Facce nuove, identica filosofia. Quella che accompagna la nostra Banca di Credito Cooperativo nella propria crescita: un universo in continuo cambiamento nonostante i rapporti all’interno della banca siano mediamente lunghi e duraturi.
Nelle 18 filiali sparse sul territorio del Varesotto e dell’Altomilanese, la nostra Bcc mantiene un “turnover” piuttosto basso, segno che chi entra nella nostra famiglia poi ci resta per molto tempo. I dipendenti Bcc sono abituati a spostarsi, a cambiare sede per conoscere le diverse realtà in cui si declina l’attività della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate. Una politica che la nostra Banca ha fatto sua in un’ottica di crescita delle competenze e della consapevolezza del proprio essere banca locale, affinché tutti coloro che sono inseriti nell’organico, a qualsiasi livello, riescano a comporre mentalmente un quadro per quanto possibile ampio e completo della realtà in cui lavorano. Se, quindi, per vocazione l’attenzione per clienti e Soci è sempre incentrata sulla soddisfazione delle loro esigenze grazie a un approccio che rende la nostra Banca e il movimento del Credito Cooperativo unici nel panorama finanziario italiano, la stessa cura e attenzione nei rapporti interpersonali e professionali si replica, pari pari, nei confronti di tutti i dipendenti.
Per questo motivo, in questo numero diamo spazio (e “Voce”) a sei nuovi volti che da alcuni mesi sono entrati a far parte della nostra famiglia e sono diventati parte fondamentale e integrante della “squadra Bcc”. In due casi si tratta di responsabili di filiale (Varese e Busto Arsizio), mentre gli altri quattro nuovi inserimenti vanno a integrare l’organico della sede di Busto Garolfo, in differenti settori. Diverse le esperienze pregresse di ognuno, i percorsi di crescita formativa e professionale, gli ambiti e le realtà di provenienza. Alcuni provengono da altri istituti di credito, altri da aziende. Per tutti l’impatto con il mondo del Credito Cooperativo è stata «un’esperienza nuova»: un atterraggio morbido, per loro stessa ammissione.
Lo spirito del nostro istituto si è già sedimentato in loro, e comincia a germogliare la consapevolezza di trovarsi in un ambiente unico, che non ha nulla a che vedere col panorama professionale nazionale del settore. Danilo Motetta è stato scelto per guidare la filiale di Varese, un punto strategico che delimita a Nord il bacino dei comuni di competenza della nostra Banca. Fausto Augusto Bortolus è invece “l’uomo nuovo” per la conduzione dello sportello di Busto Arsizio, un polo importante per l’equilibrio e lo sviluppo economico del nostro territorio, che affonda le radici nel passato di grande epicentro del settore tessile del Paese, fino ad arrivare allo scenario attuale, frammentato in più settori e teatro di grande fermento economico. È l’ingresso più recente il suo, ma la conoscenza della materia finanziaria gli ha permesso di inserirsi nella nuova realtà in pochi giorni. Gli altri nuovi inserimenti riguardano la sede di Busto Garolfo, comune che ha visto nascere l’allora Cassa Rurale Cattolica di depositi e prestiti di Santa Margarita, e che continua a essere il punto di riferimento istituzionale e operativo della nostra Bcc. Alessandro Brazzelli, uomo di grande esperienza, dall’aria decisa ma serena, è il nuovo addetto titoli della filiale bustese. Poi c’è l’Area Crediti, che ha visto susseguirsi tre passaggi di testimone.
