Con una laurea in Economia aziendale all’Università Cattolica di Milano e un percorso professionale, che quest’anno festeggia il quarto di secolo, all’interno del movimento del Credito Cooperativo, Annibale Bernasconi è il nuovo vice direttore generale della nostra Bcc. Classe 1969, è persona dai forti principi, con una visione aziendale completa e radici profonde nella comunità di Gorla Maggiore dove è nato, cresciuto e vive con la moglie e due figlie. È arrivato alla nostra Bcc alla fine del 2018, dopo aver lavorato alla direzione generale della Bcc di Lesmo (MB) e della Bcc Brianza e Laghi (CO). Da noi si è occupato di Controlli, Pianificazione e Compliance rispetto al Gruppo Iccrea e, con la nomina a vice direttore generale, assume anche il compito di coordinare le attività dell’area Finanza e Amministrazione.
Per lui il Credito Cooperativo è un modo di fare banca, basato «sull’ascolto, sulla vicinanza al proprio territorio e sull’appartenenza», spiega. «Pur operando all’interno di un sistema bancario che richiede il rigoroso rispetto di una serie di aspetti tecnici a tutela principalmente dei clienti-risparmiatori, il Credito Cooperativo fa banca in modo differente: all’esterno si approccia al cliente con la volontà di individuare insieme le risposte o i servizi più adeguati alle differenti esigenze; all’interno crea un senso di appartenenza che ti rende partecipe dell’attività bancaria, ti responsabilizza e che e ti fa sentire l’Istituto un po’ “tuo”. Un senso di appartenenza che ti permette di dare di più, di essere parte di un progetto e di condividere questo progetto con un territorio e con le persone che vivono questo territorio».
L’approccio che muove Bernasconi nell’agire quotidiano è quello della “doppia” visione. «Usando una metafora, per affrontare la complessità dell’oggi credo sia necessario lavorare con due strumenti: un microscopio e un telescopio. Il primo offre uno sguardo analitico della situazione, permettendo di andare in profondità e risolvere i problemi di breve termine; il secondo dà la possibilità di guardare lontano e di intravvedere scenari. Due strumenti per restare vicini al territorio, ma senza perdere di vista gli obiettivi da raggiungere».
Da 25 anni nel Credito Coperativo è il nuovo vice direttore generale
«Microscopio e telescopio: la doppia visione per non perdere la bussola»