In questi anni siamo quasi sempre andati in controtendenza, restando ancorati ai valori di solidarietà, mutuo soccorso e cooperativismo che hanno animato, sin dalle origini, la nostra Banca. Mentre intorno a noi le lucciole della finanza brillavano ogni giorno più forte e molti istituti di credito proponevano e sostenevano prodotti dell’ingegneria finanziaria, noi siamo sempre rimasti vicini all’economia reale. E prendevamo decisioni che in molti, all’esterno, dicevano di non capire. Come due anni fa, quando come consiglio di amministrazione abbiamo deliberato di non vendere titoli al di sotto di un determinato rating. In anni in cui in troppi hanno sperticato le lodi della globalizzazione e dei mercati internazionali, noi parlavamo di “glocale”, cioè il globale a casa nostra, e ci siamo detti sempre orgogliosi di essere una banca locale. Motto che, sono certo, avrete avuto modo di vedere nella campagna pubblicitaria che, mentre scrivo, abbiamo pianificato su molte testate del nostro Varesotto e del nostro Altomilanese. E in queste settimane, in cui la crisi dei mercati globali, partendo dall’America si è allargarta fino a tirare nel suo gorgo anche il nostro Paese, noi, come tutte le altre Bcc d’Italia, siamo rimasti quello che eravamo: solido e sicuro porto di approdo per i risparmiatori, le famiglie e le imprese. La cronaca ha sancito la bontà del sistema cooperativistico, come avrete anche modo di leggere nelle pagine interne di questo nostro giornale. I commentatori si sono buttati a studiare e ad argomentare i perché del successo del nostro modo di intendere e interpretare il ruolo di banca. Le altre banche, e lo vediamo tutti sui muri delle nostre città e sui giornali, oggi sposano i nostri messaggi di sempre: localismo, attenzione al risparmiatore, disponibilità nei rapporti allo sportello. Ma se per loro questi sono slogan di marketing, per noi sono l’essenza stessa del nostro impegno quotidiano, del lavoro che i nostri dipendenti svolgono tutti i giorni allo sportello, nel rapporto con ciascuno di noi: Soci e clienti dell’unica banca locale dell’Altomilanese e del Varesotto. E il miglior modo per dare risposte all’onda di crisi che è intorno a noi, è continuare sulla strada di sempre, restando un punto di riferimento certo per la voglia di intraprendere e di fare impresa delle nostre aziende e dei nostri imprenditori e una risoluzione ai problemi delle nostre famiglie. In altre parole: tenere i piedi per terra, come abbiamo sempre fatto e offrire risposte, non facili chimere.
di Lidio Clementi

