L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha realizzato un nuovo Vademecum anti-inganni dell’Autorità Antitrust contro le indebite richieste di pagamento alle aziende. Si tratta di uno strumento divulgativo a favore delle imprese, affinché esse siano adeguatamente informate e dunque in grado di proteggersi da ricorrenti raggiri commerciali posti in essere ai loro danni.
Da oltre un decennio, infatti, in tutta Europa si assiste ad una serie di clamorosi inganni ai danni delle microimprese essenzialmente fondati su due modus operandi: il trucco del bollettino e il trucco del modulo.
A) IL TRUCCO DEL BOLLETTINO:
invio, senza alcuna spiegazione, di un bollettino di pagamento precompilato con i dati aziendali: le aziende vengono contattate in un momento in cui si aspettano di ricevere un avviso di pagamento / fattura e quindi il mittente “finge” di essere il soggetto cui il versamento è dovuto (es. la Camera di Commercio per la quota annuale di iscrizione; l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi per la registrazione o il rinnovo di un marchio; l’organizzatore di una fiera cui si intende partecipare; l’editore delle “Pagine Gialle”);
B) IL TRUCCO DEL MODULO:
spedizione di un modulo precompilato con i dati dell’impresa senza indicare con chiarezza i servizi offerti, che comunque sembrano gratuiti: alle aziende viene richiesto di sottoscrivere e rispedire il modulo dopo aver even- tualmente provveduto alla correzione e/o integrazione dei dati preinseriti dal mittente; dopo alcune settimane o mesi, l’azienda comincia a ricevere continue e sempre più pressanti richieste di pagamento in quanto quello che appariva un mero modulo per la raccolta di dati aziendali celava invece un contratto per servizi pubblicitari.
DI CHE SI TRATTA
- I servizi consistono nell’iscrizione a database privati che contengono varie informazioni come: la ragione sociale; l’indirizzo; i recapiti telefonici; il sito; i marchi di cui l’impresa è titolare; le persone di contatto; i settori economici di attività;
- Si tratta di servizi solo in apparenza gratuiti, ma in realtà molto costosi;
• Non sono mai presentati per quello che effettivamente sono: manca una chiara descrizione della proposta commerciale realmente offerta ed è, invece, presente una presunta scadenza temporale per pressare il destinatario;
• L’aggancio avviene con due modalità:
A) invio di bollettini postali pre-compilati simili a quelli usati dalle C.C.I.A.A. per il pagamento del “diritto annuale”, oppure dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi per le pratiche di rinnovo marchi (trucco del bollettino);
B) invio di moduli pre-compilati con i dati aziendali, chiedendo di verificarne la correttezza e di rispedirlo una volta sottoscritto (trucco del modulo).
COSA DEVE INSOSPETTIRE
- Non è chiaro chi è il mittente
- Non è chiaro in cosa consista il servizio
- Ci sono evidenti errori grammaticali (sono spesso pessime traduzioni!)
- In fondo alla prima pagina oppure in quelle successive c’è un testo fitto
IN CASO DI DUBBI CERCATE INFORMAZIONI!
• Spesso una semplice ricerca su internet sarà già sufficiente per capire se la comunicazione è vera oppure nasconde un inganno
• Se questo non basta, contattate il soggetto che ritenete possa avere mandato la comunicazione (es. C.C.I.A.A., organizzatore delle fiere cui avete partecipato, Ufficio Italiano Brevetti e Marchi)
CONSIGLI
1) PRIMA DI PROCEDERE AD UN PAGAMENTO VERIFICATE DA CHI PROVIENE LA RICHIESTA
Prima di procedere a qualsiasi pagamento, leggete con attenzione tutte le informazioni presenti sul bollettino o sul modello (anche quelle scritte in caratteri microscopici, come le condizioni generali di contratto!); se avete dubbi, verificate direttamente con il soggetto che secondo voi dovrebbe es- sere il beneficiario del pagamento. Una volta pagato, è estremamente dif- ficile ottenere indietro i soldi versati dal momento che chi vi ha ingannato spesso ha sede all’estero, oppure frequentemente chiude la propria attività per poi riaprirla con un nome diverso. Anche una rapida consultazione di in- ternet può essere utile a verificare se chi vi chiede dei soldi è già conosciuto in rete per i suoi raggiri.
