Buon compleanno Bcc

Da 110 anni la nostra Banca è il partner dell’economia locale

Il 6 ottobre 1897, a Busto Garolfo, don Giovanni Besana e altri quindici Soci apposero la loro firma in calce al documento che sanciva la costituzione della “Cassa rurale cattolica di depositi e prestiti Santa Margarita”. E oggi, 110 anni dopo, ci apprestiamo a festeggiare il compleanno della nostra Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, che è l’unica banca locale dell’Altomilanese e del Varesotto. Nei tre secoli che ha attraversato, la Bcc è sempre rimasta fedele alla sua vocazione: sostenere l’economia locale, aiutare lo sviluppo delle comunità umane, essere un punto di riferimento per famiglie, aziende, associazioni ed enti locali. Della nostra storia abbiamo ampiamento parlato nelle precedenti edizioni della «Voce», scandendo i tanti festeggiamenti di questo 2007 centodecenario. In estrema sintesi, ricordiamo che la Cassa prese le mosse dalla crisi agricola delle seconda metà dell’800, particolarmente penalizzante per un’attività basata su cereali e bozzoli come a Busto Garolfo. La Cassa prima sostenne il settore primario, poi finanziò l’acquisto di beni di largo consumo e, nel tempo, prestò aiuto alle nascenti attività industriali. Tra le due Guerre, la nostra banca fu di impulso e di sostegno alla duplice ripresa e giocò un ruolo determinante per il consolidamento di svariate attività artigianali e industriali. Il resto è storia, che ha le le sue tappe nel 1994, con il cambio della ragione sociale da Cassa rurale in Banca di credito cooperativo, e nel 1999, con la fusione per incorporazione dell’omologa di Buguggiate. Insomma, il seme di quel cristianesimo sociale lanciato sulla fine dell’Ottocento dal movimento delle cosidette “leghe bianche”, è stato piantato, è cresciuto e si è rafforzato nell’Altomilanese e nel Varesotto, tanto da permettere alla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e di presentarsi agli albori di questo terzo millennio con immutato spirito e con grande forza, pronta a giocare fino in fondo il suo ruolo di banca locale del territorio che gli è dovuto per diritto di nascita. Ma veniamo alla festa, il cui programma trovate nel box a fianco e che si snoderà tra venerdì 5 e domenica 7 ottobre: esattamente 110 anni dopo la fatidica firma. «Come Consiglio di Amministrazione abbiamo tentato di creare un giusto mix tra festa e celebrazione –spiega il presidente, Lidio Clementi- con la volontà di organizzare un evento “forte”, che desse il senso vivo e vitale della nostra presenza e, al contempo, rappresentasse qualcosa di unico per tutto il nostro territorio. E poi volevamo che fosse un momento vissuto con la nostra gente e aperto a quante più persone possibile, perché la nostra banca è una ricchezza per tutti e, prima ancora che ai soci che la animano, appartiene al territorio”. Ed ecco, allora, l’idea di riprendere il grande evento del 2003, con la realizzazione di un PalaBcc nel campo sportivo comunale. Riprendere e ampliare, però. Quello di 4 anni fa, infatti, era un tendone circolare del diametro di 42 metri, quello che verrà montato ad ottobre, invece, è grande più del doppio: 50 metri di larghezza per quasi 90 di lunghezza, addirittura più grande di quello utilizzato in questi anni da Zelig Circus, in grado di ospitare 3.500 persone sedute e con un palco di oltre 100 metri quadrati. Gli artisti che vi saliranno sono al top della loro categoria: Gianni e i Macedonia, per l’immancabile festa del ballo liscio e il trio Aldo, Giovanni e Giacomo, per la notte del compleanno. Tutti spettacoli ad ingresso libero, ma per la perfomance di Aldo, Giovanni e Giacomo è necessario ritirare l’invito con il numero del posto a sedere. Ma non si può fare festa solo lontano dal festeggiato. E, così, ci sposteremo dal PalaBcc alla nostra sala don Besana, per ospitare il momento ufficiale della premiazione dei soci fondatori, con la consegna di un ricordo ai loro familiari, che si terrà la domenica pomeriggio, durante una manifestazione che prevede alcune testimonianze sul ruolo della nostra Bcc nel territorio e il lancio della collana editoriale “I motori della nostra economia, tra l’Altomilanese e il Varesotto”, voluta dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate per presentare l’universo delle aziende e delle attività economiche che ruotano attorno a lei, e di cui sarà presentato il primo volume. Sempre in sala don Besana si terrà un altro spettacolo aperto a tutti: il lunedì sera, quando sul palcoscenico salirà il bustese Andrea Pinciroli, prima tromba dell’Arena di Verona. Le aree attorno alla sede della Bcc, invece, ospiteranno vari momenti di festa: il venerdì, accogliendo tutti i clienti con un caffè e un pasticcino; il sabato, con la festa per famiglie e bambini, tra giochi gonfiabili, artisti di strada e prelibatezze eno-gastronomiche; la domenica, con le testimonianze e i ricordi di questi 110 anni e l’immensa tavolata per l’aperitivo, con 110 scelte tra drink e stuzzichini. Vi aspettiamo!

