La lampadina come simbolo dell’idea che si accende, all’improvviso, illuminando nella mente cose che non esistono ma che possono essere costruite, è una delle metafore più diffuse quando si parla di scienza e tecnologia. Ma è una metafora che va sviluppata andando oltre il semplice momento iniziale, quello del “lampo di genio” che rischia appunto di avere, del lampo, anche la brevissima durata. Infatti le idee, come le lampadine, per rimanere brillanti hanno bisogno di energia. Ed è questo, garantire l’energia – almeno quella che serve per cominciare– alle start-up più innovative del nostro territorio, l’obiettivo del concorso “Accendiamo le idee” lanciato alla fine dello scorso anno da Europimpresa e sostenuto, fra gli altri, anche dalla nostra Bcc. Ricordiamo 
brevemente di che cosa si è trattato. “Accendiamo le idee” è un concorso per la selezione di idee imprenditoriali innovative al quale hanno partecipato, fra dicembre 2013 e febbraio 2014, 25 progetti in lizza per ricevere uno sviluppo concreto nell’avvio della propria attività. Al vincitore Euroimpresa mette a disposizione un’area di lavoro gratuita per un anno, mentre la rete territoriale offre anche al secondo e terzo classificato il proprio supporto: per la brevettazione dei risultati, l’Università Carlo Cattaneo – LIUC; per la promozione della tecnologia, la rete Enterprise Europe Network attraverso InnovHub; per la costituzione della società, la contabilità del primo anno con la redazione del primo bilancio e delle dichiarazioni fiscali connesse, l’Ordine dei dottori commercialisti di Milano; per la ricerca di finanziamenti, la piattaforma di Siamosoci. Inoltre, Euroimpresa ha chiamato a raccolta anche vari “Business Angels” pronti a valutare le proposte per scegliere le più promettenti e investirvi il proprio capitale. Anche la nostra Banca ha voluto dare il proprio contributo garantendo ai vincitori un pacchetto di servizi bancari per 12 mesi. Il senso di questo intervento in un ambito molto delicato, quello dell’innovazione, l’ha spiegato il direttore Luca Barni in varie occasioni, tra cui un suo contributo sulla testata online Linkiesta: «È una di quelle iniziative che sono nate sul territorio per rispondere ai bisogni del territorio; frutto dell’intesa fra attori locali (università, associazioni di categoria) che da sempre operano nella dimensione locale e che per quella, insieme, hanno strutturato delle proposte. Concrete e sempre sul pezzo. Nell’Italia dalle intese difficili, ecco, appunto, un esempio di collaborazione fornito dal territorio, un microsistema, un laboratorio di idee».
Il 27 marzo 2014 c’è stato l’Investment Forum di Euroimpresa a Legnano, evento in cui, davanti al pubblico dei Business Angels, gli otto finalisti hanno pronunciato il loro “elevator pitch” (un breve discorso di presentazione), sono stati organizzati tavoli di confronto tra start-up e investitori e infine sono state premiate le tre idee migliori. Prima classificata Slalom App, l’applicazione per smartphone e tablet dedicata agli sciatori della Valsesia e ideata da quattro studenti della LIUC; al secondo posto Xoonia Srl, che ha sviluppato un software grazie a cui telecamere “intelligenti” interagiscono con le persone e i loro movimenti; sul terzo gradino del podio Italmy Tecnologies, start up del settore manifatturiero che ha ideato un sistema di nuova generazione per il confezionamento di bevande. Slalom App nasce da un’intuizione di Alessio Damonti, Jacopo Merlini, Alessandro Baglivo (tutti e tre classe 1990) e Christian Mazzarro (classe 1989). Sono laureandi e laureati della LIUC – Università Cattaneo, corso di laurea magistrale in Ingegneria per la Produzione Industriale, che stanno per affacciarsi, o lo hanno appena fatto, al mondo del lavoro e dell’impresa. Tutti sono appassionati sciatori e hanno preso spunto dalle necessità di sportivi e turisti per realizzare Slalom App, come esercitazione durante il corso di E-Business
del quinto anno di studi. La consegna era quella di presentare il business plan per una start-up. «Abbiamo incrociato le nostre competenze, gestionali ma anche informatiche, con la nostra passione per lo sci, soprattutto in Valsesia –spiega Alessio Damonti- L’applicazione per Android e Apple consente a tutti gli sciatori di godere a pieno di una serie di servizi che spaziano dalla possibilità di cercare un alloggio, a quella di individuare un impianto sciistico aperto, conoscere a condizione della neve, i tempi di percorrenza, prenotare un tavolo in un ristorante fino a pagare biglietti e giornalieri direttamente dal pro – prio telefono. È inoltre presente una sezione meteo collegata a webcam mentre attraverso un sistema di geo – localizzazione l’app permetterà di individuare la posizione a distanza degli sciatori in caso di incidenti». Slalom App ha cominciato a cammi – nare sulle sue gambe quando il tito – lare della cattedra di Sistemi infor – mativi e-business, Aurelio Ravarini, convinto della validità del progetto, ha contattato il direttore del com – prensorio di Alagna, in Valsesia. Questi ha presentato l’iniziativa agli esercenti della zona e l’app è passata dalla carta alla realtà. Questa col – laborazione e la vittoria del primo premio ad “Accendiamo le Idee” sono viste dai quattro protagoni – sti come un trampolino di lancio: «Slalom App è arrivata sull’Apple Store alla fine della stagione sciisti – ca, inoltre tre di noi sono in procin – to di laurearsi fra luglio e ottobre –spiega ancora Damonti–. Queste primissime settimane sono state di stand-by, ma siamo pronti a ripar – tire in autunno con tante novità, dalla collaborazione con Monterosa Ski a un importante ampliamento del database che farà funzionare l’app al meglio del suo potenziale». Con l’avvio della prossima stagione sulle piste si comincerà a fare sul serio, anche per quanto riguarda i rapporti con la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate: «Abbiamo già avuto degli incontri preliminari e mi ha colpito la disponibilità della Banca – conferma Damonti–. C’è stato molto interesse per il progetto, voglia di capire e qualche consiglio. È stato bello vedere che c’è una grande voglia di fare».La lampadina, dunque si è acce – sa davvero e continua a risplendere. L’augurio è che continui così a lungo, non solo perché c’è da augurarsi il meglio per la startup di Alessio, Jacopo, Alessandro e Christian, ma anche perché, dall’e – sperienza di “Accendiamo le idee”, nasca un modello operativo adatto a sostenere le imprese innovative, in cui le diverse esperienze del territo – rio vengono messe a fattor comune e l’energia si moltiplica per rendere possibili sempre nuovi progetti.
