C’erano praticamente tutti i soci delle commissioni locali ed i direttori di filiale alla prima convention del Progetto Soci e Territorio (Pst), che si è tenuta la sera di lunedì 23 aprile, nell’auditorium don Besana. Ad attenderli, Alberto Morandi, che è presidente del Progetto Soci ormai da cinque anni e ne ha guidato la rinascita e la trasformazione in Pst. Con lui, sul palco, i due consiglieri di amministrazione che fanno parte del Pst: Giuliano Banfi e Enzo Papa. «È stato nell’anno immediatamente successivo all’elezione dello scorso consiglio di amministrazione, nel 2002, che abbiamo dato il via a questo nostro progetto, innanzitutto cercando di rifondare interamente il concetto di “Progetto Soci” -ha spiegato Morandi-. Crescere attraverso i Soci: è questa la strategia di marketing che ha contraddistinto sin dall’inizio il nostro impegno e che si è rivelata vincente. Quasi due anni di preparazione per focalizzare il senso della nostra azione, e poi l’abbiamo resa nota, anche visivamente, con la grande festa sotto il tendone del maggio 2003, quando abbiamo chiarito con forza che la banca vuole essere non solo un istituto finanziario, ma anche promotrice e sostenitrice di un preciso disegno sociale. Ed ecco il compito principale del Pst, che si sviluppa attraverso il vaglio e il controllo dell’attività di beneficenza e sponsorizzazione, al fine di dare organicità all’immensa opera di sostegno delle associazioni e degli enti del territorio che la banca fa attraverso le sue contribuzioni». «E oggi che il territorio si è allargato, che gli interventi a favore delle comunità sono cresciuti per numero e per risorse messe a disposizione, anche il Progetto Soci si è allargato, creando le commissioni e cercando aiuto tra tutti i soci -ha proseguito Morandi-. Come abbiamo ben messo a fuoco nel corso della nostra prima convention, attraverso le commissioni il Pst vuole condividere maggiormente i progetti con tutta la base sociale della nostra Bcc, per arrivare a fare meno contribuzione “a pioggia” (nel rispetto, comunque, di chi ci è sempre stato vicino) e essere sempre più incisivi nel diffondere i valori del nostro Credito Cooperativo. Anche grazie a questo nuovo corso, ne sono certo, contribuiremo a realizzare una vera Banca locale, mutualistica e solidale, fatta da uomini a misura d’uomo, per il progresso di tutte le nostre comunità di riferimento». E se Morandi ha dato il senso dell’azione politica del Pst, è toccato a Papa e a Banfi sintetizzarne gli strumenti e sottolinerane le azioni concrete. Ecco, allora, gli strumenti creati negli anni di studio, che ancora oggi sono architrave operativa: «Innanzitutto la tessera verde -attacca Enzo Papa-, che dovrà avere sempre di più la connotazione di segno distintivo e di tesserino di riconoscimento per accedere alle opportunità, ai vantaggi e ai benefici che, a partire dalle convenzioni con gli esercizi commerciali, nel tempo il Progetto soci ha in animo di andare a definire, riprendendo e potenziando un percorso già avviata qualche anno fa. E, poi, il giornalino della banca, La Voce, che in questi anni ha condotto il lettore alla scoperta delle filiali e del nostro territorio, con particolare attenzione agli eventi, alle manifestazioni ed alle iniziative che hanno ricevuto il concreto e fattivo sostegno della Bcc. La Voce ha seguito lo sviluppo del Progetto Soci e della Banca e, così, nel 2005, è cresciuta ulteriormente, migliorando la linea grafica e trasformandosi in un vero e proprio magazine. E, oggi, la Voce è uno strumento informativo accreditato, che ha ormai superato le 4mila copie e raggiunge un po’ tutto il pubblico di riferimento del nostro territorio ». Banfi ha ripercorso i capitoli principali di intervento di questi anni, sintetizzando il vero ruolo del Pst. E, per farlo, ha utilizzato la partnership che ha legato per un triennio l’immagine della Bcc a quella della Teresa. «Quando i Legnanesi sono arrivati a noi, o noi siamo arrivati a loro, la memoria del grande Felice Musazzi era divisa tra due compagnie, nessuna ancora in grado di fare il grande salto -spiega Banfi-. Per stile, capacità di comunicazione, speranze e ambizioni, ci siamo avvicinati alla Teresa, ormai da anni interpretata da Antonio Provasio. Gli siamo stati vicini, l’abbiamo, nel nostro piccolo, aiutato a crescere e a riportare in auge la maschera dei nostri cortili. Poi i Legnanesi sono cresciuti e hanno spiccato il balzo: le due compagnie si sono unite, per loro si