Il remake del famosissimo film di Dario Argento è stato prodotto da Amazon con la regia di Luca Guadagnino. Una parte delle riprese è stata fatta nel Grand Hotel Campo dei Fiori a Varese. Il film ci porta immediatamente in un mondo oscuro, dominato da danza, tensione, paura, misticismo e senso di morte. Le scene dedicano ampia attenzione a location, paesaggi e personaggi.
Il Grand Hotel Campo dei Fiori a Varese è un capolavori dell’arte liberty italiana. Si tratta di un luogo che scatena una grande curiosità legata al fascino d’altri tempi, alle vite che da qui sono passate e alle storie che si sono intrecciate. Negli anni venti era considerato un hotel di lusso ed era la meta di villeggiatura della ricca borghesia. E così continuò a fiorire fino alla Seconda Guerra Mondiale. Durante la guerra alcune stanze vennero utilizzate come ospedale. Nel secondo dopoguerra, con la diffusione dell’automobile, gli Italiani iniziarono a guardare altrove per le vacanze e il Grand Hotel (e più in generale tutta la zona di Varese) vennero via via abbandonati dal turismo milanese.
L’albergo è stato abbandonato in seguito alla chiusura del ramo della funicolare di Campo dei Fiori che nel 1958, assieme all’altro ramo della funicolare – quello del Sacro Monte – fece la sua ultima corsa. Una scelta obbligata, dato il calo nel numero dei visitatori, che in quegli anni di boom economico cominciavano ad allontanarsi dalla città per trascorrere le proprie vacanze al mare. Un calo che portò a chiusura l’Hotel nel giro di dieci anni: l’ultimo ospite a varcare la soglia del bellissimo edificio lo ha fatto nell’ormai lontano 1968.
Oggi è possibile vederlo, dopo 50 anni di abbandono, grazie alle visite guidate realizzate dai Giovani del FAI.