Finanziaria 2011: le voci del territorio

Altomilanese e varesotto sono in fibrillazione. Qui, l’operosa Italia dà il suo meglio da sempre. Da qui, sono partite tante piccole rivoluzioni economiche che hanno aiutato il Paese in tanti frangenti a risollevarsi. Al varo della manovra e con la crisi che si fa sempre più acuta, le parole degli attori del territorio sono importanti. Così il presidente di Univa, Gianni Brugnoli, sulle proposte di Confindustria al Governo: «Avanzare idee e proposte non significa essere contro qualcuno. È un modo legittimo di contribuire nella ricerca delle strade per risolvere i problemi. Non sono quindi giustificati atteggiamenti di insofferenza, soprattutto quando si tratta di cogliere il sentimento della società civile e, nella fattispecie, le aspettative del mondo economico». Per gli Artigiani Cna, invece, il lavoro del Governo è stato «molto negativo» perché «a pagare saranno i soliti mentre i privilegi non saranno intaccati». Così come gli industriali, anche gli artigiani sono disponibili «a sacrifici pur di dare una scossa al sistema» non dimenticando di «avviare una politica reale di riduzione delle tasse». Giorgio Merletti, presidente di Confartigianato Varese, punta il dito sulle “lungaggini” italiane: «Semplificare l’ambiente imprenditoriale e incoraggiare le persone, soprattutto i giovani, a raccogliere la sfida dell’autoimprenditorialità. Cercando di realizzare ciò che i rappresentanti delle pmi europee stanno studiando da tempo: permettere l’avvio di un’attività in tutti gli Stati membri Ue in soli 3 giorni (in Italia ce ne vogliono in media 257, ndr) e con un costo massimo di 100 euro. Potrebbe essere questa una buona leva per la crescita economica italiana». Per il presidente di Confindustria Altomilanese, Gianni Mainini, invece la situazione del territorio è paragonabile a quella di un malato d’influenza: «Abbiamo la febbre -dice-, ma neanche molto alta. Si può curare. Dai primi dati congiunturali dell’ultimo trimestre sta emergendo una contrazione della produttività e un calo degli ordini. I fatturati però resistono. Il grosso problema resta il costo delle materie prime».

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