Ad aprile era entrato nel Comitato esecutivo; a settembre, del comitato, è stato nominato vice presidente. Giuseppe Barni lavora nel consiglio di amministrazione della Bcc dal febbraio 2007, dove ha portato la sua professionalità di imprenditore attivo da anni sul territorio. «Dal 2007 ho avuto modo di studiare e conoscere una realtà complessa come quella della nostra banca, ho appreso i meccanismi di funzionamento, le dinamiche che regolano la gestione e l’erogazione del credito. Sono stati anni di lavoro in una realtà di cui ero socio, ma che, soltanto vista dall’interno, si può conoscere veramente». Anni, questi ultimi, come tristemente noto, difficili per le imprese, quindi con la banca impegnata in prima linea per fare il suo lavoro. «Abbiamo posto la massima attenzione alle richieste e ai bisogni espressi da quella base sociale che rappresenta la nostra forza e la nostra identità e da una clientela pressata dagli effetti della crisi. Misure come l’anticipo della Cigs suggeriscono la concretezza che ha contraddistinto l’azione della Bcc nei mesi più critici per l’economia da diversi anni in qua». Risposte pronte ai bisogni, dunque, proprio quello che chiedono le imprese. «In Bcc, da imprenditore, ho portato le istanze della mia categoria, ossia l’esigenza di risposte chiare, di prontezza a fronte delle richieste. Sono, questi, i bisogni di sempre delle aziende, che oggi sono diventati indispensabili. E devo dire che la struttura si è adoperata in modo egregio per mettere in campo uomini e mezzi per rispondere alle esigenze. Adesso, con unità d’intenti, continuiamo il lavoro, aiutiamo imprese e famiglie a uscire definitivamente la crisi».