È stata un certezza sin dalle prime ore: la compagnia teatrale Felice Musazzi non ha tradito le aspettative e, sabato 3 luglio, è andata di scena una serata ben organizzata e piacevolmente condotta. Non il consueto spettacolo della Compagnia – fatto di musiche, balletti e costumi sfavillanti —, ma la tradizionale “rivista” composta da una scenografia (il cortile lombardo), un presentatore, gli attori e tanta immaginazione. Si è svolta così la serata organizzata dal Progetto Soci della nostra Banca di Credito Cooperativo, voluta fortemente da Alberto Morandi, presidente del “progetto” che ha voluto dedicare la manifesta- zione a tutti i Soci del nostro Credito Cooperativo per augu- rare buone vacanze e dare un arrivederci al prossimo mese di settembre. Certo, non è stato un evento forte e dirompente come la prima festa della Bcc svoltasi nel mese di maggio dello scorso anno, ma la pro- posta di mettere in scena le “Teresate” – la classica rappre- sentazione estiva della Compagnia Felice Musazzi – è stata comunque accolta con grande passione da parte dei Soci. Già alle 20 di sabato 3 luglio, infatti, le prime file delle oltre 1500 sedie a disposizione del pubblico erano state occupate. Segno dell’interes- se stimolato dall’inizitiva. Alle 21, quando mancava circa mezz’ora all’inizio dello spettacolo, pochissime erano le seggiole grigie rimaste vuote. Tra gli ospiti, è stata particolarmente gradita la presenza del sindaco di Busto Garolfo, Giovanni Alli, e il “collega” di Buguggiate, Alessandro Vedani, oltre al presidente della Confartigianato Altomilanese Edmiro Toniolo; segno evidente dell’attaccamento al territorio da parte della nostra Bcc e, viceversa, segnale positivo di comunanza tra l’istituo di credito e le istituzioni locali. A fare gli onori di casa tutto il Consiglio di Amministrazione della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate: dal presidente Silvano Caglio ai vice presidenti Lidio Clementi e Ignazio Parrinello assieme a tutti i consiglieri che non hanno mancato di stringere mani e di socializzare con i Soci conosciuti e meno conosciuti. Proprio questo aspetto è stato il punto fondamentale della serata: la presenza di tante facce conosciute, ma anche di tanti volti nuovi: “Sono estremamente soddisfatto – è stato il commento a caldo di Alberto Morandi, presidente del Progetto Soci —. Vedere così tanti Soci mi ha reso davvero felice. È vero che la manifestazione non aveva bisogno di referenze e che il successo era quasi scontato, ma è altrattanto vero che ho conosciuto personalmente moltissimi Soci dei quali sapevo solamente il nome”. Dopo le cosiddette “pubbliche relazioni” è cominciato lo spettacolo che, come di consueto, non ha tradito le aspettative e si è svolto regolarmente se intoppi: due tempi da tre quarti d’ora ciascuno, intervallati da una pausa di un quarto d’ora che ha permesso agli attori di prepararsi per il gran finale che ha riscosso un applauso lunghissimo durato circa 5 minuti. La Teresa, il Giovanni e la Mabilia, d’altronde, non avevano bisogno di presentazioni e, complici delle “spalle” d’eccezione (su tutte la Pinetta) hanno inscenato una rivista d’altri tempi che ha riportato la fantasia dei presenti all’interno dei vecchi cortili lombardi dove, a farla da padrone, erano gli sfottò e le risate, ma anche tanta e genuina sincerità. “Devo un profondo ringraziamento ai Soci – ha commentato il Presidente Silvano Caglio – che hanno risposto in maniera forte e decisa a questa serata organizzata esclusivamente per loro. Vedere tante sedie occupate e tanto divertimento mi ha riempito d’orgoglio perché è giusto e doverso rendere omaggio alle fondamenta della nostra Bcc: i Soci”. Una serata all’insegna della partecipazione, dunque, che ha stimolato il Progetto Soci a continuare nelle proprie iniziative nonostante un periodo piuttosto grigio dovuto alla scarsa intrapredenza della compagine sociale: “Sono rimasto favorevolmente colpito dalla partecipazione — ha continuato Morandi —. Era un po’ troppo tempo che le iniziative organizzate dal “Progetto” e dal Ccr, nonostante fossero di ottima qualità, non trovavano l’interesse dei Soci. Vuoi per pigrizia, vuoi perché, forse, non riuscivamo a stimolare adeguatamente lo spirito della nostra compagine sociale, avevo notato un certo calo nella partecipazione generale. Ora posso ricredermi”. intoppi: due tempi da tre quarti d’ora ciascuno, intervallati da una pausa di un quarto d’ora che ha permesso agli attori di prepararsi per il gran finale che ha riscosso un applauso lunghissimo durato circa 5 minuti. La Teresa, il Giovanni e la Mabilia, d’altronde, non avevano bisogno di presentazioni e, complici delle “spalle” d’eccezione (su tutte la Pinetta) hanno inscenato una rivista d’altri tempi che ha riportato la fantasia dei presenti all’interno dei vecchi cortili lombardi dove, a farla da padrone, erano gli sfottò e le Nella foto in alto, da sinistra, in prima fila, il vice presidente Lidio Clementi, il presidente Silvano Caglio e il presidente del Progetto Soci Alberto Morandi. agosto_04 12-01-2007 15:20 Pagina 16 la filiale pag. 19 – agosto ‘04 la filiale agosto ‘04 – pag. 18 Al primo piano delle sede di via Manzoni a Busto Garolfo inizia il nuovo viaggio all’interno del panorama della nostra Bcc. Dopo le filiali, dopo aver ascoltato le parole dei direttori, le impressioni e i risultati ottenuti in questi anni, il tragitto che porta alla scoperta di tutti i pezzi che compongono il puzzle del nostro Credito Cooperativo passa per quell’area importante e “essenziale” quale “l’area crediti”. A spiegarci le attività che si svolgono negli uffici di via Manzoni è Luca Barni, responsabile di settore che, dallo scorso 2 maggio, ha occupato la scrivania dell’area crediti dopo aver lavorato per lungo tempo nel reparto “sistemi controlli interni” al secondo piano della sede di Busto. Barni, giovane e dinamico, non usa mezze parole e mira diritto al sodo: “I lavori delle due aree sono estremamente differenti – dice — , ma allo stesso tempo vitali per l’attività della banca. L’area crediti ha un’im- portanza davvero essenziale per un istituto come il nostro dove il “core business” (interessi economici di riferimento) è dettato ancora dal finanziamento ai clienti”. Sette persone al lavoro, un respon- sabile, due uffici piuttosto ariosi e illuminati e una marea di pratiche, cartellette, fogli che si alzano e si appoggiano sulle scrivanie dei dipendenti. Questa è l’area crediti dove chi richiede un finanziamento alla banca viene monitorato, analiz- zato, dettagliatamente verificato per osservare se si tratta di un “cliente giudizievole o meno”. “Riguardo al nostro lavoro Nel cuore del Credito Cooperativo
