Raddoppiano i posti di specializzazione in medicina all’Insubria

Torna la Scuola di specializzazione in Pediatria, oltre all’ingresso di Radiodiagnostica,

Sono 163 i contratti di specializzazione assegnati dal Miur all’Insubria, rispetto agli 84 dello scorso anno, ai quali si aggiungono 9 borse di studio regionali. Torna dopo un anno di stop la Scuola di Pediatria, con 5 posti e si aggiunge per il primo anno Radiodiagnostica, con 5 posti. Salgono a 19 le borse di studio per Medicina d’urgenza (+11) e sono in aumento anche quelle per la Chirurgia generale: da 7 a 22 posti, mentre Ginecologia passa da 8 a 11 posti e Medicina interna passa da 10 a 17 posti. Ad Anestesia, si passa da 12 a 22 contratti di specializzazione.

Commenta così Giulio Carcano, presidente della Scuola di medicina dell’Insubria: «Siamo soddisfatti per il ritorno della Scuola di specializzazione in Pediatria, oltre all’ingresso di Radiodiagnostica, ma soprattutto per l’accreditamento del Miur, che quest’anno raddoppia l’opportunità di formazione sul campo e premia la qualità dell’ateneo. Ottimo segnale anche dai candidati che sceglieranno per la seconda volta l’Insubria, questa volta per la formazione specialistica».

Sono stati 368, su 390 iscritti, i candidati delle province di Varese e Como che hanno affrontato in settimana il test di ammissione alle scuole di specializzazione dell’area medica organizzato per la prima volta dall’Università dell’Insubria, su indicazione del Ministero dell’Università e della ricerca. Come già per la prova di Medicina e Odontoiatria, la sede prescelta è stata Malpensa Fiere, a Busto Arsizio, dove il personale tecnico-amministrativo e informatico dell’ateneo ha garantito il regolare svolgimento di tutte le operazioni nel rispetto delle norme Covid. Presenti anche in questa occasione il rettore Angelo Tagliabue, il direttore generale Marco Cavallotti e il presidente della Scuola di medicina Giulio Carcano.

Soddisfazione da parte del direttore generale Marco Cavallotti: «Come per i precedenti test di ammissione, la professionalità del personale dell’ateneo ha consentito il corretto svolgimento di una procedura di concorso delicata e complessa».

I 368 medici hanno dovuto rispondere in 210 minuti a 140 quesiti che vertevano sulle tematiche del corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia e dei settori scientifico disciplinari delle 50 scuole di specializzazione a concorso. A prevalere, come da bando, sono stati i quesiti che richiedevano la valutazione di dati clinici, diagnostici, analitici, terapeutici ed epidemiologici nell’ambito di scenari predefiniti mono e/o interdisciplinari. Il punteggio finale è composto da 7 punti per i titoli e 140 per la prova (un punto per ogni risposta esatta, -0,25 punti per ogni risposta errata, 0 punti per ogni risposta non data). Per lo svolgimento della procedura, l’ateneo ha messo a disposizione di ogni candidato un computer non connesso a internet e dotato del software fornito da Cineca.

Dalla pubblicazione della graduatoria nazionale su www.universitaly.it, fissata per il 5 ottobre e fino alle ore 12 di venerdì 9 ottobre, sarà possibile scegliere tipologia e sede della Scuola. L’effettiva assegnazione sarà resa nota lunedì 12 ottobre con le stesse modalità.

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