sono schiuse le porte delle televisioni nazionali, gli spettacoli e le riviste hanno varcato i confini del Nord Italia. Noi abbiamo celebrato la riunificazione degli eredi di Felice Musazzi e Dante Barlocco con il calendario del 2006, e poi ci siamo salutati, da buoni amici, consci e convinti di avere fatto la nostra parte. In altre parole, abbiamo preso a braccetto una bella realtà che stava crescendo, l’abbiamo aiutata a rinsaldarsi, ne abbiamo esaltato le peculiarità e, quando è diventata grande, l’abbiamo lasciata andare, per rivolgere la nostra attenzione nuovamente al terrritorio, ad altre situazioni. E questo è il vero compito della nostra banca: aiutare a far crescere e a far diventare grandi le speranze, i sogni, le peculiarità e le cose belle del nostro territorio». E che in tanti guardino alla nostra Bcc con speranza lo dimostrano i numeri delle richieste pervenute al Pst per il 2007: 181 in totale, per complessivi 2milioni e 484.200 euro. Nel dettaglio, nel settore cultura è stato chiesto il contributo della banca per un ammontare di 86.300 euro, gli enti hanno avanzato proposte per 1milione e 91mila euro, dal settore religioso è arrivata la richiesta di 1milione e 66mila euro, dallo sport di 111.400 euro e dal volontariato di 129.500 euro.
PER APPROFONDIRE
Un milione e 250mila euro dalla Bcc al “suo” territorio
Un milione e 250mila euro da destinare a beneficenze, manifestazioni, eventi e sponsorizzazioni: questo il budget 2007 per l’attività del Progetto Soci e Territorio, che nel 2006 aveva invece avuto a disposizione quasi 900mila euro. «E considerato che il nostro budget è costituito da una parte degli utili della Bcc, che non vengono patrimonializzati e vengono reimmessi sul territorio che li ha prodotti, la crescita del nostro budget è la cartina di tornasole della crescita della banca – commenta Alberto Morandi, presidente del Pst-. Questo ritornare sul territorio parte degli utili prodotti non avviene solo in forma di beneficenza, ma anche di valore aggiunto per la qualità della vita e per lo sviluppo sociale ed economico, stabilendo così un nesso fisiologico con le comunità: più la gente, più il territorio, più le aziende e le famiglie saranno vicine alla Banca e più la Banca reinvestirà gli utili in programmi, progetti, sostegni, interventi. E questo è un sistema che ci rende unici fra gli istituti di credito e che dà il significato più ampio al nostro essere differenti per vocazione ». Nello specifico, il budget stanziato per il 2007 è così suddiviso: 350mila euro in beneficenze filiali (gestiti di concerto con le commissioni locali del Pst); 350mila euro in beneficenze per attività intraterritoriali, quindi di più ampio respiro e legate ad un’ampia porzione di territorio della nostra banca; 250mila euro in manifestazioni dirette della Bcc (come le feste, le inaugurazioni, le serate musicali, culturali e i dibattiti); 150mila euro in attività “strategiche” sovraccomunali (il sostegno a Malpensa Fiere, quest’anno ai mondiali di minigolf, alla B.A. Film Commission, ai progetti messi in cantiere con le associazioni di categoria); 100mila euro per attività di informazione e di formazione; 50mila euro per attività interne dirette solo ai Soci (dal sostegno al Ccr agli omaggi in assemblea, ad esempio).
Braccio operativo per il CDA
«Una rilettura del cammino che ci ha portato qui, la prima vera occasione di confronto all’interno del Progetto Soci e Territorio (Pst), un importante e utile sforzo di sintesi realizzato dai tre consiglieri di amministrazione che sono l’anima del Pst e che per tutti noi del consiglio di amministrazione svolgono un importante ruolo operativo di raccordo con i soci, i clienti e il territorio». Nel suo saluto iniziale, Lidio Clementi, presidente della nostra Bcc, ha fotografato l’importanza della prima convention del Progetto Soci e Territorio, «che è servita per fare il punto del progetto che ormai da cinque anni guida la politica della nostra banca e ha come fine quello di arrivare a giocare davvero il ruolo che ci è dovuto per diritto di nascita: essere la banca locale di riferimento per l’Altomilanese e il Varesotto. Diritto di nascita, dico, perché non si resiste per 110 anni in un territorio, al di là degli amministratori e dei dirigenti che vanno e vengono, se non si è solidi, se non si è profondamente radicati nelle comunità locali, se non si ha una struttura in grado di reggere la quotidianità e le sfide, di tutti i tipi, del terzo millennio».