Pressione: i fattori di rischio.
La pressione alta è uno dei fattori principali di rischio che portano malattie di tipo cardiovascolari, inoltre può provocare danni a rene ed occhi. Per questo si raccomanda di fare sempre controlli preventivi della pressione arteriosa. Ci sono milioni di ipertesi che non lo sanno! Secondo l’Oec/Hes, attualmente, nel nostro Paese, il 56% degli uomini e il 43% delle donne di età 35-79 anni sono ipertesi. I valori medi della pressione arteriosa sono più elevati negli uomini rispetto alle donne e sono più elevati al Nord e al Sud rispetto al Centro. Anche per quanto riguarda il trattamento antipertensivo il quadro appare migliore per le donne, sia nel complesso sia per area geografica. La pressione alta è una malattia che non comporta sintomi evidenti che possono allarmare la persona stessa, tanto che è conosciuta anche con il nome di killer silenzioso. Molte volte si viene a conoscenza di questa situazione solo dopo un controllo occasionale, fatto per chissà quale motivo. Domenica può essere una buona occasione per misurare la pressione e scoprire se stiamo bene.
- è considerata “normale” una pressione sistolica inferiore a 120 mmHg e una pressione diastolica inferiore a 80 mmHg
- è considerata “pre-ipertensione” una pressione sistolica compresa fra 120 e 140 mmHg o una pressione diastolica compresa fra 80 e 90 mmHg
- si parla di “ipertensione arteriosa” quando i valori della pressione sistolica superano i 140 mmHg o quelli della pressione diastolica i 90 mmHg.
Glicemia: i valori normali
Il riscontro di glicemia alta è un dato frequente, specialmente nelle persone adulte o anziane, per questo è importante misurarla, sapendo di essere a rischio spesso bastano degli accorgimenti sulla dieta per farla scendere, prima di arrivare ad essere diabetici.
La glicemia varia molto a seconda dei momenti della giornata, in relazione soprattutto ai pasti, quindi i valori della glicemia vanno valutati a seconda della distanza dall’ultimo pasto.
- Nelle persone non diabetiche la glicemia a digiuno è in genere tra i 60 e i 99 mg/dl.
- Dopo i pasti tale intervallo può arrivare fino a 130-150 mg/dl, a seconda della quantità di carboidrati (zuccheri) assunta con la dieta.
- In condizioni di digiuno, indipendentemente dalla durata del digiuno stesso, la glicemia di una persona non diabetica non scende mai al di sotto dei 55-60 mg/dl così come, per quanto abbondanti siano i pasti, la glicemia non arriva mai a superare i 140 mg/dl. In genere si ha un valore medio di riferimento di 90 mg/100 ml (5mM).