Sanità più sicura grazie al nuovo automezzo dell’Avis

«Abbiamo risolto un dilemma che, da tempo, ci affliggeva: un nuovo automezzo per il trasporto del sangue dalla nostra sede alle aziende ospedaliere con cui operiamo non era solo necessario, ma indispensabile. Con il vecchio automezzo non avremmo potuto continuare a garantire l’efficienza che ci contraddistingue e con cui, ogni giorno, operiamo per bene del territorio». Così Roberto Stevanin, presidente dell’Avis di Legnano, durante la presentazione ufficiale del nuovo automezzo Fiat Doblò, donato alla sezione Cristina Rossi dell’Avis dalla nostra Bcc, che si è svolta lo scorso 30 luglio. «Per molti può sembrare un piccolo gesto, ma per noi di Avis è un importantissimo dono che ci permette di lavorare con serenità maggiore e di garantire il nostro servizio senza problemi ». I numeri della sezione Cristina Rossi parlano chiaro: l’Avis di Legnano è una delle più attive non solo della Lombardia, ma d’Italia. Dal primo gennaio al 31 luglio di quest’anno sono stati eseguiti quasi 2mila esami di controllo; più di 300 i donatori di “fresca nomina”, per un totale di 6.907 donatori attivi e di 5.611 ex donatori. Le donazioni del periodo sono state 8.895 di sangue intero, 1.560 di plasma, 35 di citoplasma, per un totale di 10.490 donazioni. Lo sforzo con cui la nostra Bcc sostiene le attività di Avis Legnano, d’altronde, non è nuovo (basti pensare al contributo per la realizzazione delle nuova sede di via Girardi); ma le attività di supporto della nostra Banca alla sanità dell’Altomilanese non sono mai mancate. Ne sono prova gli interventi all’ospedale di Varese e Busto Arsizio, al progetto Salva in collaborazione con il 118, che è stato anche premiato in sede europea per l’originalità, al contributo dato all’equipaggio del 118 dell’ospedale di Legnano. «Le nostre attività sono moltissime e non si limitano alla sola raccolta del sangue -ha concluso Stevanin-. Ecco perché un nuovo automezzo con cui poter lavorare in serenità è un dono davvero prezioso che la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ci ha fatto, dimostrando la sua attenzione nei confronti di quelle realtà che lavorano con il solo scopo di aiutare il prossimo».

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