PER APPROFONDIRE:

Tra assaggi e cocktail buon compleanno con gusto

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È nel vissuto di ognuno di noi, fin dai giorni di scuola; quando si soffia sulle candeline non lo si fa mai da soli. Il compleanno del singolo è occasione sociale, per chiamare a raccolta gli amici, per renderli partecipi di quella festa comandata in cui scattano gli aggiornamenti anagrafici che contano. E che contano ancor di più se il totale è una cifra tonda, testimonianza di una vicenda che guarda la lunghezza della via percorsa e scruta gli orizzonti che dal punto in cui si è giunti si prospettano. Che è poi il caso della BCC e delle sue 110 primavere, che abbracciano un periodo che spazia dalla realtà rurale tra Otto e Novecento al mercato globale dell’inizio del Terzo Millennio. Offrire è quindi un obbligo nella propria festa, e la BCC, che è solita coinvolgere le persone nelle ricorrenze topiche del calendario, lo farà in due momenti. Sabato gli ospiti della festa potranno sostare nei vari angoli gastronomici, dove salumi, formaggi, delizie del forno, vini e soft drink li tenteranno per una degustazione libera. E non è che l’inizio, dato che domenica sarà servito l’aperitivo del 110°: aperitivo in tema se ce n’è uno, perché i cocktail saranno proprio 110, come gli anni cui brinda la BCC.
Il Trio festeggia la nostra Bcc

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Non hanno nemmeno fatto lo sforzo di darsi un nome d’arte; hanno semplicemente tolto i cognomi, rispettivamente Baglio, Storti e Poretti, per diventare Aldo, Giovanni e Giacomo. Il Trio si forma negli anni Ottanta; la definitiva consacrazione nel mondo del cabaret arriva con Lampi d’estate, Ritorno al gerundio (con Aldo Cornacchione e Flavio Oreglio) e Aria di tempesta, mentre a teatro fanno il tutto esaurito I corti, per la regia di Arturo Brachetti, e Il circo di Paolo Rossi, diretto e interpretato dallo stesso. Con loro, sul palco, dal 1991, c’è Marina Massironi, all’epoca signora Poretti. Il successo li catapulta sul palcoscenico televisivo, dove fanno la prima comparsa nel TG delle Vacanze e dove sfondano (il video) partecipando a Su La testa! di Paolo Rossi. Quasi naturale il passaggio al grande schermo dove esordirono nel 1997 con Tre uomini e una gamba, – successo di pubblico e titolo salutato dall’apprezzamento della critica – bissato l’anno successivo da Così è la vita. Il ritorno alle telecamere è semplicemente trionfale: nel 1999 il successo dello spettacolo teatrale Tel chi el telùn è amplificato dal passaggio sugli schermi di Canale 5. Tu la conosci Claudia?, del 2004, vicenda d’amore con Paola Cortellesi protagonista, segna uno stacco netto dal carattere farsesco delle pellicole precedenti. Ultima fatica cinematografica (2006) Anplagghed al cinema. Ma il Trio vanta anche una curiosa presenza nei videogiochi: in Zero comico Aldo, Giovanni e Giacomo, doppiati da loro stessi, compiono un viaggio nel mondo dei videogame.

Gianni e i Macedonia

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Liscio, musica che abbraccia un repertorio dagli anni Sessanta agli Ottanta, ma anche cover dell’hit parade. Versatilità è l’altro nome di Gianni e i Macedonia, 7 elementi con cinque anni di musica insieme alle spalle. Apprezzati da ogni tipo di pubblico, indifferentemente dagli amanti del ballo, come da chi preferisce stare seduto ad ascoltare, fondano il proprio successo sulla capacità di intrattenere e coinvolgere con le note. Quattro gli album al loro attivo: Besame mucho, Fisarmonicando, Stranamore e Una donna come te. Leader della band Gianni Ratti, voce e armonica: nato a Roverbella, in provincia di Mantova, nel 1957, ereditò dal padre Aldo la passione per la musica. Il suo primo strumento fu la fisarmonica cromatica, studiata sino a 13 anni; poi nel curriculum artistico passano vari gruppi, moderni prima e di liscio poi, che culminano nell’orchestra di Titti Bianchi. Nel 2002 si presenta la possibilità di costruire qualcosa di personale, ed ecco il complesso con Stefano “Steve” Pavesi chitarra, Paolo dal Conte batteria, Cristian “Kris” Maccari sax – flauto, Marco Colagiacomo fisarmonica – tastiere, Paolo “Cick” Turina basso – voce – chitarra, Samuele Sam Benatti alle tastiere. Il gruppo si affaccia anche su internet dal sito www.gianniemacedonia. Com

Pinciroli dà fiato alla musica

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Bustocco come il grande violinista Uto Ughi, Angelo Pinciroli (nella foto), diplomatosi in tromba al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, si è imposto rapidamente sul palcoscenico internazionale grazie alle affermazioni in diverse competizioni; una per tutte il Concorso Internazionale Città di Stresa. Al suo attivo vanta collaborazioni con alcuni dei più importanti complessi musicali italiani: le orchestre del Teatro alla Scala, Rai, da Camera di Bologna, della Fenice di Venezia, l’Arturo Toscanini, dei Pomeriggi musicali, della Rtsi di Lugano e i Virtuosi italiani, tanto per limitarsi ai nomi più famosi. Questo impegno, che negli anni si è progressivamente intensificato, non lo ha comunque distolto da un’altra attività canonica per un musicista, quella didattica. In concerto, Pinciroli ha calcato i più prestigiosi palcoscenici d’Europa, Vienna, Francoforte, Berlino, Zurigo, Parigi e Londra, diretto da bacchette del calibro di Lorin Maazel, George Pretre, Alain Lombard, Claudio Scimone e Julian Kovatchev. È del 1993 il ruolo di prima tromba e tromba solista nell’Orchestra della Fondazione “Arena di Verona”, con cui ha preso parte a numerose tournée all’estero.

 

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