«Finanziamo idee»

Ancora una volta, quando il territorio chiama a sostegno del rilancio della propria economia e della difesa dell’ambiente, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate si fa trovare preparata. E così, per favorire l’adesione dei privati al percorso proposto dal Pisl dei “Piccoli comuni dell’Altomilanese”, la nostra Bcc ha messo in gioco un plafond di 10 milioni di euro, a tasso agevolato (Euribor + 1,25%), per finanziare opere qualificanti, effettivamente in grado di garantire miglioramenti nella “vivivibilità” dei sette comuni promotori del Pisl: Busto Garolfo, Canegrate, Dairago, Parabiago, San Giorgio su Legnano, San Vittore Oolona e Villa Cortese. «Perché migliorare la qualità della vita e dell’abitare nell’Altomilanese è l’obiettivo primario del nostro Pisl –spiega il sindaco di Busto Garolfo, Giovanni Alli, capofila e portavoce dei sette comuni-. E il percorso sul quale ci siamo impegnati potrà arrivare all’obiettivo solo con il coinvolgimento e il sostegno anche delle aziende private. Per questo, grazie all’aiuto della Bcc, le incentiviamo a presentare progetti per migliorarsi e migliorare il nostro ambiente, ad esempio abbattendo l’inquinamento o promuovendo il risparmio energetico». Gli obiettivi del Pisl e, soprattutto, il contenuto del bando di finanziamento sono stati presentati lo scorso 15 novembre, nel corso di un convegno organizzato presso l’auditorium don Besana, quando è stato chiarito che, anche in caso di concessione del finanziamento concordato dai comuni con la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, le aziende destinatarie potranno comunque cumulare l’agevolazione anche con future iniziative di finanziamento o di concessione di contributi a fondo perso da parte di Enti pubblici. Tornando al bando Bcc/Pisl (il cui testo è disponibile sul sito internet www.altomilanese. org), nel corso del convegno, il responsabile Area commerciale della nostra Bcc, Gianmario Quaglia, ha spiegato che «il limite massimo di finanziamento è fissato nella misura dell’80% della spesa ritenuta ammissibile, e comunque non potrà superare l’ammontare di 300mila euro per progetto. Ogni ente potrà partecipare in forma singola con un progetto soltanto.16 La partecipazione da parte di un soggetto in forma associata con altri enti, non preclude allo stesso di partecipare anche singolarmente». «L’attenzione che la nostra Banca dedica al territorio è massima –ha commentato Quaglia–. Il Pisl dei Piccoli comuni dell’Altomilanese, va nella direzione di portare ricchezza nelle zone dove operiamo, per questo volentieri abbiamo collaborato con le amministrazioni comunali che lo c o m p o n g o n o . Così, nel Pisl la nostra Banca viene indicata come il partner principale del progetto “sistema produttivo”, dato che ha messo a disposizione propri fondi e risorse umane per finanziare il bando a tasso agevolato. Per noi questo strumento è una grande opportunità di rilancio dell’intera zona, una risposta qualificata alle richieste che arrivano dalla popolazione residente e dagli operatori economici, un progetto consapevole di cooperazione fra piccole realtà, per meglio valorizzare le risorse e le opportunità presenti su scala locale». Uno degli ambiti 17strategici del Pisl è orientato a promuovere il “fare impresa” e il lavoro come parti dell’ampio progetto di abitabilità del territorio. L’impresa è una delle principali cellule che modifica e trasforma il territorio e, in quanto tale, deve essere parte integrante e attiva per la promozione della vivibilità di un territorio. Ecco, allora, che il Pisl da un lato pone l’attenzione sulla responsabilità delle unità produttive rispetto al contesto ambientale e territoriale in cui si inserisce (inteso nella sua accezione più materiale di risorse ambientali, ma anche di quelle sociali), dall’altro richiama il valore dell’attività economica sul territorio, sottolineando come le amministrazioni e gli enti collettivi possano essere variabili di redditività determinanti per il contesto economico, andando a fornire beni pubblici, sperimentazioni di soluzioni innovative e, in generale, condizioni a favore dell’imprenditorialità privata. «Abitabilità significa rendere il territorio una casa sempre più accogliente; in questa casa sono presenti a pieno titolo le imprese, il cui ruolo è quello di abitanti responsabili e di indispensabili portatori di ricchezza e di attività –ha spiegato al convegno Livio Frigoli, della XConsulting, società che coordina la segreteria tecnica del Pisl–. La Bcc, con i finanziamenti agevolati che ha messo in campo, ha un ruolo decisivo in questo percorso e serve da sostegno economico per fare fronte alle spese che le aziende sostengono per rilanciare il territorio. Il Pisl è strutturato per fare in modo che i comuni pianifichino lo sviluppo e l’acquisizione di risorse, ma anche perché questo lavoro sia fatto assieme ai privati e alle associazioni di categoria». L’intesa che ha portato i sette Comuni firmatari all’avvio della collaborazione per la stesura del Pisl, si basa sulla consapevolezza che compito primario della comunità politica ed amministrativa sia quello di identificare i bisogni di innovazione di un sistema socioeconomico locale e, quindi, di dargli risposte “qualificate”. Sotto il profilo oggettivo, tale lavoro è stato in un certo senso favorito dalla sostanziale omogeneità delle realtà coinvolte: per profilo sociale, urbanistico, istituzionale e produttivo, infatti, i sette “Piccoli Comuni” evidenziano numerosi tratti di somiglianza e di affinità. «Il Pisl da un punto di vista politico è uno strumento importantissimo -ha concluso il sindaco Giovanni Alli-, con il quale vogliamo migliorare la vivibilità del nostro territorio, farlo crescere e cercare nuove vie di sviluppo economico. Per questo con tutti gli imprenditori, artigiani e industriali, cercheremo il modo per creare e portare sul territorio nuovi posti di lavoro, ma sempre nel totale rispetto dell’ambiente ».

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