Abitare sostenibile: l’ambiente ringrazia

Realtà giovanissima di Vergiate, la Building Service propone costruzioni residenziali ad alta efficienza energetica grazie all'utilizzo di strutture in legno e soluzioni ecompatibili

All’inizio fu un colpo di fulmine. Poi l’entusiasmo e la voglia di fare hanno fatto il resto: 14 abitazioni realizzate l’anno scorso per una realtà che solamente nel 2020 festeggerà il suo primo lustro. Lo spirito è quello di un artigiano, la struttura quella di un’impresa edile, ma il filo conduttore che muove la Building Service si chiama innovazione. Sarà per la giovane età del suo fondatore e amministratore, sarà per la voglia di portare una filosofia nuova nel modo di costruire, la società continua a crescere. «Ma è una crescita che vogliamo controllare: non ci cimentiamo in progetti che non possiamo seguire in tutto», spiega il CEO Alessandro Montuori, 24 anni, che dopo l’abilitazione ad esercitare la professione di geometra è stato letteralmente “fulminato sulla via di Damasco”. «Lavoravo in uno studio tecnico di Sesto Calende quando ricevemmo una commessa per una casa in legno: il cliente non voleva una villetta cosiddetta tradizionale, ma realizzata con il sistema X-Lam», ricorda. «L’abbiamo fatta. Ma per me è stata una svolta: mi sono documentato, ho acquisito tecniche e formazione fino ad arrivare a passare da una partita iva alla costituzione di una società».

E il successo è arrivato ben prima delle attese: «Le richieste mi sono esplose in mano. Tanto che nel solo primo anno abbiamo realizzato tre case». A quanto pare, lo spirito imprenditoriale è nel dna dei Montuori. Proveniente da una famiglia di impresari, Alessandro ha però scelto la sua strada dando fin da subito un forte imprinting alla sua realtà: «Non vogliamo muoverci come i grossi costruttori, che magari pur avendo una struttura snella, si affidano all’esterno e talvolta assumono più le caratteristiche di un’immobiliare, ma vogliamo seguire tutto il lavoro: davanti ad una casa da costruire puntiamo ad avere l’intera commessa perché solo in questo modo possiamo seguire la costruzione in ogni parte, curandone la progettazione, la realizzazione, l’impiantistica e le finiture». Il risultato però fa la differenza: le “sue” case non sono come le altre, non solamente perché alla base non c’è il mattone, ma il legno; ma anche perché hanno un’efficienza energetica decisamente elevata. «Il settore delle case in legno è estremamente vario. Sul mercato è possibile trovare soluzioni che solo apparentemente possono essere simili; in realtà sono molto diverse per modalità di realizzazione, soluzioni adottate e risultato ottenuto». Alessandro Montuori ha scelto il sistema costruttivo X-Lam. «Non lavoriamo con prefabbricati», puntualizza. «Ma usiamo un sistema costruttivo, basato su pannelli a strati incrociati perpendicolarmente di tavole di abete rosso. Il nodo centrale è la progettazione. Nella fase iniziale si arriva praticamente a definire tutta l’abitazione: possiamo procedere non solamente con l’ordine dei pannelli, che andranno a rappresentare le mura della casa, ma anche degli infissi, risparmiando molto tempo».

L’idea di base è quella di una casa energeticamente efficiente. «Il nostro approccio non è solo quello di rispondere alle norme che prevedono la costruzione in classe A, ma rispondere ad un’esigenza sempre crescente di abitare in modo sostenibile», sottolinea. Accanto al legno, che costituire la parte strutturale e rappresenta già un’ottima base di partenza per solidità, durabilità nel tempo, isolamento termico e acustico, «andiamo ad isolare praticamente tutta l’abitazione con un cappotto sulle pareti esterne. Lo scopo è creare un ambiente confortevole all’interno dell’abitazione così da limitare al minimo lo scambio con l’esterno, mantenendo il fresco d’estate e il caldo nel periodo invernale». Lo stesso principio viene applicato anche ai serramenti. A questo si unisce la parte impiantistica. «Fatto l’involucro, è necessario dotare la casa di soluzioni efficienti per il suo funzionamento – continua il CEO di Building Service -.

Le nostre abitazioni non hanno il metano. Non serve perché l’elettricità è in grado di dare tutto: dal riscaldamento all’acqua sanitaria, dal raffrescamento fino alla cottura. L’impianto fotovoltaico posizionato sul tetto viene predisposto con una potenza di circa 3kW per abitazioni sotto i 100 metri quadri, ma può essere facilmente potenziato per arrivare fino ad essere quasi autosufficienti. Da questo dipendono la pompa di calore, che oltre a fornire l’acqua calda può alimentare anche il riscaldamento a pavimento, e la ventilazione meccanica controllata dalle quale dipende l’aerazione della casa. L’aria è pura e l’ambiente deumidificato: non serve aprire la finestra. In più, a capitolato, prevediamo un sistema domotico». Building Service si occupa anche delle finiture con pavimenti e sanitari.

I vantaggi di una casa così? «L’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale diventano concetti concreti. E le bollette ne risentono con una riduzione fino a oltre un quinto di una casa tradizionale», risponde. Oltre ai tempi di realizzazione: «In pochi mesi la casa è pronta, quindi anche minori costi». Risparmi che oggi devono fare però i conti con un investimento iniziale che si aggira intorno ai 1.800 euro al metro quadrato per la costruzione della casa. «È un approccio diverso che sta riscuotendo particolare attenzione tra under 35: sono loro i più sensibili alle tematiche ambientali e sono disposti fare scelte differenti pur di dare il loro contributo alla difesa del pianeta». E, trattandosi di casa e giovani, il ruolo di una banca diventa fondamentale. «La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate è molto avanti su questi aspetti, oltre ad essere sensibile ai temi ambientali. Elementi che ci permettono di realizzare diversi progetti insieme». Se queste le premesse, quella di Montuori è quindi una sfida che può solo crescere.

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