SF&A: territorio, famiglia e innovazione. I 50 anni di Simonetto Porte e Finestre

L’azienda di Busto Garolfo festeggia il mezzo secolo di attività. Una storia caratterizzata dal saper fare nata nel 1972 con Alfeo Simonetto e passata nelle mani del figlio Filippo, sempre al fianco di famiglie, aziende ed enti pubblici con infissi in pvc e alluminio e lavorazioni in ferro

È come toccare con mano quell’economia reale che rappresenta la spina dorsale dell’Italia che produce. Quell’economia rappresentata da una piccola e media impresa che non si arrende al tempo, sta al passo con le innovazioni e si ingegna, ogni giorno, per dare risposte a un mercato che spesso non supera i confini regionali. La SF&A – Simonetto Porte e Finestre di Busto Garolfo è un’azienda di questo tipo: una realtà solida, legata al territorio che conserva profondamene e orgogliosamente il più classico DNA familiare e che da mezzo secolo fornisce a famiglie e imprese gli infissi. Esattamente 50 anni fa, nel 1972, Alfeo Simonetto andò in Camera di Commercio per avviare la sua attività. «Una decisione per certi aspetti coraggiosa visto che avevo una famiglia e dei figli, ma nella quale ho creduto e credo fino in fondo», racconta il fondatore e attuale presidente della SF&A mentre ancora cammina lungo il capannone di via Inveruno 99. Classe 1937, ogni mattina va in ditta, segue i lavori e dà consigli.

Ma soprattutto si coccola quel sogno che, partito dalla cantina della sua casa con il nome di S.A.I.A. – Simonetto Alfeo infissi in alluminio, ha fatto crescere anno dopo anno, finestra dopo finestra, facendola diventare un punto di riferimento del settore sul territorio. Oggi quel sogno è nelle mani del figlio Filippo, attuale amministratore della società, e vede nella compagine azionaria anche i nipoti Riccardo e Federica, quest’ultima attiva in azienda.
Cresciuta nel più classico schema di impresa familiare, la SF&A ha spento lo scorso 22 ottobre le sue prime 50 candeline. Un traguardo importante con sempre al fianco la nostra Bcc di cui l’azienda e i titolari sono soci; un traguardo importante ma non inatteso. Se lo sarebbe immaginato? «Mi immaginavo di poter continuare a lavorare», risponde Alfeo Simonetto. 50 anni possono essere pochi se presi tutti insieme, ma diventano tanti se si pensa alle evoluzioni tecnologiche che ci sono state dal 1972 a oggi e alle crisi economiche che si sono susseguite. «Le difficoltà le abbiano dovute affrontare anche noi. Ma le abbiamo superate, lavorando con attenzione e operando sempre con lo stesso criterio: rispondere alle esigenze del cliente con un prodotto di qualità e un servizio personalizzato», ricorda il fondatore.

Tutto è partito quasi per caso. «Un giorno mio padre non poté andare al lavoro per malattia. E mi indicò quale suo sostituto in cantiere. Avevo 17 anni e il responsabile del cantiere mi mise a posare un infisso». E da allora Alfeo non ha più smesso. Passando dalle aziende più importanti del milanese, da giovane è arrivato a lavorare sulla torre della Rai di Milano e a sfidare la diffidenza dei colleghi nel posare la facciata in vetro che ancora oggi caratterizza l’ex sede della Coca Cola di Busto Arsizio. Il resto è diventato ormai storia: dalla fondazione fino all’entrata del figlio Filippo in azienda nel 1982, con il cambio di nome della ditta in Esseffe; nel 1992 il primo trasferimento: lasciata la storica sede di via Redipuglia, l’azienda si stabilisce nella zona industriale di via Parabiago in una struttura da 1.100 metri quadrati. Il nome di SF&A, che all’anagrafe sta per Simonetto Filippo & Alfeo arriva nel 1994. Gli anni 2000 sono quelli del consolidamento e dell’espansione: prima il raggiungimento della certificazione ISO 9000 (diventata poi ISO 9001:2008) e della certificazione SOA. È del 2011 la nuova sede di via Inveruno: 3.500 metri quadrati dove trovano posto lo showroom, gli uffici, il reparto produttivo per gli infissi in pvc e alluminio e le lavorazioni in ferro e un magazzino che, oltre ad essere uno scrigno per pezzi di ricambio ormai introvabili, accoglie macchinari e strumenti da collezione, gli stessi che hanno permesso alla SF&A di muovere i primi passi. «Oggi lavoriamo con enti pubblici, con i quali abbiamo un rapporto ormai consolidato, con le famiglie e con le aziende», dice Filippo Simonetto.

La struttura composta da 17 dipendenti permette di rispondere a tutte le richieste. «Il costo delle materie prime, come alluminio e vetro, è ultimamente diventato però un problema: non solamente in termini di forniture, ma anche di prezzi con preventivi che rischiano di variare anche nell’arco di poche ore. Stiamo facendo delle scelte importanti per garantire la risposta alle richieste senza ridurre la qualità». Così si delinea anche il futuro; un futuro che la SF&A vuole scrivere con il territorio e con quel saper fare che l’ha caratterizzata nell’ultimo mezzo secolo.

 

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