Insieme: il nostro essere banca in modo differente

Nella convention dipendenti che abbiamo tenuto a Varese lo scorso mese di ottobre, sono stati comunicati tre contenuti importanti: una nuova vicinanza al territorio; le parole: chiarezza, semplicità e connessione; identità nella complessità. Senza anticipare nulla di quanto troverete scritto nelle prossime pagine di questo numero de La Voce, vorrei però soffermarmi sulla centralità che questi elementi hanno assunto per la nostra Bcc. Non solamente per andare a identificare un nuovo corso per il nostro istituto, ma soprattutto per una rinnovata impostazione che la nostra banca vuole avere, ponendo l’accento più sull’essere rispetto al fare banca.
È ormai evidente il cambiamento che hanno avuto tutti gli istituti di credito: dai prodotti, a marginalità sempre più ridotta, ci si è spostati sui servizi giocando la carta della consulenza. In funzione di questo, anche gli spazi fisici delle banche sono cambiati: si sono moltiplicati gli sportelli automatici evoluti che permettono di fare molte operazioni in autonomia e sono praticamente (quasi) sparite le casse di una volta, caratterizzate da un enorme vetro che separava l’operatore dal cliente. Colpa (o merito) anche dell’avanzata dei servizi online che hanno permesso di operare lontano dal proprio istituto di riferimento. Accanto a tutto questo, abbiamo assistito a una progressiva riduzione del numero degli istituti, con le grande insegne a fare da catalizzatore per la creazione di grandi gruppi, e a una riduzione della presenza fisica delle filiali, soprattutto nei piccoli centri. Anche la nostra Bcc ha seguito queste evoluzioni: abbiamo rinnovato le nostre filiali, ammodernando le modalità di servizio e siamo entrati convintamente nel gruppo bancario cooperativo Iccrea, mantenendo però – e questo è un fatto fondamentale – la nostra identità, la nostra storia e i nostri valori. Ma non abbiamo rinunciato alla presenza: dove altri hanno chiuso, noi abbiamo rinnovato e aperto nuove filiali, come a Corbetta.
In un contesto generale che inevitabilmente va verso una spersonalizzazione dei rapporti, non solamente nella relazione con i clienti, ma volentieri anche all’interno nel rapporto tra la direzione e diverse funzioni, la nostra Bcc ha rimarcato il suo essere banca in modo diverso. Proseguendo lungo la strada del modello Hub&Spoke, siamo andati a sottolineare quello che per noi è, e lo è sempre stato, il valore della persona. Perché sono le persone a fare la differenza. E lo abbiamo fatto accorciando quelle distanze che diventano talvolta fonti di cattiva comunicazione, carenza di motivazione e scarsa condivisione di obiettivi. Il ribadire la nostra identità in uno scenario che, mai come oggi, è caratterizzato da una profonda complessità, diventa l’elemento d’unione per mantenere il territorio al centro del nostro essere banca. La nuova vicinanza non è rottura col passato, ma elemento rafforzativo di un nuovo modo di stare dalla parte delle imprese e delle famiglie con una squadra unita, consapevole, capace. Chiarezza, semplicità e connessione: per noi essere Banca di Credito Cooperativo oggi significa lavorare insieme.

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