E’ una delle ultime testimonianze che rimangono di quella vitalità cooperativistica che ha animato l’Altomilanese nella prima parte del secolo scorso. La cooperativa sociale Concordia di Villa Cortese resiste con la sua testimonianza: essere non solamente punto di aggregazione, ma una realtà che ha saputo contribuire alla crescita di Villa Cortese. «Oggi la situazione non è delle più felici», premette il presidente della cooperativa sociale, Costante Zanato. «Nonostante i nostri 162 soci, la disaffezione delle nuove generazioni nei confronti della cooperativa è notevole e le attività che si riescono a proporre risentono della mancanza di partecipazione dei giovani». Eppure la Concordia, con il suo circolo di via Alberto da Giussano, è stata un punto di riferimento per tutta Villa Cortese. Fondata nel 1936, ha avuto come scopo primario quello di aggregare i cittadini per individuare degli sconti o delle particolari agevolazioni nell’acquisto di beni alimentari. «Come era abbastanza diffuso in quel periodo storico, ci si metteva insieme per affrontare le difficoltà», continua il presidente. «Praticamente la cooperativa è arrivata a poter contare quasi tutto il paese tra i propri soci; era un motore di iniziative non solamente di carattere economico, ma anche sociale, come la distribuzione di vino gratis che veniva fatta in occasione della ricorrenza di San Giuseppe, iniziativa che oggi non viene riproposta più». Espressione del territorio che al territorio si rivolgeva, la Concordia non solamente ha dato vita ad un circolo, ma anche ad un bocciodromo, nel tempo ha ampliato i propri spazi per poter rispondere anche alle esigenze abitative dei soci. «Abbiamo quattro appartamenti che si trovano proprio sopra la nostra sede, oltre ad alcuni spazi commerciali che vengono affittati. Da questi arrivano le entrate che ci permettono oggi di poter ancora sopravvivere», prosegue Zanato. Il Circolo di via Alberto da Giussano è l’ultima testimonianza concreta: luogo di ritrovo per una cinquantina di persone ogni giorno e legato al bocciodromo che quest’anno, per la prima volta, è rimasto chiuso nel periodo invernale. «Troppo elevati i costi da sostenere per il riscaldamento. Riapriremo in primavera», annuncia il presidente.