La rivoluzione introdotta il 30 maggio è sicuramente di quelle copernicane, tanto necessaria quanto foriera di paure ed imbarazzi per chi resta orfano di sicurezze storiche. Dalle urne, infatti, si sono involate le “rassicuranti” penne e le “care e vecchie” schede di carta, per lasciare il posto alle procedure di riconoscimento ottico tramite bar code e ai monitor touch screen. Un impatto, quello con il nuovo sistema, che ha sicuramente causato problemi, specie ai soci — e sono stati tanti — che sono entrati in cabina senza aver ascoltato le spiegazioni sulle nuove procedure di voto. Un sistema, quello del voto elettronico, che va sicuramente messo meglio a punto, e in tal senso si sta già lavorando per fare in modo che la prossima volta le cose vadano meglio. Un risultato, quello garantito dalle nuove procedure, comunque più che soddisfacente, come ha commentato il presidente Caglio: “Indubbiamente abbiamo pagato alcuni disagi dovuti alla novità, ma, nel complesso, sono abbastanza soddisfatto per come sono andate le cose: complessivamente, i tempi per arrivare alla proclamazione degli eletti sono stati praticamente azzerati. Disagi ce ne sono stati, inutile negarlo, ma stiamo già studiando soluzioni per mettere meglio a punto le procedure”. La nostra Bcc è stata la prima banca della federazione italiana ad introdurre il voto elettronico e sono stata tante le consorelle che si sono dette interessate a conoscere meglio l’esperimento messo in campo. Del resto il voto elettronico, oltre a snellire le procedure (la proclamazione degli eletti è avvenuta attorno alle 13,15 mentre, con lo spoglio delle schede cartacee, non si riusciva mai a finire prima delle 17-18), garantisce a tutti i candidati pari dignità. Lo statuto della nostra Bcc, prevede infatti che le candidature per gli organismi elettivi vengano chiuse una settimana prima delle elezioni, ma dà la possibililtà a tutti i soci di candidarsi anche la mattina stessa dell’assemblea. “Con le votazioni cartacee i nomi dei soci candidati all’ultimo momento dovevano essere scritti a mano dagli elettori,ricorda Caglio. Con la votazione elettronica facciamo un deciso passo in avanti, in quanto sulla scheda in formato elettronico si trovano tutti i nomi dei candidati, anche quelli dell’ultim’ora. In questo modo tutti hanno le stesse pari opportunità”. Tornando al voto elettronico, è da sottolineare il fatto che il notaio è l’unico depositario del database della votazione. Per sicurezza, infatti, tutti i dati relativi alle procedure di votazione vengono registrati su un hard disc esterno criptato, di cui il notaio è unico depositario e custode.