Il business dell’auto mette il turbo

Dagli anni '60 l'Autosalone Internazionale è garanzia di qualità e attenzione al dettaglio. Nel 2016, grazie ai nuovi modelli, si attende una crescita importante
15
Sopra, Lorenzo Taboni amministratore dell’azienda e Stefano Ferrari responsabile post vendita; sotto l’esterno della concessionaria di Castellanza

Taboni, Frattini e Ferrari sono i tre imprenditori che dagli anni Sessanta portano il marchio Jaguar, Land Rover e Range Rover nel Varesotto. Era il 1967 quando Giacomo Taboni, Giancarlo Frattini, Vincenzo Ferrari, i soci fondatori dell’Autosalone Internazionale, aprirono una piccola concessionaria e officina a Varese. «Era un momento di benessere e crescita, c’erano possibilità di sviluppo e così mio padre e i suoi soci decisero di aprire quella che, ancora oggi, è la nostra sede storica in viale Aguggiari», spiega Lorenzo Taboni, attuale amministratore della società. All’inizio era una piccola Concessionaria, poi con la crescita dei volumi è divenuta quello che è ora: un’azienda che può contare due concessionarie, Varese e Castellanza, che si estendono per un’area complessiva di 2.700 metri quadrati, distribuiti tra area espositiva, officina e area coperta per il deposito delle vetture. 15_bis_01«La scelta di inserirsi nell’ area geografica dell’ovest lombardo dipese sia dalla tipologia di cliente su cui puntavamo, imprenditori e privati che ricercavano un prodotto esclusivo, sia da una semplice constatazione: il territorio e la sua economia stavano vivendo un momento di forte sviluppo e produttività». Infatti, in poco tempo i volumi di vendita e la crescita del mercato confermano l’intuizione dei tre imprenditori che, fronteggiando gli alti e bassi del mercato legati ai cicli di vita delle vetture (in media un veicolo ha un ciclo di 6-7 anni), riescono a conquistare questa difficile nicchia di mercato. Il business della concessionaria si rivela presto vincente, tant’è che spinge gli eredi e attuali responsabili ad aprire, nel 2007, una seconda sede a Castellanza che, sorta con il solo marchio Jaguar, nel 2010 ha inserito anche Land Rover e Range Rover. Successivamente la guida dell’Autosalone passò nelle mani degli eredi che ancora oggi la guidano: Lorenzo Taboni, amministratore , sua sorella Sonia Taboni, che segue l’ambito contabilità, Zaira Frattini, responsabile marketing e pratiche auto , Stefano e Luca Ferrari, ancora oggi affiancati dal padre Vincenzo, che si occupano di postvendita e assistenza, rispettivamente nelle sedi di Castellanza e Varese. Attualmente le attenzioni e le forze sono ben distribuite su entrambe le filiali; i soci, infatti, seguono con massima precisione sia la situazione nella filiale di Varese sia di Castellanza.

15_bis_03
Sopra, l’area espositiva e l’officina di Castellanza che si estendono per circa un’area di 1000m2

