Comunicare con passione

La campagna di comunicazione 2009/2010 è stata incentrata sul binomio tradizione - modernità, com’è nello stile della nostra Bcc: carta stampata e internet i mass media preferiti per lanciare il messaggio di una banca davvero differente, da “segnare in agenda”

Un cielo azzurro, punteggiato da nuvolette bianche che sembrano dipinte. È la suggestiva immagine che si riflette sulle vetrate della sede principale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate utilizzata nella campagna pubblicitaria sui media locali, che ha accompagnato la banca da novembre 2009 a settembre 2010. Nonostante la burrasca che ha investito in questi tempi gli istituti creditizi, il cielo sopra la nostra Bcc continua infatti a essere sereno, grazie a un’accorta politica portata avanti negli anni, che permette di guardare con serenità non solo al futuro, ma anche al presente. E proprio per questo sostiene il territorio con iniziative concrete, che vuole far conoscere a un pubblico sempre più ampio, grazie anche a una pianificazione pubblicitaria sui principali media locali, come già fatto un anno fa. Partner di quest’anno, per la carta stampata Prealpina, Il Giorno, La Provincia di Varese, Città Oggi, Il giornale dell’Altomilanese e Settegiorni, per internet Varese News e Città Oggi Web. In totale, la pubblicità della nostra Bcc è apparsa, da novembre a settembre, per oltre cento volte sui giornali, senza contare la presenza dei banner sul web per diversi mesi. Rispetto all’anno scorso, la pubblicità si è rinnovata nella veste grafica: il gioco degli scacchi, utilizzato nella campagna 2008-2009, è stato sostituito da un’immagine composta, nella parte superiore, dalla fotografia della vetrata a specchi della sede della banca e, in quella inferiore, dalla riproduzione di una pagina dell’agenda su cui era riportato il giorno successivo a quello della pubblicazione e una nota scritta a mano che ricordava di passare in Bcc. Un’innovazione che è piaciuta, soprattutto per originalità (da un sondaggio condotto su un campione di lettori ha ottenutoil voto di 7,11, su una scala da 1 a 10, +2,75% rispetto all’anno scorso) e per capacità di attirare l’attenzione (voto 7,29, con un incremento dell’1,11%). Il nuovo contesto, evocativo di situazioni familiari, mantiene comunque un fil rouge con la vecchia campagna, ossia la presenza dello slogan “Aiutiamoci a crescere”, che ben rappresenta la filosofia dell’istituto, arrivando dritta al punto e che, non a caso, piace sempre di più anche al pubblico: secondo l’indagine, lo slogan ha meritato un voto di 7,85 su una scala da 1 a 10 (l’anno scorso 7,73). La stessa pubblicità ha avuto diverse declinazioni con l’obiettivo di promuovere non solo la banca, ma pro dotti specifici: gli Univa bond, “Un prestito obbligazionario finanziato dal territorio per finanziare il territorio”, destinato alle imprese, frutto della collaborazione con l’Unione industriali di Varese e il tris di mutui targato Bcc per le famiglie, accompagnato dal claim “Per la tua casa ricomincia da tre”. Iniziative vantaggiose, che hanno da una parte l’obiettivo di rimettere in moto i motori dell’economia locale, dall’altra di restituire al territorio il sogno più grande, quello di una casa di proprietà. «La scelta dei prodotti reclamizzati è significativa, in quanto si tratta di soluzioni concrete ai problemi reali della gente -afferma Vittorio Pinciroli, consigliere del Consiglio di amministrazione della Bcc-.

PAPA_ENZO
Enzo Papa
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Vittorio Pinciroli

La nostra banca è differente dalle altre proprio perché è sempre presente e vicina al territorio e anche in un periodo di crisi come quello attuale non ha mai fatto mancare il credito alle imprese e alle famiglie. La pubblicità sui media locali è un modo per aumentare la visibilità: in questo periodo molti gruppi bancari stanno proponendo campagne pubblicitarie aggressive e capillari, la gente deve imparare a valutare bene i vantaggi e gli svantaggi che si nascondono dietro queste proposte. È importante, quindi, far conoscere anche le nostre iniziative, che sono chiare, semplici e non riservano sorprese. Del resto, dal lontano 1897, la nostra missione è essere vicini al territorio: lo avevamo già fatto anticipando la cassa integrazione per aiutare le imprese in crisi e lo facciamo ancora oggi. Così facendo ci esponiamo a un rischio, per quanto calcolato, ma non possiamo sottrarci ai principi ispiratori della nostra banca: non dimentichiamo che anche questo ha permesso alla Bcc di restare l’unica vera banca del territorio. Oggi vogliamo essere vicino soprattutto ai giovani per coinvolgerli e per ringiovanire la base sociale, come dimostra l’elezione del nuovo presidente e l’allargamento ai figli dei soci storici: un passaggio generazionale non solo di età, ma anche di prospettive e di idee». Nella giungla di pubblicità tra le banche, quella della nostra Bcc riesce comunque a “essere differente”, come dimostra il fatto che la ricorda il 65,8% del campione intervistato, sia in modo spontaneo (11,5%, con un aumento dell’8,5% rispetto allo scorso anno), sia con un “aiutino” (54,3% del campione intervistato, +9%). Molto apprezzate sono state le campagne sul web, in particolare quella su Varese News, dove la nostra Bcc è stata presente in modo costante per i dodici mesi, lasciando il segno sui lettori del sito di informazione locale: un buon risultato, in quanto il web è soprattutto visitato da trentenni e quarantenni, uno dei target principali della campagna Bcc. «La concorrenza è agguerrita, ma il credito cooperativo ha un vantaggio non da poco: siamo una banca locale e quindi i messaggi sono più diretti -afferma Enzo Papa, consigliere del Cda della Bcc-. Inoltre, la presenza dei consiglieri permette di presidiare il territorio, spiegando alla gente quello che stiamo facendo. In questo contesto si colloca la buona riuscita dall’iniziativa dei tre mutui: è piaciuta perché si tratta di un’offerta diversificata, pensata per diverse esigenze, realizzata in un periodo difficile per il mercato immobiliare. Da sottolineare anche la vicinanza con le associazioni di categoria della zona, con le quali molto è stato fatto e ancora faremo per sostenere territorio, come dimostrano gli Univa Bond, un’iniziativa che ha riscosso un buon successo. Le imprese e le famiglie sono il motore del territorio, per questo dedichiamo loro un’attenzione particolare: dare risposte reali alle esigenze vere della gente è il segreto dei risultati positivi che abbiamo ottenuto. Per questo continuiamo ad operare in questa direzione, anche e soprattutto nei periodi di difficoltà: se il territorio soffre, noi soffriamo insieme a lui. In questa logica rientrano le nostre proposte per aiutare, nel limite del possibile, famiglie e imprese: la speranza è che questo favorisca la ripresa di cui tutti abbiamo bisogno».

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