Chi fa buoni propositi per il nuovo anno e chi, da sempre, si esercita in buone pratiche. Distinguere è importante, perché si stanno moltiplicando i praticanti del nuovo sport: la corsa alla rassicurazione bancaria. La Bcc non si passa una mano di vernice dorata, perché quello che ha fatto è sempre stato trasparente. Così, nel 2009, la Bcc continuerà a lavorare secondo il principio di “originare per gestire” e non “originare per distribuire”. Nello specifico, la differenza tra sta nel fatto che, nel primo caso, la banca concede un finanziamento ad un cliente e lo gestisce direttamente fino alla scadenza, assumendo in toto il relativo rischio imprenditoriale. E ciò comporta un’attenta analisi del merito creditizio e un accompagnamento del cliente per tutto il periodo del finanziamento. Totalmente differente è “originare per distribuire”: pratica nella quale la banca non presta troppa attenzione al rischio che assume, per il semplice motivo che il rischio viene spostato su soggetti terzi che, a loro volta, continueranno a traslarlo su altri soggetti con l’emissione di obbligazioni. Così sono nate le cosiddette “obbligazioni strutturate”, vendute a risparmiatori che, ignorando a quali crediti si riferissero, le acquistavano solo per l’alta redditività. Così, negli Usa, è nata la crisi in cui si dibatte il mondo. Noi, questi pericoli, al risparmiatore non li facciamo correre. Di più: stiamo lavorando a un apposito progetto di consulenza finanziaria dedicata. Attività delicata, perché dei soldi del risparmiatore si tratta, e che prevede una personalizzazione spinta dell’analisi, che è differente da cliente a cliente, e che da sempre è il modus operandi della nostra Bcc. Poi pensiamo ai giovani, che il risparmio devono ancora costruirselo: in questo caso, la nostra apertura di credito verso le nuove generazioni sono i Piani di Accumulo. Insomma: chi fa e chi promette. Per noi buona la prima.
di Luca Barni
Interventi sul territorio impegno di prima linea
Ne è passata di acqua sotto ai ponti da quando, nel 2002, abbiamo ridato vita al Progetto Soci che, tra varie trasformazioni e tantissime iniziative, ci ha accompagnato in questi anni. La sfida, lo ricordo come se fosse ieri, l’abbiamo lanciata all’assemblea del 2003, la prima sotto il tendone allestito a Busto Garolfo. “Il nostro obiettivo – dicevo- è di diventare un punto di riferimento per il territorio, sostenere progetti, associazioni e gruppi locali. Portare i valori della nostra banca in tutte le comunità umane di riferimento”. E devo dire che ci siamo riusciti. Se è vero, come è vero, che oggi la nostra Bcc è assai più conosciuta di allora ed è un punto di riferimento importante per numerose realtà e iniziative. Talmente numerose da averne perso il conto, come ben sanno i lettori del nostro notiziario on line che caratterizza il rinnovato sito della nostra Bcc e tutti voi, amici de La Voce. Entrambe queste iniziative, sito e Voce, rientrano nel lavoro fatto in questi anni dal Progetto Soci, a fianco delle feste, delle manifestazioni, della ponderosa opera di beneficenze e sponsorizzazioni che ben conoscete e, dall’inizio di quest’anno, delle “nostre” iniziative, come la rassegna di concerti d’organo, giusto per citarne una. Dalla presa di coscienza della vastità delle iniziative che oggi vengono seguite, è nata l’esigenza di una nuova mutazione di pelle del Progetto Soci, già trasformato in Progetto Soci e Territorio. Così, da oggi abbiamo coinvolto nel lavoro anche altri consiglieri, stabilendo aree di competenza, per meglio seguire tutti i grandi progetti e permettere al neonato Progetto Interventi sul Territorio di essere più vicino, attento e disponibile verso le centinaia di associazioni che guardano alla nostra Banca con fiducia e attenzione.
di Alberto Morandi