Trasparenti e patrimonializzate: la Bcc cerca vere imprese partner

Tomasello
Adalberto Tomasello

I l rapporto banca-impresa è un nodo cruciale per la nostra economia, tanto più nei periodi in cui si registrano difficoltà. Crisi finanziaria e recessione hanno sconvolto il mondo della finanza e del credito per sempre, e di conseguenza anche le abitudini e modi di relazionarsi da sempre seguiti da aziende e istituti di credito oggi devono mutare. «Ma è un errore pensare che debbano cambiare solo le banche o solo le imprese» ha ricordato Ignazio Parrinello, riconfermato vice presidente vicario nel corso dell’Assemblea dei soci della Bcc il 29 aprile. «La collaborazione banca-impresa deve basarci su reciproca stima e lealtà –ha proseguito Parrinello–. Da parte loro, le Pmi sottocapitalizzate devono rafforzare il patrimonio aziendale. Non possono avere, come a volte capita, rapporti con sette o otto banche senza essere ben conosciute da nessuna. Devono parlare lo stesso linguaggio del mondo bancario e capire che senza equilibrio economico non possono crescere. Va alimentato un circuito di reciproca fiducia banca-impresa che è fondamentale in momenti di crisi». Un richiamo alla responsabilità che diversi imprenditori soci della nostra Bcc da sempre fanno proprio. «Dobbiamo essere leali e corretti con le banche, in modo che le banche lo siano nei nostri confronti» ha detto per esempio Rosario Rasizza nel corso di un suo intervento in assemblea. «Le aziende devono fare la loro parte per capitalizzarsi: quando i piccoli imprenditori sperano di scaricare questo problema sulla banca, sbagliano» concordava Gian Carlo Piatti sempre rivolto all’assise di Malpensa Fiere. Da parte della Bcc non mancano le idee per incentivare il rafforzamento del patrimonio delle imprese. «Da anni –ricorda Adalberto Tomasello, responsabile dell’Area Mercato della Bcc– la nostra banca propone alle imprese artigiane e alle Pmi appartenenti a tutti i settori il mutuo chirografario A.R.P.A., destinato a sostenere l’aumento di mezzi propri». L’impresa e la Bcc lavorano insieme, con la banca che arriva a finanziare fino al 75% l’aumento del capitale.

 

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