Due piazze per una festa

Tanto divertimento e un viaggio alla scoperta dei sapori italiani nella “due giorni” organizzata nelle città dove è nata la nostra Bcc. Partecipazione e sorrisi, i protagonisti

Per due sabati consecutivi -17 e 24 maggio-, le piazze di Buguggiate e Busto Garolfo si sono unite idealmente in un’unica grande Festa delle Famiglie, con cui la nostra Bcc ha voluto rendere omaggio ai suoi Soci e ai cittadini dei due comuni dove è nata. Notevole l’affluenza alle iniziative, anche se a Buguggiate il cattivo tempo ce l’ha messa tutta per spezzare l’atmosfera ilare e giocosa della giornata. Ma la pioggia non ha fermato l’entusiasmo. I numeri del doppio appuntamento la dicono lunga sulla sua riuscita. Sommando i due sabati si contano ventisei ore di festa, in cui sono passati sotto i coltelli dei nostri gastronomi più di 20 forme di formaggio, altrettante di salame, 24 focacce, 30 chili di pane d’Altamura; è stato spalmato un chilo e mezzo della famosa Nutella su un totale di 100 baguette, sminuzzate a dovere e servite con passione. Il tutto corredato da snack e salatini di vario tipo. E poi ancora mille cialde di caffé consumate, oltre a varie casse di bevande d’ogni tipo: vino rosso di produzione locale, prosecco, analcolici, succhi di frutta. Nel corso dell’intera giornata, gli ospiti hanno potuto percorrere tutto l’italico stivale, isole comprese, semplicemente chiudendo gli occhi e preparando le papille gustative ad accogliere gli assaggi enogastronomici proposti. Scanditi dal suono puntuale e gioioso di una campanella, si sono succeduti sui banchi della festa salumi e formaggi tipici della nostra cultura con una strizzata d’occhio alla produzione partenopea, come nel caso della salsiccia dolce napoletana. E poi ancora salame felino, bergamasco, bresciano, mantovano, piacentino, il provolone emiliano, il pecorino toscano, quello sardo -dolce e al peperoncino- e il caciocavallo calabrese. Leit motiv della giornata è stata la presenza della Berkel, tradizionale macchina affettatrice di origine olandese che, guidata dalle esperte mani dell’instancabile signor Enrico, ha dispensato innumerevoli fette di gustosa mortadella, da abbinare alla fragranza del pane pugliese e, a seconda dell’ora, ai diversi formaggi previsti dall’agenda del giorno. «La Berkel è uno strumento da maneggiare con cura -ha detto il signor Enrico, mastro gastronomico-. È molto pesante e ingombrante. Ci vuole una certa esperienza per ottenere fette del giusto spessore, che valorizzino il gusto del salume». Una macchina antica, di un solo anno più giovane della nostra banca -nasce infatti nel 1898 ad opera diWilhelmus Adrianus Van Berkel, macellaio ed esperto di meccanica-, che col suo rosso scintillante e la sua lama affilata ha incantato tutti i presenti. Un’esperienza pluri-sensoriale quella della festa, che ha toccato gli angoli più preziosi della nostra penisola, e certamente le zone più sensibili dei palati degli astanti. Ma se festa delle famiglie dev’essere, anche i più piccoli devono avere la possibilità di divertirsi. E la nostra Bcc, ovviamente, non si è lasciata sfuggire questo particolare. Dando un’occhiata alle foto che corredano queste pagine la sensazione che si prova è quella di movimento, dinamicità. Tanto che i nostri fotografi hanno dovuto rincorrere i piccoli protagonisti della festa per “fissare” i momenti più significativi a colpi di flash, ed evitare così di tornare a casa con un album di foto di stampo “futurista”. Questo perché le cose da fare erano molte, e tutte allettanti. La maggior parte dei piccoli ospiti, superato l’arco gonfiabile che introduceva nella zona dei giochi a base di gomma, aria e tanta immaginazione, si è gettata senza pensarci due volte nelle fauci dello squalo gigante che campeggiava nel parcheggio Bcc, che li ha morbidamente “masticati” senza fare troppi complimenti. Superato il “battesimo” del mostro marino, non restava che scegliere tra il mondo circense e quello incantato di un castello medievale: perché, ogni tanto, è anche giusto visitare i castelli in aria normalmente confinati alla nostra fantasia. E dopo i salti, c’è stato anche il tempo per intrattenimenti più riflessivi. Nella zona disegno, i bimbi hanno potuto dare sfogo al loro estro creativo sui tavoli allestiti per l’occasione, armati di carta e pastelli colorati, ispirati dalla musica diffusa e guidati dalle nostre animatrici. Altrettanto variopinti si presentavano i loro volti, quasi fossero un’estensione del foglio di carta: effetto delle cure della nostra truccabimbi, che ha saputo trasformare le guance che le sono state affidate: da superfici paffute e arrossate dal fiatone a tele in grado di ospitare piccole opere d’arte. E allora ecco crescere sul volto dei piccoli partecipanti rappresentazioni naturali, rami con frutti e fiori d’ogni tipo, oppure soggetti più astratti, a riprendere le linee del volto della piccola “tela umana” per arricchirle di linee, forme e colori nuovi, che li hanno resi protagonisti di una favola che non avrebbero mai sognato di interpretare. Ma i personaggi delle fiabe non viaggiano mai a mani vuote. E così è stato anche per i piccoli della Festa Bcc, che grazie al nostro “maestro delle sculture d’aria” hanno potuto sfidarsi con spade di gomma dal filo gentile, alla conquista di tesori nascosti, o tornare a casa con un morbido e colorato fiore realizzato con palloncini intrecciati; oppure ancora aggirarsi per gli spazi della festa in compagnia del loro nuovo animale: cani, gatti, ma anche bestiole esotiche e fiere da Inferno dantesco per i più temerari. «Dopo tre anni di stazionamento presso gli spazi di Malpensa Fiere, la festa si è spostata dunque nell’agorà delle nostre città -ha commentato il presidente del Progetto Soci e Territorio, Alberto Morandi-. Cambia il palcoscenico, ma non il carattere della festa. Perché è importante trovare la via del rinnovamento, ma nel solco della tradizione. Una festa nelle città che vuole anche essere una festa delle città, a sottolineare che la dimensione locale apre gli orizzonti, stringe rapporti personali, in perfetta sintonia con quella missione che la banca si è data dalla fondazione e su cui continua a strutturare la propria azione». Scelta locale, quindi, di pari passo con la filosofia che regola da sempre l’attività della banca: porre l’accento e l’attenzione sulla persona.

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