Quando si tratta di migliorare la qualità della vita, la Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate scende in campo. Soprattutto se al centro ci sono le persone anziane. Così, dopo aver partecipato alla costruzione della casa di risposo San Remigio di Busto Garolfo (affiancando i Comuni di Busto Garolfo e di Canegrate), la nostra Bcc ha deciso di essere ancora più vicina agli anziani dando un contributo a fondo perso di 15mila euro alla struttura per anziani. Lo scorso 19 maggio, il presidente della Bcc, Lidio Clementi, ha consegnato simbolicamente l’assegno a Pompea Ruggia, presidente della fondazione “Il Cerchio”, che gestisce la residenza sanitaria di via Alfredo di Dio.
Un contributo che va a sostenere la programmazione 2008 della casa di riposo, che prevede nuove attività e una rinnovata attenzione verso i residenti della casa. La San Remigio, infatti, «è una realtà importante per i Comuni di Busto Garolfo e Canegrate -ha osservato il presidente Clementi- che da sempre si caratterizza per servizi di elevata qualità e attenzione verso il singolo ospite, una struttura modello e un servizio indispensabile per la comunità che va sostenuto il più possibile». Il programma 2008 mira a potenziare i momenti di comunicazione e informazione con i familiari degli ospiti; è previsto l’inserimento di un tutor, a cui l’anziano potrà appoggiarsi in modo privilegiato con la consapevolezza che l’operatore lo accompagnerà nella gestione del proprio spazio di vita e delle proprie cose all’interno della struttura. Verranno creati dei momenti di svago specifici, definiti sulla base dei desideri degli ospiti con particolari richieste. Sarà inoltre introdotta una nuova gestione dei nuclei, con la ridefinizione dello spazio dedicato al momento dei pasti. «Diamo il massimo ai nostri ospiti -ha spiegato Ruggia-. La casa di riposo svolge quotidianamente un’attività importante nei confronti delle persone anziane, bisognose di cura e di assistenza, grazie al lavoro prestato da professionisti, medici, infermieri, asa, fisioterapista, animatrice e amministratori. Siamo convinti che solo la collaborazione tra tutto il personale ne garantisca la buona riuscita. A tutto questo va aggiunto, e ne è ingrediente indispensabile, un sano e costruttivo rapporto con i parenti degli ospiti. L’inserimento di ulteriori proposte volte ad aumentare la socialità e, conseguentemente, la qualità della vita degli ospiti, tenendo presente le potenzialità e le limitazioni di ognuno di loro, individua una serie di strumenti importanti per migliorare la qualità della vita delle persone che vivono alla casa di riposo San Remigio».
