Zelig, un successo oltre ogni previsione

04Il cabaret a Milano è una tradizione. Di più: un culto che si avvicina a quello del panettone. Senza scomodare i tempi in cui guitti e cantastorie resero famosa la corte degli Sforza, restiamo in anni recenti: quelli del mitico Derby Club. Fondato nel 1959 dal talent scout bolognese Giovanni Bongiovanni, il Derby, che deve il suo nome alla vicinanza a San Siro, dopo essere stato ristorante e meta preferita di Mina e Celentano, è diventato il trampolino di lancio di moltissimi artisti amati dal grande pubblico: gli indimenticabili Gufi, Enzo Jannacci, Cochi e Renato, Teo Teocoli, Walter Valdi, Paolo Villaggio, Lino Toffolo, Dino Sarti, Antonio Ricci, Diego Abatantuono, Paolo Rossi, Massimo Boldi, Felice Andreasi, Claudio Bisio, Enzo Iacchetti, solo per citarne alcuni. Dal 1981, anno della scomparsa di Giovanni Bongiovanni, il locale inizia il suo 07lento declino, per chiudere poi nel 1985. Ma il bisogno di cabaret, di un luogo di ritrovo in cui esprimersi è prepotente. E, così, “succhiando il latte dal Derby”, come ammettono Gino & Michele (fondatori insieme a Giancarlo Bozzo dello Zelig), in viale Monza, un angolo della vecchia Milano lambito dalle acque fumose della Martesana, nel 1986 viene allestito quel palcoscenico che, oggi, è il locale di cabaret più famoso d’Italia. A contribuire al successo di Zelig ci ha pensato la televisione, che ha trasformato il marchio meneghino in uno spettacolo mediatico che è già diventato culto: ogni volta che va in onda, Zelig parte con il 10 per cento di share e cresce sino al 25. E anche un “mostro sacro” come il Festival di Sanremo è stato decimato, in share, dagli irriverenti comici della corte di Claudio Bisio. I loro personaggi, più dei loro nomi, sono noti a tutti e presto alcuni degli artisti più amati approderanno a Busto Garolfo, per la festa della nostra banca: la Sconsolata, Raul Cremona, Claudio Batta, Gianluca Belardi, Pierluigi Oddi. Ma cerchiamo di conoscerli meglio. Sconsolata, la calabrese immigata a Torino che è diventata la vera e propria rivelazione di quest’ultima stagione di Zelig, è Anna Maria Barbera. A Zelig era approdata già parecchi anni fa, quando il suo personaggio non era ancora ben definito: inizialmente non aveva sortito grande successo ma, dopo averlo accantonato, Anna Maria è tornata a riproporlo ottenendo ben altri consensi. E’ stata lei a definire il suo personaggio, Sconsolata, come “una donna che vuole esistere, che non ha alcuna proprietà di linguaggio, né 06capacità dialettica, ma allo stesso tempo è una persona ricca di pensieri, di buoni sentimenti”. Dal personaggio è nato anche un libro, “Sono stata spiegata?”, che ricalca le battute più famose di Sconsolata. Raul Cremona può essere considerato uno degli “esperti” nel panorama del cabaret italiano: comico, prestigiatore, illusionista e cabarettista, ha cominciato la sua carriera negli ambienti tipici della magia, quelli degli spettacoli per bambini e delle rassegne a tema, ma si è poi affermato nei luoghi sacri del cabaret milanese. Tra i suoi personaggi più noti e riconosciuti vanno ricordati il Mago Oronzo e Manipolini. Numerose sono le sue partecipazioni alla trasmissione televisiva “Mai dire gol” dove è riuscito a raggiungere un pubblico più vasto e a farsi conoscere soprattutto con il personaggio del Mago Oronzo. 05Claudio Battagello, in arte Claudio Batta, è un milanese con radici toscane nato artisticamente con la radio: dal 1991, e poi per quattro anni, ha condotto il programma notturno d’intrattenimento Crazy Club sulle frequenze di Rtl 102, realizzando anche interviste poco convenzionali per la strada. Nel 1996 passa al network radiofonico Radio 105, dove, fino al ’98, presterà la voce ai vari personaggi comici che intervengono durante il programma “I due del tredicesimo”. Per la televisione ha interpretato vari spot pubblicitari (Heineken, Saiwa, Peugeot). Il suo personaggio è “Capocenere”: un calabrese “in similpelle” che risolve parole crociate assolutamente per- sonali. Gianluca Belardi ha debutta- to in televisione nella trasmissione “Facciamo Cabaret” condotta da Simona Ventura e, nella stessa tra- smissione, ha interpretato uno dei tre Take That che facevano la paro- dia di Full Mounty. Più volte tra i protagonisti di Zelig, ha cercato sin dagli esordi di conciliare un buon testo cabarettistico, con delle can- zoni musicalmente interessanti, scritte, suonate e cantate da lui. La sua attività di comico-cabarettista come solista, al Teatro-Cabaret “Alfellini” di Marcello Casco, inizia nel 1993. Nel 1995 ha dato vita al trio comico “Lavanderia Bacchelli”, insieme a Stefano Fabrizi e Marco Funaro. Belardi è stato anche vinci- tore del David di Donatello come migliore attore non protagonista nel film “Pensavo fosse amore invece era un calesse” di Massimo Troisi. Pierluigi Oddi, ultimo “nostro” arti- sta, è un intrattenitore completo, in grado di esibirsi come presentato- re, imitatore, cabarettista, attore ed autore. Le sue prime appa- rizioni televisive risalgono addirittura al 1986, nel “Drive in” di Italia Uno, ed è uno degli ultimi artisti ad essere saliti sul carroz- zone di Zelig.

 

 

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