenti Ignazio Parrinello e Roberto Scazzosi e il consigliere Mario Pozzi. Colombo è stato eletto nel gennaio dello scorso anno tra i candidati della provincia di Milano. Nato a Villa Cortese il 11 luglio 1968, abita ancora nel piccolo centro alle porte di Legnano e di professione è imprenditore.