Mentre le strade di Varese sono attraversate dai Mondiali di ciclismo 2008, gli eleganti spazi di Villa Panza si aprono per accogliere una mostra che ritrae i volti di 28 grandi campioni italiani di questo sport, visti dall’obiettivo della macchina fotografica di Alberto Bortoluzzi, conosciuto fotografo varesino, già collaboratore del quotidiano «La Provincia» e della rivista «Living».
Dal 19 settembre fino al 26 ottobre, l’esposizione sarà aperta a tutti (l’ingresso è gratuito), per raccontare quella che vuole essere una sintesi, per quanto parziale, della storia del nostro ciclismo. I ritratti riguardano, infatti, atleti italiani che nella loro vita hanno vinto almeno una tra le competizioni più significative: Giro d’Italia, Campionati del mondo, Olimpiadi. Alcuni sono ancora in attività, altri sono caduti nell’oblio che, impietoso, ricaccia anche i giganti in una Sant’Elena di quotidianità. Un lavoro durato due anni, che si perde in un labirinto di numeri -anni delle vittorie, recapiti telefonici, minuti concessi per gli scattie sfocia in una mostra che fa dei lineamenti del volto la mappa geografica della storia ciclistica italiana. Memoria e cronaca sono gli spunti che hanno mosso l’autore ad abbracciare questo progetto, portato avanti tra mille difficoltà. «La mia prima bicicletta era una Ganna rossa -ricorda Bortoluzzi-, il circuito di gara era attorno alla casa dei miei nonni. I primi ciclisti li ho conosciuti nelle assolate giornate di mare, in cui mi perdevo in eterne sfide a biglie di plastica trasparenti, nelle quali erano raffigurati i vari Gimondi, Motta, Merckx.
Il motore che mi ha spinto a cimentarmi nell’impresa è stato scoprire che nella mia città, Varese, si sarebbero svolti i Mondiali di ciclismo 2008 (in programma dal 22 al 28 settembre, ndr). “Che fine avranno fatto tutti quei grandi campioni?”, mi chiedevo. Così, uno dopo l’altro, nell’arco di due anni, li ho fotografati tutti: di alcuni si era persa completamente traccia, per altri il ciclismo apparteneva ad un passato ormai remoto, altri ancora non volevano farsi fotografare. Quelli in attività, poi, erano perennemente in giro tra allenamenti e corse: per loro ho dovuto fare tesoro dei brevi momenti liberi nella loro agenda». Un lavoro che si ammanta di un ulteriore fascino se si pensa che, durante la visita alla mostra, si potrebbe sentire in lontananza il fragore di uno starter, lo sferragliare di pedali, l’applauso della folla al passaggio dei ciclisti che si contendono tra le strade del Capoluogo il titolo di Campione del mondo. La nostra Bcc ha colto la preziosità di questa mostra, che va ad arricchire un avvenimento sportivo di grande impatto per il territorio; da qui la decisione di sponsorizzare l’esposizione, dandone inoltre visibilità nelle diciotto filiali. Orari di apertura al pubblico della mostra di Villa Panza, a Varese: dalle 10 alle 18, tutti i giorni, tranne i lunedì non festivi.