Nello stesso tempo, però, l’attenzione al mercato, alle esigenze della clientela e alle possibili evoluzioni è alta: «Il nostro è un settore di nicchia, per cui la vera difficoltà è conquistare la clientela e mantenerla; dobbiamo offrire un prodotto di qualità e, soprattutto, tutelare l’acquirente con tutta una serie di accortezze che si attende chi sceglie i nostri marchi». L’elemento portante dell’intera attività dell’Autosalone Internazionale, quindi, sono gli alti standard del servizio: a cominciare dal prodotto, che offre già di suo eccellenti prestazioni e qualità, poi sicurezza e tutele sull’acquisto fatto, per arrivare al servizio post vendita, che i soci considerano il «vero punto di forza verso la nostra clientela». «I due marchi prestigiosi presenti all’interno delle concessionarie, combinati con un ambiente di lusso, trasmettono alla clientela i valori che ci sono cari, a partire dalla qualità e dal prestigio -continua Taboni-. Per noi è fondamentale soddisfare le aspettative del cliente, il nostro compito è trattarlo come uno di casa. Deve sapere di poter contare e di poter usufruire sempre dei nostri consigli e della nostra assistenza. Prova ne sia che il 70% dei nostri clienti ritorna, e un cliente soddisfatto genererà un buon passaparola, che per noi rappresenta una risorsa importantissima». Una percentuale di fidelizzazione molto elevata se si pensa che, mediamente, nel settore delle concessionarie si parla di una fedeltà attorno al 40-50%. «Questi risultati sono ottenuti grazie ad elementi come reperibilità constante, ottimi servizi di manutenzione, consegna e ritiro veicoli anche il sabato e vetture sostitutive gratuite -riprende Taboni-. E a sostenere questa politica aziendale c’è la qualità del prodotto e le vetture top seller, nello specifico il modello Evoque di Land Rover, confermatasi tale per 4 anni consecutivi, conferiscono prestigio e fungono da traino per tutti gli altri». Oltre ai clienti fidelizzati che frequentano il concessionario anche da 40 anni, di generazione in generazione, la ricerca di nuovi clienti, principalmente privati, avviene con le esposizioni esterne; l’azienda, grazie a importanti partnership scelti con accuratezza a seconda del prodotto da lanciare sul mercato, organizza dei momenti nei quali non solo presenta le nuove vetture ma offre test drive, consulenza e assistenza. E per il futuro prossimo Taboni rilancia: «Una delle iniziative che ci piacerebbe realizzare è quella proposta alla Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate: la nostra idea è offrire alcuni test drive della durata di 24 ore con cui omaggiare i clienti della 15_bis_02banca che attiveranno un finanziamento. Così facendo, i selezionati avrebbero modo di testare una delle nuove vetture Jaguar lanciate sul mercato nel 2015». E sui rapporti con la Bcc Taboni tiene a sottolineare che «con la banca abbiamo un rapporto particolare. Siamo suoi clienti da sempre e, come azienda, ci sentiamo a loro vicini per la filosofia e l’idea di gestione del rapporto con il cliente: c’è confidenza e familiarità, ci si sente parte intergrate di un gruppo, gli incontri di lavoro diventano anche un’occasione per vedersi e fare due chiacchiere». Lorenzo Taboni prosegue nello spiegare la logica e la ragione che ha spinto il concessionario ad instaurare una partnership commerciale con la Banca: «la logica alla base di questa azione è credere che il nostro prodotto possa offrire delle ottime prestazione che, una volta provate, diventino irrinunciabili; in aggiunta, per gli acquirenti, offriamo un nuovo servizio: il Jaguar Care. Questo pacchetto prevede tre anni di assistenza completa e tre anni di garanzia, così che manutenzione programmata e assistenza triennale dalla data di immatricolazione sono gratuiti». Tre sono i nuovi modelli 2015 immessi nel mercato: l’XF, l’XJ e l’XE, che rappresenta la nuova e vera sfida di Jaguar. «Il modello XE vuole intercettare un nuovo segmento di mercato. Il nostro brand si sta interfacciando con un settore più competitivo e dai volumi maggiori, per questo la nuova vettura è una berlina e il suo prezzo è il più accessibile dell’intera gamma, se pensiamo che le dirette concorrenti sono vetture come la BMW Serie 3, la Mercedes Classe C e l’Audi A4. Stiamo parlando di un marchio che negli ultimi anni di forte crisi economica è comunque riuscito a incrementare i propri volumi del 20 – 30%». Questi nuovi modelli di vetture rappresentano una grossa opportunità per l’attività dell’Autosalone, che conta di incrementare le vendite: «L’XE offre ai consumatori una vettura dalle caratteristiche e dal prestigio Jaguar a un prezzo più abbordabile; noi confidiamo che il numero di auto vendute e il numero di trattative possano raddoppiare». Quali sono gli obiettivi e i progetti più prossimi dell’azienda? Taboni anticipa che la sede di Varese nel 2016 subirà importanti interventi di ristrutturazione per ampliare sia gli spazi espositivi sia quelli dell’officina, raggiungendo una superficie totale di 2mila metri quadrati. Con questo ampliamento l’Autosalone Internazionale vuole migliorare lo storico punto vendita, mantenendo saldi gli altissimi standard di qualità e assistenza cliente.

0 replies on “Il business dell’auto mette il turbo”