2) ATTENTI AI MODULI PRECOMPILATI CON RICHIESTE DI VERIFICA DEI PRO- PRI DATI
Ricordatevi che “il trucco del modulo” parte proprio da una apparente in- nocua richiesta di verifica dei propri dati. Inoltre, spesso il modulo delibe- ratamente riporta in maniera incompleta le informazioni, di modo che voi vi preoccupiate di integrarli e re-inviarli al curatore della banca dati pubblici- taria che si va costituendo.
3) NON FIRMATE SE NON CAPITE PRIMA DI CHE SI TRATTA
Il “trucco del modulo” può funzionare solo se firmate. In caratteri tipo- grafici ridotti e in una posizione defilata è infatti precisato che la firma del modulo comporta l’adesione alla proposta di inserimento pubblicitario a pa- gamento della vostra ditta in una banca dati.
4) “TRUCCO DEL MODULO” – NON PAGATE
Molte micro-imprese si rendono conto di essere state ingannate solo dopo aver ricevuto la richiesta di pagamento. Tali richieste, reiterate e dai conte- nuti sempre più aggressivi, provengono spesso da operatori stranieri e con- tengono la minaccia di citarvi in giudizio presso un tribunale con sede all’estero.
In realtà finora mai nessun operatore ha convenuto in giudizio un’impresa per ingiungere il pagamento delle somme “dovute”.
5) NUOVE IMPRESE A RISCHIO DI INGANNO
Se siete una impresa di nuova costituzione che deve assolvere all’obbligo di iscrizione al Registro delle Imprese siete soggetti potenzialmente a ri- schio di inganno. Infatti, i professionisti del raggiro dispongono dei nomina- tivi delle imprese neo costituite cui indirizzano bollettini precompilati di conto corrente postale, celando la propria reale identità e lasciando inten- dere che il pagamento sia dovuto proprio per l’assolvimento di obblighi giu- ridici relativi all’iscrizione al Registro delle Imprese.
6) TITOLARI DI MARCHI E BREVETTI
Se avete fatto richiesta di registrazione di un marchio o per il rilascio di un brevetto, sappiate di essere potenzialmente destinatari di un tentativo di raggiro. Nel periodo di validità del marchio / brevetto, oppure nei periodi di scadenza e rinnovo, potreste essere contattati da imprese che – masche- rando la reale proposta di offerta di servizi di consulenza in tali materie o di servizi pubblicitari su internet – vi inviano bollettini di pagamento pre- compilati molto simili a quelli ufficiali utilizzati per pagare le tasse connesse a marchi e brevetti.
7) PARTECIPAZIONE A FIERE ED EVENTI
Massima attenzione anche se avete partecipato o avete intenzione di par- tecipare a fiere, mostre e altri eventi. Anche in questo caso, infatti potreste ricevere un modulo con i dati da verificare, oppure dei bollettini di paga- mento che sembrerebbero provenire dall’organizzatore dell’evento.
8) OCCHIO ALLE FINTE PAGINE GIALLE
Nell’ampia casistica di richieste di pagamento ingannevoli vi è anche il caso di operatori che fingono di essere l’editore del noto servizio “Pagine Gialle”. Se siete o siete stati inserzionisti di tale servizio potreste ricevere, dunque, richieste di pagamento da operatori che vi lasciano intendere che dobbiate assolvere a tale adempimento in occasione del rinnovo di un vostro annuncio in scadenza.
9) RICHIEDETE L’ASSISTENZA DELLA VOSTRA ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA
Le vostre associazioni di categoria di riferimento sono al corrente di queste tipologie di pratiche commerciali scorrette: se avete dubbi o cercate sup- porto e assistenza legale, non esitate a contattarle.
10) IL PROVVEDIMENTO AGCM DI ACCERTAMENTO DELLA SCORRETTEZZA – UTILE ELEMENTO DI PROVA
Il provvedimento emanato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mer- cato che accerta la scorrettezza di una pratica commerciale rappresenta un utile elemento di prova in qualsiasi azione legale che potreste eventualmente intraprendere in relazione agli inganni subiti.