La Prealpina: «La multimedialità è l’unica strada per andare avanti altri 120 anni »

Il direttore Paolo Provenzi commenta le ultime evoluzioni del giornale nato nel lontano 1888. Versione digitale e attività social puntando sempre alla qualità

09Nel nostro territorio non c’è quotidiano per il quale l’aggettivo “storico” sia più appropriato: le vicende della Prealpina risalgono addirittura al 1888, anno in cui venne fondata da Giovanni Bagaini a Varese la Cronaca Prealpina, passata poi alla testata attuale nel 1946. Diffusa in tre edizioni –Varese, Altomilanese e nazionale–, con una base di lettori estremamente fedele nei propri territori di riferimento, La Prealpina ha lanciato nel 2011 la propria versione digitale, fortemente voluta dal direttore Paolo Provenzi non appena si insedia nella redazione di viale Tamagno a Varese. «La nostra testata era rimasta un po’ indietro –ammette Provenzi– ma, forti di una struttura composta da 30 giornalisti e da una vasta rete di collaboratori con un patrimonio di competenze unico, abbiamo recuperato velocemente terreno. Oggi la nostra redazione è La Provincia di Varese tra carta e online interamente coinvolta nella realizzazione un prodotto multimediale fatto di testi, foto e video». La linea scelta dalla Prealpina è quella di sfruttare al massimo le caratteristiche di ogni strumento: il cartaceo è ideale per l’approfondimento, mentre per l’immediatezza della cronaca l’online ha una marcia in più. E il progetto per il futuro è il lancio di una web tv. «Questo media mix è l’unica strada per poter andare avanti altri 120 anni –commenta Provenzi–. La trasformazione è inevitabile e i giornalisti, oggi, devono essere in grado, dopo aver riconosciuto la notizia, di comunicarla attraverso ogni tipo di mezzo: non solo testi per la carta e per il web, ma anche interviste live, video, fotografie. Saper scrivere bene non è più l’unico requisito e un giornalista, per avere un futuro, deve continuamente rinnovare la propria professionalità, formandosi e recependo tutte le innovazioni che possono migliorare il suo lavoro». Grazie a questa impostazione, la versione online della Prealpina è capace di raccontare con chiarezza e tempestività la cronaca, l’economia, la politica e la società locali. Le sezioni sono suddivise tra Varese, Busto e Valle Olona, Gallarate e Malpensa, Saronno e Tradate, Valli e Laghi e Altomilanese, oltre alle pagine dedicate a Italia ed esteri e alle rubriche tematiche. La qualità dei contenuti è sempre al primo posto: «È ciò che ci contraddistingue da centinaia di concorrenti sul web ed è ciò che i lettori premiano sempre –spiega Paolo Provenzi–. Questo è valido anche per i social network, un mondo nel quale siamo sbarcati da qualche mese e dove puntiamo a differenziarci, ancora una volta, per professionalità e serietà». Doti che, in un mare spesso pieno di bufale, chiacchiere e rumore di fondo –fuffa, come diciamo noi lombardi– spiccheranno sicuramente.

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