A partire dal responsabile, che da due mesi è Tiziano Schiera: una carriera ultra trentennale messa al servizio della nostra Banca gioverà sicuramente a quest’area. Dando uno sguardo all’ufficio si trovano altri due nomi nuovi: Federica Stellacci, incaricata al servizio partite in osservazione, alla sua prima esperienza nel mondo delle banche, e quindi ancora più motivata ad acquisire nuove competenze che le permettano di crescere nella nostra Bcc. The last but not the least, ultimo ma non ultimo, Mino Repossini, analista fidi dallo scorso febbraio. Ciò che colpisce di questo team di lavoro è il clima rilassato e l’affiatamento che caratterizza l’ambiente. Da come si susseguono le battute e gli sguardi d’intesa non si direbbe che alcuni elementi che lo compongono si sono inseriti solo da pochi mesi. Danilo Motetta. «Quando sono entrato in Bcc -racconta Danilo Motetta, dal 16 giugno responsabile della filiale di Varese- leggevo sul logo della banca il claim “differenti per forza”. Ora capisco che non sono solamente parole, ma lo specchio di una filosofia che si svela giorno per giorno». Motetta, 58 anni, di Induno Olona, dove vive con la moglie e i due figli, ha accettato con entusiasmo questa nuova sfida, dopo una carriera in vari istituti di credito. In questo percorso ha accumulato una grande esperienza, che lo rende un elemento di grande valore che va ad aggiungersi all’organico della nostra Bcc. «Qui nessuno ti spinge a vendere prodotti ad alto rischio solo perché bisogna raggiungere un certo livello di rendimento -riprende-. Si dà al cliente ciò che chiede e lo si consiglia su cosa è meglio per lui. Sembra una banalità. Ma non lo è: ho un’esperienza molto lunga e ne ho viste di tutti i colori prima di arrivare qui». Motetta prosegue elogiando l’attenzione che la banca pone nei confronti del personale, e «questa intervista ne è la testimonianza», fa notare. E poi c’è il legame col territorio: «Non esiste nessun’altra banca che redistribuisca il 50% del suo utile investendo sul territorio di sua competenza. Sono qui da poco – conclude-, ma posso già affermare che si apre un capitolo felice e stimolante della mia vita professionale». Fausto Augusto Bortolus. «Ciò che mi ha attratto qui è la metodologia di approccio verso il cliente. In passato non avevo mai avuto la possibilità di operare in una banca che gestisce rapporti così personalizzati con ogni singolo cliente». A parlare è Fausto Augusto Bortolus, 42 anni, sposato, una figlia di sette anni, nuovo direttore della filiale di Busto Arsizio. Bortolus è originario di Canegrate, anche se attualmente risiede a Seveso, in Brianza. «Mi sono sempre occupato di gestione dei clienti, soprattutto quelli con grande fatturato -racconta-. È giusto quindi che la prosecuzione della mia crescita professionale sia naturalmente proiettata in questo senso. Abbracciando la filosofia di questa banca non faccio altro che mettere in pratica quelle che sono anche le mie convinzioni». Alessandro Brazzelli. «Faccio questo lavoro da 15 anni, ma mai prima d’ora con tanta tranquillità e serenità». Alessandro Brazzelli è il nuovo addetto titoli a Busto Garolfo dallo scorso aprile, e dalle sue parole si evince la solidità della scelta di entrare nel mondo del Credito Cooperativo. 41 anni, sposato, due figli, Brazzini è originario di Busto Arsizio. «La differenza rispetto ai miei incarichi precedenti è tanta -riprende-. Qui c’è la possibilità di avere un contatto diretto con le persone, cosa che altrove è un aspetto marginale della professione. E poi -chiosa-, finalmente qui posso dedicarmi totalmente alla mia professione di addetto titoli, senza perdermi in mille attività accessorie dovute a un’organizzazione del lavoro non efficiente». Tiziano Schiera. «Da più di trent’anni mi occupo di crediti. Mi inserisco a capo di quest’area sapendo di poter dare un contributo prezioso a una banca di cui condivido la visione del lavoro» Tiziano Schiera è di Grandate (Como), ha 56 anni, è sposato e ha due figlie. Da circa due mesi guida l’Area Crediti a Busto Garolfo: «Sono qui da soli due mesi -riprende-, ma ho già colto lo spirito corporativo. Rispetto alle mie esperienze passate, qui ho trovato una banca più concentrata sul locale, sul territorio circostante più che su quello nazionale. Atteggiamento, quest’ultimo, che ho riscontrato negli istituti per i quali ho lavorato in passato. Qui la comunicazione funziona meglio: una dimensione più contenuta dell’istituto aiuta la gestione di rapporti uno-a-uno. E questa possibilità è sfruttata appieno da una banca come la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, che ha grande attenzione per i clienti e per i soci in particolare». Federica Stellacci. Dal 15 luglio Federica Stellacci è incaricata al servizio “partite in osservazione” nella filiale di Busto Garolfo. 38 anni, mamma di una bimba di tre, proviene da una società finanziaria. «Di questo primo periodo in Bcc apprezzo soprattutto il contatto diretto con i superiori -dice-. È un aspetto che mi dà la possibilità di crescere professionalmente e confrontarmi con chi ha più conoscenze ed esperienza. Per me si tratta di un grande cambiamento rispetto al passato, ma sono convinta che questo sia l’inizio di un’esperienza che mi darà davvero delle grandi soddisfazioni». Mino Repossini. Da febbraio, a Busto Garolfo, Mino Repossini è analista fidi per la nostra Bcc. «È un’esperienza del tutto nuova per me -spiega-, seppure coerente con il mio percorso professionale precedente». Mino Repossini è di Parabiago, ha 36 anni, sposato, ha un figlio di sette anni. «Mi trovo in un mondo molto diverso da quello in cui mi muovevo fino a pochi mesi fa -ammette sorridente-. Sono contento di avere fatto questa scelta e sfrutterò al meglio l’opportunità che ho colto. Il fatto di trovare un ambiente stimolante e riscontrare la spontanea collaborazione dei colleghi ha sicuramente aiutato questo passaggio della mia vita lavorativa».