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La finanza innovativa, quando è strettamente collegata al territorio, dà sempre buoni frutti. Il progetto “Imprenditorialità, finanza e territorio” che la nostra Bcc ha costruito e avviato insieme all’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, dopo aver superato positivamente la prima fase, ha centrato l’obiettivo anche nel suo secondo passaggio: intervenire in modo puntuale nell’aiutare le imprese che fanno riferimento ad Univa. Avviato nel marzo scorso, il progetto si proponeva di raccogliere 3 milioni di euro dal territorio per mettere a disposizione delle imprese associate ad Univa 4 milioni e mezzo di euro; la nostra Bcc, infatti, ha deciso di incrementare del 50% la quota raccolta. A luglio si è chiuso il collocamento del prestito obbligazionario, che garantisce il 2,25% per 24 mesi. E prima della scorsa estate è stato dato il via alla seconda fase, quella della redistribuzione: considerando il periodo estivo, nel quale solitamente si rallentano tutti i processi, in meno di tre mesi più del 30% dell’importo messo a disposizione degli imprenditori è già stato affidato.

17E le richieste continuano ad arrivare, tanto da far ipotizzare la copertura di tutto il plafond entro il mese di novembre. «Considerando il momento in cui questo progetto è stato avviato e i tempi di risposta che ha avuto, possiamo parlare di un’iniziativa premiante», commenta Andrea Rinaldi (nella foto in basso), componente del consiglio di amministrazione della nostra banca e imprenditore del Varesotto. «Siamo davanti a un progetto nato dal territorio e finalizzato al territorio, che ha saputo cogliere tempi e modalità, dimostrando non solamente che la sinergia tra attori che operano per il territorio è necessaria, ma che, se studiata e condivisa, porta a raggiungere obiettivi importanti. Questo progetto sta infatti sostenendo le imprese, dando delle risposte alle loro esigenze». Infatti, le richieste di finanziamento, ammesse fino ad un tetto massimo di 200mila euro, hanno riguardato due capitoli: la capitalizzazione aziendale e il sostegno alla liquidità per il pagamento di stipendi, per gli anticipi delle imposte, ma anche per l’acquisto di materie prime. Due ambiti differenti, che mirano però nella medesima direzione: rafforzare le aziende e permettere loro di guardare al futuro. Il primo dato positivo che emerge dall’intera operazione è rappresentato dal modello che Univa e Bcc hanno saputo creare. «L’alta adesione delle imprese associate all’Unione Industriali nella sottoscrizione del Bond rappresenta un passo avanti del sistema imprenditoriale varesino verso la logica del fare rete», commenta il presidente di Univa, Michele Graglia. «In questi ultimi anni, la nostra associazione ha fatto del concetto dell’alleanza tra imprenditori su obiettivi comuni una priorità assoluta. La sola corsa solitaria in un’economia globalizzata non può funzionare in una realtà manifatturiera come quella varesina, dove sono le piccole e medie imprese ad essere una delle colonne portanti. Tutti, ormai, lo hanno capito. Ma passare dalle parole ai fatti, spesso non è proprio semplice. Eppure le cose si muovono, e sul nostro territorio la teoria del “fare squadra” sta assumendo sempre più i contorni precisi di un impegno che riesce a scardinare i preconcetti e le vecchie logiche competitive. E ne è una prova concreta proprio la sottoscrizione del prestito obbligazionario, emesso dalla Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate per creare un plafond a vantaggio delle imprese della provincia associate all’Unione Industriali». Imprenditori che aiutano altri imprenditori nella competizione internazionale e, quindi, nel trovare fonti di finanziamento per la crescita e l’innovazione. Il tutto, in una logica mutualistica che convive con la giusta aspettativa di vedere fruttare le risorse messe a disposizione.

La scenografia della conferenza stampa di presentazione del prodotto Univa Bond di Varese
La scenografia della conferenza stampa di presentazione del prodotto Univa Bond di Varese

