Il cuore grande della nostra gente ha avuto anche l’effetto di moltiplicare gli sforzi, tanto che il termine per la fine della nuova opera potrebbe anche essere anticipato. Stiamo parlando del nuovo reparto di pediatria dell’ospedale di Mutoyi, in Burundi, opera che è stata resa possibile grazie ai 200mila euro raccolti dall’iniziativa “Facciamolo insieme”, che la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha lanciato lo scorso anno e che si è conclusa poco prima dell’estate. La nuova Pediatria sarà il regalo che il Vispe, grazie all’impegno della nostra banca e alla generosità di tutti coloro che hanno aderito al progetto, farà all’inizio del 2009 alla popolazione della diocesi di Gitega, in Burundi. I lavori per la costruzione della nuova ala stanno infatti procedendo a ritmo sostenuto, tanto che sono già arrivati al tetto della struttura, come testimoniano le foto che i volontari del Vispe ci hanno inviato. «Se non ci saranno intoppi di tipo burocratico, è possibile che il reparto di Pediatria possa essere finito anche prima di febbraio, la data che era stata comunicata in un primo momento», fanno sapere i missionari che operano in Burundi, ringraziando tutti per il consistente contributo che è arrivato dai territori dell’Altomilanese e del Varesotto. La nostra Bcc, in occasione del centodecimo anniversario di fondazione, aveva infatti voluto “sposare” l’importante progetto del Vispe per correre in aiuto dei bambini di uno dei paesi più poveri del mondo. Nel solo 2007, l’ospedale di Mutoyi ha erogato 20.023 vaccinazioni per poliomielite, tetano, Bgb, Dtc e rosolia e oltre 330mila consultazioni. In media, giornalmente, vi girano 1.089 pazienti. Il reparto di medicina e chirurgia ha 105 letti, le degenza sanitaria è di 12 giorni e il tasso di occupazioni dei letti è del 95 per cento; l’ostetricia e ginecologia ha 95 letti e nel 2007 ha visto 2.441 parti (più di 6 al giorno), di cui 210 cesarei; la Pediatria ha soltanto 50 letti e un tasso di occupazione del 110 per cento. Ecco perché l’ampliamento dell’ala destianta ai più piccoli si è rivelato necessario e indispensabile.