Par.Coop acquisisce partecipazioni per la nuova Pedemontana

Titolare dell’opera è la Spa Milano-Serravalle Milano-Tangenziali che ha messo sul mercato quote di Pedemontana Lombarda Spa Il Credito Cooperativo entra nella strategica opera urbanistica

Con uno sguardo che è andato ben oltre le normali strategie economiche, la nostra Banca di Credito Cooperativo ha voluto giocare un ruolo di primo piano nella costruzione di una delle più importanti infrastrutture lombarde: la Pedemontana. La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate si è alleata ad altre 13 “consorelle” della Brianza, del Comasco e della zona di Bergamo, tutte interessate per i loro territori di competenza dal passaggio della nuova strada, nel sostenere la realizzazione di un’opera attesa ormai da decenni. L’operazione ha visto 14 Bcc unirsi nella nuova società consortile Par.Coop. (sintesi di “Partecipazione cooperativa”), per acquisire dalla Spa Milano Serravalle- Milano Tangenziali una parte delle quote azionarie di Autostrada Pedemontana Lombarda Spa. Il 14 maggio scorso, nella sede milanese della Federazione Lombarda delle Bcc, con atto del notaio Pietro Fabiano, le Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, di Caravaggio, Carugate, Triuggio e Valle del Lambro, Sorisole e Lepreno, Lesmo, Sesto San Giovanni, Barlassina, Alta Brianza – Alzate Brianza, Inzago, Cernusco sul Naviglio, Treviglio e Geradadda, Cantù e Carate Brianza hanno costituito Par.Coop. «È la dimostrazione che la nostra Bcc non è isolata, ma fa parte di una grande rete -commenta il presidente, Lidio Clementi-. Come consiglio di amministrazione abbiamo aderito favorevolmente alla società perché, per una Banca che si definisce “banca del territorio”, è importante intervenire in modo da far propri gli stessi problemi dell’area in cui opera». 74 Il Credito Cooperativo diventa così attore dello sviluppo futuro, nell’ottica di «mantenere dei profondi legami con il territorio », precisa Ignazio Parrinello, vice presidente vicario della nostra Bcc, che è stato nominato presidente del Collegio sindacale di Par.Coop. «La capacità di relazione è il modo migliore per mantenere collegamenti costanti con la nostra area di competenza; la mancanza di un rapporto costruttivo diventa spesso causa di insuccesso». La Bcc ha raccolto le esigenze di mobilità che arrivano dal territorio nella consapevolezza che «un buon collegamento infrastrutturale è la base per lo sviluppo e per la qualità della vita», continua Parrinello. I collegamenti sono infatti indispensabili alle imprese come ai cittadini: le prime possono contare su tempi di spostamento più brevi e meno costosi, mentre le persone possono usufruire meglio dei servizi offerti nell’area in cui vivono. Guardando al progetto della Pedemontana, e agli interventi di contenimento dell’impatto ambientale, la Bcc ha voluto essere parte attiva in quel processo di trasformazione che interesserà l’intera fascia territoriale a Nord di Milano; nello specifico, le province di Milano, Varese, Bergamo e Como. Entrando a far parte della società Autostrada Pedemontana Lombarda Spa, ha raccolto l’opportunità proposta dalla Spa Milano Serravalle-Milano Tangenziali (che finora detiene l’intero pacchetto azionario di Autostrada Pedemontana). Quest’ultima, infatti, ha messo sul mercato 7mila azioni ordinarie, pari al 32% dell’intero capitale della società Pedemontana. Per la costruzione dell’infrastruttura è previsto al momento un investimento di 4 miliardi 300 milioni di euro, somma che sarà reperita per il 12,5% attraverso mezzi propri di Autostrada Pedemontana Lombarda, per il 30,25% attraverso un contribuito statale a fondo perso e per il restante 57,25% con l’indebitamento bancario. I lavori, che comprendono anche le tangenziali di Varese e di Como, partiranno tra due anni, per concludersi nel 2015.

PER APPROFONDIRE

La Pedemontana questa sconosciuta

75Una bretella capace di collegare l’Adda al Ticino, da Dalmine fino a Busto Arsizio, senza passare dall’intasato nodo di Milano. La Pedemontana finalmente diventerà realtà: approvato il cronoprogramma dell’opera, i primi cantieri apriranno i battenti tra due anni per realizzare l’intera nuova rete stradale entro il 2015. Sono 157 i chilometri previsti, 87 di autostrada e 70 di nuova viabilità locale, per un investimento che supera i 4 miliardi di euro. Nel progetto sono state inserite la tangenziale di Varese (10,6 km, da Gazzada al Ponte di Vedano e dalla Folla di Malnate al valico del Giaggiolo) e quella di Como. Degli 87 km autostradali, poco meno di 20, da Meda a Vimercate, saranno a tre corsie per senso di marcia, mentre da Busto Arsizio fino a Meda, e da Vimercate alla A4, oltre alle tangenziali di Como e Varese, saranno a due corsie per senso di marcia. L’arteria partirà da Capriate San Gervasio (Bergamo), lungo la A4, per approdare alla Milano-Varese in corrispondenza di Busto Arsizio, all’altezza della statale 336 per Malpensa. Per le compensazioni ambientali è stato previsto un master plan che prevede la realizzazione di un “parco lineare” che costeggerà la Pedemontana. Attesa da decenni, la nuova infrastruttura interesserà un territorio abitato da 4 milioni di persone e dove operano 300mila imprese, capaci di esprimere il 10% del Pil nazionale.

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