Dal 5 al 16 giugno, le 70 voci più belle del mondo si sono date appuntamento nelle chiese del nostro territorio. A richiamare questi talenti è stato il Festival Corale La Fabbrica del Canto, la principale rassegna internazionale del settore che si tiene nel nostro Paese, organizzato dall’Associazione Musicale Jubilate di Legnano. La rassegna, articolata in 38 appuntamenti che toccano le città di Milano, Monza, Brescia, Como, Mantova e Varese, oltre alle relative province, si è fregiata della presenza delle migliori coriste del panorama mondiale: 34 lettoni, 18 ungheresi, 12 norvegesi, 5 statunitensi, una tedesca. Giunto alla 17esima edizione, il festival ha ospitato nel corso degli anni oltre 60 diverse formazioni, provenienti da quattro continenti (Europa, Asia, Africa e America). L’edizione 2008 si è svolta sotto il patrocinio della Regione Lombardia e degli altri enti locali (province e comuni) che hanno ospitato i concerti. Main sponsor dell’evento è stata la nostra Bcc, che con un contributo di 20mila euro ha dato un’iniezione di vitalità alla kermesse, dimostrando ancora una volta la sua sensibilità nel cogliere e valorizzare quegli eventi che coniugano elementi culturali e un radicamento saldo sul territorio. «Nella Bcc abbiamo trovato un partner, non uno sponsor -hanno detto gli organizzatori nel corso della conferenza stampa- e grazie alla banca locale questa manifestazione è stata possibile». La rassegna ha preso il via con tre “maxi-concerti” a Legnano -il 5, 6 e 7 giugno-, in cui si sono esibiti tutti e cinque i cori invitati alla manifestazione: il Coro Femminile dell’Università di Riga “Minjona” (Lettonia), il Coro Monteverdi (Ungheria), l’Oslo Chamber Choir (Norvegia), i Singer Pur (Germania) e The Rose Ensemble (Stati Uniti). Domenica 8 giugno, la nostra Bcc ha ospitato nell’auditorium Don Besana, a Busto Garolfo, una delle tappe del festival. Il Maestro Romans Vanags ha diretto i 38 elementi del coro lettone “Minjona”, dando vita a una serata che ha letteralmente incantato i presenti. Un coro, quello di Riga, fondato nel 1975 nell’università della capitale lettone, che nei suoi 33 anni di vita si è presentato al cospetto delle giurie dei più prestigiosi festival e concorsi cora- li internazionali, riscuotendo sempre grande successo. I brani eseguiti nel corso dell’intero festival hanno toccato l’opera musicale di 79 diversi compositori, spaziando dalla polifonia italiana classica (Palestrina, Banchieri, Monteverdi) fino a visitare (o meglio rivisitare) la produzione di autori contemporanei, come Gershwin e Sting, non propriamente famosi per le loro composizioni per coro. Interessante il repertorio proposto dagli statunitensi Rose Ensemble, che si sono avventurati in un excursus sulla musica popolare hawaiana antica, eseguito in una serata tutta dedicata alla musica profana. D’altra parte, come dichiarano gli stessi organizzatori, «la varietà delle formazioni invitate vuole raccogliere tutte le sfaccettature incontrabili nel mondo dei cori attraverso la proposta di musicalità diverse per sonorità, colore, potenzialità espressiva, interpretazione artistica, repertorio». E se è vero che lamusica è un linguaggio universale, in grado di unire epoche e culture lontane, ben vengano esperimenti del genere.
Le più belle voci internazionali per la diciassettesima edizione del festival.
Gli organizzatori: «Nella Bcc abbiamo trovato un partner, non uno sponsor»