Si tratta di un sostegno economico che il comune di residenza, paga alla neomamma, qualora sia in possesso di determinati requisiti:
- Essere donne disoccupate e casalinghe che non lavorano o che non possono far valere almeno 3 mesi di contributi negli ultimi 18 mesi;
- Aver partorito, adottato o ricevuto in affidamento preadottivo un bambino.
- Essere cittadine italiane residenti nel Comune, comunitarie o extracomunitarie in possesso della carta di soggiorno al momento della presentazione della domanda o comunque entro 6 mesi dalla data del parto, o essere in possesso dello Status di Rifugiato politico.
- Avere un ISEE non superiore a 17.330,01 euro e non ricevere altre prestazioni previdenziali o altro assegno maternità INPS. Il nuovo limite di reddito 2020, deve essere ancora aggiornato dall’Inps.
L’importo assegno maternità Comune INPS, è rivalutato ogni anno in base all’adeguamento ISTAT.
Come presentare domanda:
Bisogna rivolgersi al Comune di residenza e compilare l’apposito modulo entro 6 mesi dalla nascita del bambino o dall’effettivo ingresso del minore in famiglia, in caso di adozione o affidamento. E’ lo stesso Comune a fare tutte le verifiche su reddito e requisiti richiesti per la concessione delle prestazione.
In alternativa per presentare la domanda, basta rivolgersi ad un Patronato.