Basta poco, la disponibilità di qualche ora per alleviare per quanto possibile la sofferenza e la solitudine di chi, suo malgrado, si ritrova in un letto di Ospedale. A Varese parte il prossimo 2 maggio un corso per volontari in ospedale. Per entrare ad aiutare in corsia è necessario essere preparati. Da decenni Avo, l’Associazione Volontari ospedalieri, opera negli ospedali di tutta Italia, è un punto di riferimento per malati e personale medico.
La storia dell’associazione è esemplare. Un lamento proveniente da un letto di corsia nell’ospedale Niguarda di Milano, aveva attirato l’attenzione di un giovane medico che stava attraversando un reparto. Era l’8 dicembre 1967 e il Dottor Erminio Longhini, all’epoca ricercatore universitario e facente funzioni di Primario nella divisione di Medicina interna, si avvicinò al letto in cui giaceva una donna che, con un flebile ma insistente gemito, continuava a chiedere un bicchiere d’acqua. Longhini rimase colpito dal fatto che quella semplice richiesta cadesse nel vuoto. Le altre ricoverate erano indifferenti così come l’inserviente che, intenta a pulire il pavimento, alla domanda del Longhini: “Scusi ma non sente che quella donna ha bisogno di aiuto?”, rispose bruscamente: “Dottore, se ogni volta che qualche malato ha bisogno di un bicchiere d’acqua io interrompessi il mio lavoro, il pavimento rimarrebbe sporco. Non tocca a me questo compito!”. Quella dura affermazione fece riflettere Erminio Longhini che, tornando a casa in auto, rimuginava fra sé: “Forse è vero che non toccava a quell’inserviente soddisfare quella elementare esigenza di una persona anziana e sola”. Alla fine concluse ponendosi la domanda: “Ma allora a chi tocca?” che egli portò scolpita nell’anima negli anni che seguirono, durante i quali il giovane medico si ritrovava regolarmente con un gruppo di amici, definito Associazione Fondatori Corpo Volontari, uniti nell’impegno di dar vita a “qualcosa” che portasse solidarietà, aiuto materiale e sostegno morale a chi si trovasse nel bisogno. Nel 1968 Longhini divenne Primario della Divisione di Medicina d’urgenza all’Ospedale di Sesto San Giovanni e, dopo qualche anno, la fatidica domanda “A chi tocca?” trovò finalmente risposta: “toccava a quel gruppo di amici” creare un’associazione di persone che si sarebbero occupate di degenti negli ospedali, seguiti certamente con professionalità e responsabilità dal personale sanitario, ma spesso in ambienti spersonalizzanti in cui i malati erano assimilati a “corpi e organi da curare” e a “numeri di posti letto”. Così nel 1975, L’AVO prese forma e fu costituita a Milano.
L’iniziativa dell’Associazione volontari ospedalieri fu sperimentata per la prima volta nell’ospedale di Sesto San Giovanni. L’Avo, Associazione Volontari ospedalieri, oggi conta 246 sedi che operano in oltre quattrocento ospedali e altre strutture di ricovero, diffuse su tutto il territorio nazionale.
La mission dell’associazione è molto efficacemente descritta nello Statuto, e in particolare nei seguenti commi dell’articolo 2 che recitano:
- d) opera nelle strutture ospedaliere e nelle altre strutture socio-assistenziali con un servizio organizzato, qualificato e gratuito per assicurare una presenza amichevole accanto ai malati nell’ambito delle strutture stesse offrendo loro, durante la degenza, calore umano, dialogo, aiuto per lottare contro la sofferenza, l’isolamento, la noia: con l’esclusione però di qualunque mansione tecnico-professionale di competenza esclusiva del personale medico e paramedico. È una presenza che integra e non si sostituisce a quelli che sono i compiti perseguiti e le responsabilità assunte dalle organizzazioni nelle quali svolge la sua attività;
- e) collabora con le Istituzioni per perseguire gli obiettivi di umanizzazione, di personalizzazione, di informazione e di educazione alla salute nel rispetto dei ruoli e delle competenze previste dalla normativa vigente;
- f) si impegna anche in progetti e sperimentazioni mirati a migliorare il servizio a favore dell’ammalato.
Avo è un’associazione indipendente che, pur ispirando la sua azione ai principi evangelici, non ha connotazioni confessionali dal momento che, per volontà dei Fondatori, è aperta a tutti gli uomini di buona volontà, ovvero a tutte le persone che si riconoscono nei valori della reciprocità, della solidarietà e della sussidiarietà.
I punti qualificanti dell’associazione sono:
- La gratuità assoluta. I volontari non percepiscono alcuna remunerazione neppure sotto forma di rimborsi spese, e le Associazioni non beneficiano di specifici contributi da parte delle istituzioni a fronte del servizio offerto.
- L’applicazione del principio di sussidiarietà e di non sostituzione.
- La fiducia di cui l’AVO gode nelle strutture in cui opera.
- L’esperienza di tanti anni di attività, che hanno generato una profonda conoscenza dei bisogni e delle istanze dei cittadini ammalati, ma anche dei loro parenti.
- La discrezione che a partire dal modus operandi dei volontari, si estende all’associazione nel suo complesso all’insegna dell’agire in punta di piedi.
Si aderisce ad Avo previa iscrizione a Corsi di formazione base, promossi a livello locale, che costituiscono il primo elemento di un percorso di aggiornamento e perfezionamento che ogni buon volontario si impegna a seguire per la durata della permanenza in servizio.
Ne parte uno il prossimo due maggio all’ospedale di Varese.
Il programma del corso
2 maggio – h 17.30 Presentazione del corso: il Volontariato AVO, L’Associazione, l’Attività Presidente AVO
4 maggio – h 17.30 La scelta del Volontariato: motivazioni e aspettative – Dr. Carlo Cutuli – Psicologo psicoterapeuta
9 maggio – h 17.30 Come entrare in contatto con il paziente – Dr. ssa Gaia Villa – Coordinatore Infermieristico SPDC Ospedale di Circolo Varese
12 maggio – h 17.30 Il malato e la famiglia: la relazione d’aiuto (Sala Leonardo) – Dr. Michele Ravetta –Docente di Spiritualità, Assistente Sociale, Assistente Carcerario
16 maggio – h 17.30 Il paziente oncologico – Dr. Mauro Bandera– Pneumologo Oncologo
19 maggio – h 17.30 Il volontario in Ospedale – Prof. ssa Annamaria Grandi – Direttore U.O. Medicina 2 Ospedale di Circolo Varese
25 maggio – h 17.30 Come comunicare e cosa comunicare – Gruppo Formazione Volontari AVO
30 maggio – h 17.30 Il paziente anziano: Patologie Dr. Franco Bottini – Direttore Sanitario RSA Maria Immacolata – Come approcciare il paziente anziano – Volontaria AVO
1 guigno – h 17.30 Volontario e Assistito: La relazione in situazione di fragilità – Dr. Carlo Cutuli– Psicologo psicoterapeuta
6 giugno – h 17.30 Dove opera l’AVO: Statuto e Regolamento. Festa di fine corso e assegnazioni al tirocinio – Responsabili e volontari AVO
Tutti gli incontri si terranno presso la Sala Polifunzionale dell’Ospedale di Circolo di Varese ad eccezione dell’incontro del 12/5 che sarà in sala Leonardo.