Social network, il nuovo canale Bcc

Il responsabile dell'area Finanza Carlo Crugnola: «Cominceremo posizionando on-line i nostri valori e il nostro modo di operare, poi passeremo a proporre prodotti e servizi»

L’attivismo sui social network interessa sempre di più gli istituti di credito e la nostra Banca non poteva restare a guardare. Non si tratta, però, di buttarsi nel mondo della condivisione online “perché lo fanno tutti”, ma di aggiungere alle proprie pratiche uno strumento che, se ci si pensa, di affinità con il modo di operare della Bcc ne ha parecchie. Se traduciamo l’espressione “social network”, infatti, il risultato altro non è che “rete sociale”, argomento sul quale la Bcc ha molto da dire. Non è per moda, quindi, ma è badando alla sostanza che la nostra Banca inaugura un nuovo canale di ascolto e di interazione con i soci, i clienti, gli stakeholder e la comunità tutta, con la presenza sui tre maggiori social network –Facebook, Twitter e Youtube– per comunicare anche attraverso le modalità del web 2.0. Dal 1897 all’era di Internet il mondo è cambiato più e più volte, ma per la Bcc una cosa è rimasta immutabile: la vocazione alla relazione, all’ascolto e alla condivisione. E oggi che certi legami sociali sembrano essersi indeboliti nei nostri territori, ecco che diventa importante essere reattivi rispetto alle nuove opportunità offerte dal web, luogo di fermento e innovazione, proprio per portare anche lì la propria identità.

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L’ha ricordato anche Alessandro Azzi, presidente di Federcasse (già forte di una puntuale presenza sui social): «Potremmo dire che le Bcc nascono “geneticamente” impostate come un social network: la necessaria qualità della relazione con i soci e dentro l’organizzazione rende le nostre cooperative bancarie “banche di relazione” per definizione». Il direttore generale della Bcc Luca Barni, da tempo attivo sui social network con il suo profilo @lucabarni5 e con il blog “Banchiere di provincia” ospitato dalla testata web Linkiesta, chiarisce in quale direzione si andrà: «Presenteremo la nostra realtà e ci apriremo al dialogo anche su queste nuove piattaforme –spiega–. Sappiamo bene quanto sia basso, in generale, il livello di fiducia che i cittadini hanno verso le banche, quanto gli istituti di credito siano percepiti come realtà chiuse, indifferenti alle esigenze degli utenti. Anche in questo noi vogliamo testimoniare che la nostra banca è differente, che le relazioni umane contano in ogni ambito, reale e virtuale. La nostra Banca, quindi, porterà i propri valori anche in questi nuovi spazi». A partire dai valori fondamentali del Credito Cooperativo, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha studiato con cura un modo per presidiare i social network e raccontarsi al meglio. La prima scelta è stata quella di concentrarsi sulle tre realtà più importanti del web per quanto riguarda l’interazione e la condivisione di contenuti. Facebook è certamente il servizio di rete sociale più famoso del mondo, con il suo miliardo e 200 milioni di utenti. È “il” luogo per eccellenza in cui si svolgono le conversazioni in rete, con massiccia presenza di giovani, ma non solo. Vetrina, bacheca, sito di news, canale di condivisione per video e immagini, salotto, forum: Facebook è un po’ tutto questo e la pagina della nostra Bcc (per trovarla basta inserire il nome della Banca nel motore di ricerca del sito) racconterà in mille sfaccettature l’operato della nostra banca. Twitter è il servizio preferito da chi cerca l’immediatezza della notizia. In 140 caratteri si può comunicare con rapidità ed efficacia, in tempo reale, a 200 milioni di utenti; molto meno di quelli di Facebook, ma estremamente attivi e attenti, e pronti a rilanciare (“ritwittare”) i contenuti più interessanti in maniera virale, creando veri fenomeni. La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate risponde al profilo @BccBGB. Infine, Youtube è il canale migliore per caricare e condividere i video. Qui non conta tanto il numero di persone registrate al sito, quanto il numero di visite effettuate da un pubblico di spettatori; e Youtube è il terzo sito più visitato al mondo dopo Google e Facebook. Grazie a questa piattaforma, la nostra Bcc potrà mettere online sul proprio spazio (ricercabile cliccando “sfoglia canali” e inserendo il nome della Bcc nel campo “cerca” dedicato ai canali) l’archivio dei filmati che presentano eventi e iniziative della Banca. I tre social network si integreranno in un sistema che consentirà alla Bcc di fare principalmente due cose: raccontare ciò che fa e come opera, raggiungendo un pubblico più ampio e con strumenti che supportano la multimedialità, e confrontarsi con il mondo esterno, perché la peculiarità dei social network è quella di consentire commenti, discussioni, domande e risposte dirette. Un aspetto, quest’ultimo, certamente delicato da gestire ma irrinunciabile per una Banca che ha fatto del rapporto diretto con la comunità il proprio punto di forza. Spazi che travalicano i tradizionali confini territoriali, offrendo nuove opportunità. Se pensiamo, infatti, che le Bcc sono spesso conosciute solamente nelle loro piazze di nascita, possiamo comprendere immediatamente quanto si allarghi la platea di persone che saranno raggiunte dai messaggi e dai contenuti della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. E questo porta a nuove occasioni di fare banca. Ce ne parla il responsabile area Finanza della Bcc Carlo Crugnola: «Nella prima fase della nostra presenza sui social media il nostro lavoro consisterà nel farci conoscere, nel presentare i nostri valori e il nostro modo di operare, che è diverso da quello di tutte le altre banche. Tutto questo mirando a un target molto particolare, le persone dai 18 ai 40 anni, che al momento rappresentano una frazione molto piccola della nostra clientela, ma che rivestono un’importanza strategica. Dopodiché cominceremo anche a proporre i nostri prodotti e a servire i clienti attraverso i nuovi canali». Un progetto di ampio respiro che getta un ponte verso il futuro. «Si tratta di una scommessa –conclude Carlo Crugnola–. Ci confronteremo con numeri molto grandi, con canali geograficamente immensi. La sfida per noi sarà valorizzare la nostra identità e dialogare sempre con il territorio».

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