Il futuro prossimo si chiama autoriforma

In chiusura di Assemblea è stato proiettato il video di Federcasse che illustra i cardini della svolta che interesserà a breve il mondo del Credito Cooperativo

10Due le informative date all’assemblea dei soci: la creazione di una mutua (vedi box sotto) e il progetto di autoriforma del Credito Cooperativo, la principale novità che sta interessando il movimento e che sta tenendo costantemente impegnata a livello di Federazione Lombarda e Nazionale anche la nostra BCC. Dopo la riforma delle Banche Popolari di inizio d’anno, ora è il turno del Credito Cooperativo. «Non intendiamo qui aprire né il dibattito né il confronto sulla questione –ha premesso il presidente Roberto Scazzosi– perché il dibattito e il confronto li faremo, presumibilmente, in autunno con una serie di incontri di zona con la base sociale sull’autoriforma delle BCC». Quello che la BCC ha presentato in assemblea era un’informativa sullo stato dell’arte, sintetizzato in un video di Federcasse e finalizzato a illustrare gli elementi essenziali fino a oggi sviluppati nel processo di autoriforma. Nel video erano riassunti i principali passaggi del processo di autoriforma che si stanno mettendo a punto: origine, obiettivi, linee di indirizzo e rischi, soggetti coinvolti. A giudizio delle autorità regolatorie i problemi evidenziati nel sistema BCC sono: frammentazione, per cui serve maggiore integrazione tra le singole banche; scarsa patrimonializzazione, per cui serve una migliore allocazione del patrimonio disponibile e la possibilità di ingresso di capitali dall’esterno, la qualità della governance e della gestione. Le sei linee di indirizzo votate all’unanimità dal Consiglio nazionale di Federcasse sono: confermare il ruolo delle BCC come banche cooperative delle comunità e dei territori a vocazione mutualistica; valorizzare la dimensione territoriale della rete semplificando e migliorando la filiera organizzativa interna; adeguare la governance del sistema agli standard indicati dall’Unione bancaria migliorando la qualità dei servizi; assicurare una più efficiente allocazione delle risorse patrimoniali disponibili all’interno del sistema; individuare la modalità più opportuna per consentire l’accesso di capitali esterni; garantire l’unità del sistema come presupposto di competitività nel medio lungo periodo. «Nell’indicare gli obiettivi di cui si parla nel video si danno ovviamente dei giudizi e si esprime una posizione –ha puntualizzato Scazzosi–. E, ci tengo a precisarlo, io e l’intero consiglio di amministrazione ci riconosciamo totalmente nelle posizioni, nei giudizi e negli obiettivi del percorso evidenziati dal video».

La mutua

«La mutua è un progetto sul quale stiamo lavorando da oltre un anno e che è stato portato avanti dalla struttura e dagli ex consiglieri Francesco Gatti e Graziano Porta, che ringrazio per l’impegno fin qui profuso e per quello che non faranno mancare nel prosieguo del progetto. Sto parlando dell’imminente costituzione della “Società di mutuo soccorso” rivolta a tutti i nostri soci, ma aperta anche a clienti e dipendenti». Così il presidente Roberto Scazzosi ha introdotto, sul finire dell’assemblea, la novità nella vita sociale della BCC, una mutua che ha l’obiettivo di portare a compimento quanto previsto dall’art. 2 dello statuto. Campi di azione del nuovo soggetto saranno quelli previdenziale, socioassistenziale, culturale/formativo e di sostegno economico. La Bcc creerà un fondo patrimoniale che sarà alimentato dai versamenti obbligatori degli iscritti. Nel percorso di costituzione la BCC sarà assistita da Comipa, il “consorzio tra mutue italiane di previdenza e assistenza”, che opera a livello nazionale sotto forma di società cooperativa e ha come scopo quello di sviluppare la mutualità volontaria soprattutto nel settore sanitario e sociale. Nei prossimi mesi, a ridosso della costituzione della mutua, saranno organizzate iniziative specifiche.

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