L’esempio del Peace Corner di Chicago

33Un pezzetto del cuore di Busto Garolfo batte a Chicago. È quello di chi, e tra questi c’è anche la nostra Bcc, ha teso una mano per sostenere il progetto del missionario bustese padre Maurizio Binaghi: dare vita ad un luogo per aiutare i giovani del ghetto a costruirsi un futuro. Oggi quello spazio c’è e si chiama Peace Corner. E proprio del Peace Corner si è parlato il 16 maggio, in auditorium Don Besana, nella serata dal titolo “Essere missionari negli Usa”, organizzata dalla nostra Bcc insieme con la parrocchia di Busto Garolfo e il Comune. Il racconto di padre Maurizio è stata rafforzato dalla testimonianza diretta di due giovani americani – Tyrone Land di 29 anni e Sebastian Longstreet di 23 – che proprio grazie al Peace Corner hanno avuto la loro seconda opportunità e oggi sono punti di riferimento per il centro stesso. «Da tempo andiamo ripetendo il nostro claim “Aiutiamoci a crescere”. Ed è proprio grazie all’aiuto reciproco e alla condivisione di progetti e finalità che il Peace Corner è diventato una realtà importante», ha introdotto Roberto Solbiati, responsabile area servizi legali della nostra banca. Il Peace Corner è un centro dove trovano accoglienza ogni giorno tra i 100 ed i 140 ragazzi provenienti dal ghetto. «Lo abbiamo costruito grazie al sostegno di molti di voi», ha ricordato padre Maurizio, spiegando che il Peace Corner si rivolge ai giovani che vivono nella periferia della metropoli americana, ragazzi che non possono fare a meno di venire a contatto con le diverse bande. In chiusura della serata, i ragazzi delle scuole medie “Caccia” hanno presentato un video e i frutti del progetto “I giorni della solidarietà”. I soldi raccolti dagli studenti sono stati consegnati a padre Maurizio e a fratel Claudio Parotti, missionario comboniano in Colombia, anche lui di Busto Garolfo.

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