Continua il presidente di Univa, Michele Graglia: «Varese, la sua imprenditoria, la compagine associativa dell’Unione Industriali, grazie a iniziative come quella portata avanti con la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, dimostrano di saper essere al passo con le sfide che pone oggi l’economia. Dimostriamo capacità di innovare non solo processi e prodotti, ma anche lo stesso modo di essere imprenditori e di vivere il territorio». Ed il territorio è stato il filo conduttore di un innovativo modello di collaborazione tra sistema imprenditoriale e sistema del credito. Di fatto, occorreva un segnale forte di risposta ad una crisi pesante; una crisi che è stata anche elemento di rottura rispetto al passato. Come precisa Ignazio Parrinello, vice presidente vicario della nostra Bcc e commercialista varesino: «La crisi ha fatto emergere in maniera chiara e, forse, definitiva un modello di azienda dove le risorse dell’imprenditore non possono essere irrisorie rispetto agli investimenti aziendali». Secondo Parrinello, «è superata l’epoca in cui si faceva impresa solo con la leva finanziaria. I principi di Basilea 2 hanno ribadito concetti aziendalistici già noti: cioè che le aziende devono avere equilibri patrimoniali, finanziari ed economici. Solo la presenza di questi tre equilibri e il loro raggiungimento nell’ambito della dinamica aziendale consentono una sana e prudente gestione. Per fare un’azienda necessitano capitale, risorse umane e mercato. Per tanto tempo, però, si è pensato che fosse possibile fare impresa soltanto con le risorse umane e con il mercato, tralasciando l’importanza del capitale. Questo ha portato ad aziende sottocapitalizzate che, nel momento della crisi, hanno avuto grosse difficoltà». Prosegue Parrinello: «L’iniziativa della nostra Bcc con Univa, ha evidenziato la necessità di una sempre più stretta collaborazione tra la banca locale e le associazioni di categoria che realmente rappresentano gli interessi dell’imprenditoria locale». Se alla vigilia questo progetto poteva sembrare forse troppo azzardato per i suoi contenuti innovativi, i dati riscontrati in poco più di sei mesi hanno invece tolto ogni dubbio. È stata compresa e, soprattutto, condivisa l’importanza di fare sistema, di dare valore al territorio per non costruire una ricchezza basata su castelli di sabbia. «Non sono le dimensioni a fare la differenza, ma la progettualità, il coraggio e soprattutto i valori -rimarca Danila Battaglia, componente del consiglio di amministrazione della nostra banca e commercialista di Busto Garolfo-. Il sistema del Credito Cooperativo ha fatto scuola soprattutto in un momento di difficoltà economica come quello che stiamo vivendo. Il fatto che grandi istituti lo abbiano preso ad esempio è sintomatico di quanto l’essere profondamente legati al territorio sia una scelta vincente per essere vicini alle imprese e alle famiglie. La nostra Bcc, in particolare, è però andata oltre: ha creato un modello di sviluppo capace di fare leva sul territorio affinché fosse lo stesso territorio a poterne beneficiare. Nella consapevolezza di essere “banca locale”, non solo andiamo a raccogliere delle risorse per impiegarle sul territorio, ma sosteniamo fattivamente la voglia di intraprendere e di investire degli imprenditori. E questo, in un periodo di crisi di fiducia, ha dato all’operazione un significato valoriale che mira a creare un circolo territorio. La sinergia che si è creata con uno dei principali attori economici che operano nella nostra area di competenza ha permesso di portare il nostro messaggio in modo capillare. La collaborazione con Univa ha infatti segnato un passo importante. E i risultati si vedono e si toccano: le aziende stanno rispondendo». Ai finanziamenti possono accedere tutte le imprese associate all’Unione Industriali di Varese che hanno sede legale od operativa nei 46 comuni della provincia dove opera la nostra Bcc. Le linee di credito possono riguardare il finanziamento della liquidità, l’acquisto di scorte, il pagamento delle tredicesime e quattordicesime mensilità, gli acconti di imposte e la capitalizzazione. L’importo massimo del prestito è di 200mila euro, con eccezione per la capitalizzazione aziendale, che può avere un importo finanziabile fino a due volte l’ammontare dell’aumento deliberato oppure effettuato. La durata massima è di 24 mesi, con un tasso annuo fisso del 3,25%, e le spese di istruttoria ridotte del 50% rispetto alle tariffe della nostra Bcc. Inoltre, vengono garantiti tempi brevi per la concessione del finanziamento, attraverso una “corsia rapida” nella valutazione del merito di credito. Di norma, i finanziamenti sono chirografari e può anche essere richiesta la garanzia del Confidi. L’operazione, inoltre, si sposa con l’agevolazione prevista dalla Camera di Commercio di Varese a sostegno degli interventi di patrimonializzazione aziendale. L’ente camerale, infatti, mette a disposizione un contributo, erogato in conto interessi, pari al 3% di un finanziamento richiesto a tale scopo, per un importo massimo di 6mila euro. Un’opportunità in più, che si aggiunge alle condizioni di estremo interesse rese possibili dal progetto di Bcc e Unione Industriali. Per approfondimenti e informazioni le imprese possono rivolgersi agli sportelli della nostra Bcc oppure all’Area Finanza e Agevolazioni dell’Unione Industriali di Varese.

PER APPROFONDIRE

Univa Bond collaborazione proficua

Marzo 2010 Alla fine di marzo viene presentato in conferenza stampa a Varese il progetto “Imprenditorialità, finanza e territorio” avviato dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e dall’Unione degli Industriali di Varese; un progetto che mira, in sostanza, a raccogliere tra gli imprenditori del Varesotto i fondi necessari per finanziare altri imprenditori. L’iniziativa è rivolta alle imprese associate all’Unione Industriali con sede legale o operativa nei comuni dove la nostra Bcc è autorizzata ad operare. Si tratta, in totale, di 46 comuni della provincia di Varese dove hanno sede 1.022 imprese della compagine associativa dell’Unione Industriali, ossia i due terzi del totale.

Luglio 2010 Si chiude la prima fase del progetto: l’obiettivo di raccogliere, con un prestito obbligazionario, 3 milioni di euro tra gli imprenditori del territorio per finanziare altri imprenditori della provincia viene centrato. Ai 3 milioni sottoscritti, la nostra Bcc aggiunge il 50%: in totale, 4,5 milioni di euro vengono messi a disposizione degli imprenditori in sostegno della liquidità e per la patrimonializzazione delle imprese varesine.

Settembre 2010 Nonostante il periodo estivo, più del 30% del plafond messo a disposizione degli imprenditori viene richiesto e autorizzato dalla nostra Bcc. Vengono finanziate soprattutto operazioni per incrementare la patrimonializzazione delle aziende e per sostenere la liquidità delle imprese destinate al pagamento degli stipendi, delle imposte e per l’acquisto di materie prime. Le richieste di finanziamento sono in crescita, tanto da far presagire la chiusura della seconda fase del progetto prima dell’inizio dell’inverno.

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