Promozione di paesi e città come set cinematografici, sostegno delle risorse umane e tecniche presenti sul territorio, garanzia di soluzione di qualsiasi tipo di problema legato alla realizzazione di film, facilitazioni nel rilascio di permessi, individuazione di location per le riprese, attivazione di nuove figure professionali, ricerca di soluzioni logistiche. Così descrivevamo, alcuni mesi fa, gli intenti della “B.A. Film Commission”, associazione che vede tra i soci fondatori la nostra Bcc e che punta, come spiega il presidente Celeste Colombo, guru del cinema nostrano, “a intercettare la produzione italiana, che è troppo legata agli studios di Cinecittà. Tutta la provincia di Varese, infatti,ha le caratteristiche adatte per fare qualcosa di veramente qualificato”. E di cose, in questi mesi, se ne sono fatte tante. A cominciare dalla valorizzazione delle tante sceneggiature che sono state presentate al concorso per sceneggiatori legato al B.A. Film Festival. La “nostra” Film Commission, infatti, proprio in questo mese di ottobre ha partecipato al Mifed,il mercato internazionale del cinema e del multimediale, che si è tenuto alla Fiera di Milano dal 12 al 16 ottobre, e che rappresenta uno dei più importanti avvenimenti a livello mondiale del settore audiovisivo. Tra gli stand di quella fiera si incrociano la domanda e l’offerta di diritti cinematografici, televisivi e home video e, quest’anno, anche il nostro territorio era rappresentato, proprio grazie ad un’iniziativa sostenuta dalla nostra Bcc. La “B.A. Film Commission”, infatti, era presente con l’iniziativa “Scripta”, ovvero un database delle sceneggiature più belle arrivate al concorso e ora… in cerca di produttore. Ma tra le tante cose fatte in questi mesi dalla “nostra” associazione, una menzione particolare merita il factory, ovvero il centro di produzione che sta nascendo a Busto Arsizio. Si tratta di un centro cinematografica/multimediale dotato di workstation (circa 200 postazioni), sistemi digitali di riproduzione e elaborazione video in real time, postazioni grafiche, dispositivi di acquisizione digitale 3D e 2D, sala di posa con attrezzature per sistemi di acquisizioni movimenti umani (Motion Capture). Una struttura all’avanguardia a livello mondiale (una simile è presente solo negli States), che nasce per realizzare un film su Anne Frank. “Anne Frank. Una vita da ricordare.” è il titolo dell’opera, che si prospetta di immenso valore storico e cinematografico: un vero e proprio passo in avanti del cinema d’animazione 3D, in cui lo spettatore potrà percepire sia emotivamente che sensorialmente la consistenza fisica e la profondità degli ambienti, la loro materia e la loro essenza simbolica, il linguaggio del corpo e dei personaggi e quello delle loro espressioni visive, improntati non solo a un poetico realismo, ma anche a un intenso pathos: l’arte dell’animazione tridimensionale, insomma, nel progetto in crescita a Busto Arsizio, diventa cinema nel senso più stretto e autentico del termine. Da sottolineare come centro cinematografica/multimediale non cesserà l’attività al termine dei lavori del film, ma continuerà ad esistere per posizionarsi ad alto livello nel mercato internazionale dell’immagine digitale (cinema e televisione, pubblicità e marketing, effetti speciali, video musicali, internet e videogiochi). La presenza contemporanea nella Factory di Busto Arsizio degli artisti internazionali che daranno vita al film su Anne Frank permetterà inoltre di realizzare una serie di iniziative collaterali: comunicati stampa video, documenti video per i media, audiovisivi per meeting e convention, cartelle stampa. In tal modo emergerà con forza l’immagine del film associata alla produzione e realizzazione del progetto. Ogni fase dei lavori sarà ripresa e costituirà un importante documento visivo che completerà il film quale contenuto speciale, backstage, documentario, profili degli artisti del cast e così via. Nel corso dei lavori saranno organizzati, workshop, seminari, rassegne volti a porre in evidenza l’evento internazionale, la produzione, l’evento storico, il cast, le tecnologie, le fasi di lavoro. Le rassegne potranno essere dedicate alla documentazione su Anne Frank, (con l’intervento della Anne Frank House e altri enti), alle tavole e al materiale realizzato dei grandi artisti del cast, all’impiego delle migliore tecnologie di modellazione e animazione tridimensionale. Il nome della factory “263 Films”, è stato scelto in onore degli ospiti dell’alloggio segreto, sito in Prinsengracht 263, Amsterdam, Paesi Bassi.