Cosa fare dopo la terza media? La BCC in cattedra a Buguggiate

La BCC in aula con gli studenti della scuola secondaria di primo grado "Don Pozzi" di Buguggiate per orientarli alla scelta tra percorso liceale o professionale

Cosa fare dopo la terza media? Meglio intraprendere un percorso liceale oppure professionale? La risposta è nell’ indole di ciascuno; l’importante è che alla base ci siano una scelta consapevole e la voglia di studiare e di mettersi in gioco. Per cercare di dare qualche indirizzo agli alunni di terza della scuola secondaria di primo grado “Don Franco Pozzi” di Buguggiate è intervenuta la nostra Bcc. Nel solco del rapporto di vicinanza e di sostegno al territorio che da sempre ha contraddistinto la nostra banca, Roberto Solbiati, responsabile Risorse umane della Bcc e Alessia Damino del servizio Affari generali sono saliti in cattedra per incontrare gli studenti delle sezioni A e B lo scorso 27 novembre. Un’iniziativa promossa dal Comune di Buguggiate per iniziare ad avvicinare il mondo della scuola a quello del lavoro. «La Bcc è una realtà molto attiva in questo territorio», ha premesso Carla Maroni, responsabile del plesso di Buguggiate e docente di Lettere e Storia alla Don Pozzi. «Abbiamo aderito al progetto di orientamento che è stato avviato dall’amministrazione comunale coinvolgendo le aziende del paese per iniziare a far riflettere i ragazzi sul loro futuro e sulle opportunità professionali. Il lavoro in banca può essere uno sbocco», ha aggiunto la docente.  «In classe abbiamo fatto una parte teorica per preparare questo incontro. Oggi la testimonianza diretta di chi lavora in una banca permette di capire anche nella pratica. Il prossimo obiettivo è quello di visitare la sede centrale della Bcc a Busto Garolfo». Nella lezione, Alessia Damino ha presentato l’organizzazione e le funzioni di una banca. Partendo da cosa fa in concreto un istituto di credito, per arrivare alle specificità di una Bcc. «Sono banche caratterizzate essenzialmente da tre elementi: la territorialità perché hanno sede e prendono il nome dai territori dove operano; i contributi, ovvero i fondi che vengono dati al territorio per sostenere specifici progetti destinati a migliorare la vita del territorio stesso; i soci: sono parte attiva di una banca cooperativa perché possono decidere». A Solbiati il compito di dare qualche indicazione ai giovani studenti. «L’importante è scegliere perché non scegliendo si sbaglia», ha detto il responsabile Risorse umane invitando i ragazzi a «non avere paura di perdersi e ad essere curiosi». Indipendentemente da quello che si andrà a fare, servono persone «motivate, capaci di mettersi in gioco e tifose». Insomma, mettere sempre il cuore in quello che si fa.

0 replies on “Cosa fare dopo la terza media? La BCC in cattedra a Buguggiate”