Il Inumeri sono tutti dalla sua parte. La filiale di Cassano Magnago della nostra Bcc si presenta con traguardi “da guinness”: il numero dei conti correnti è lievitato quasi esponenzialmente negli ultimi 24 mesi e, a meno di quattro anni dall’apertura, gli spazi sono già troppo ristretti. Merito di un radicamento sul territorio che è via via cresciuto, anche attraverso delle iniziative mirate; merito anche di quella particolare vitalità imprenditoriale che Cassano Magnago sta continuamente dimostrando. Sembra lontano quel 27 settembre del 2004 quando al taglio del nastro della nuova filiale di via IV Novembre si coltivava il sogno di unire i due territori di riferimento: l’Alto Milanese e il Varesotto. E a solo un anno di distanza dall’avvio dello sportello di Busto Arsizio, anche Cassano Magnago poteva vantare una presenza significativa della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Presenza che è cresciuta e si è rinnovata, sapendo cogliere le caratteristiche del territorio. «Cassano è una città di 22mila abitanti schiacciata tra Gallarate e Busto Arsizio -osserva Alessandro Busti, direttore della filiale cassanese-. È una città che non ha un vero e proprio centro storico: la gente per fare le “vasche” si sposta altrove. Ha una struttura urbanistica che non privilegia l’aggregazione, ma è una città profondamente viva». La vitalità arriva da quella capacità che i Cassanesi hanno saputo dimostrare negli ultimi anni, riuscendo a dare risposte concrete alle esigenze del mercato. «Questa era una terra di bilance e ricami -ricorda il direttore, che proprio a Cassano Magnago è cresciuto professionalmente-. Il ricambio è stato veloce e ha interessato praticamente tutti i settori». Un segno importante di questa vitalità imprenditoriale è la numerosa presenza di istituti di credito in città: attualmente sono nove. E un decimo è in arrivo. La Bcc cassanese è riuscita però a fare la differenza: «in due anni, su una filiale già avviata, abbiamo registrato l’apertura di 500 conti», continua Busti, che non esita a definire questo «un risultato da guinness». La cultura prettamente “commerciale” del direttore, unita allo staff della filiale che opera come un orologio svizzero, ha dato valore alla filosofia delle Banche di Credito Cooperativo. La predisposizione a trattare con le aziende si riflette anche nell’attività della stessa filiale. «Abbiamo tanti impieghi di buona qualità che raggiungono volumi elevati. Lavoriamo più con le aziende che nella raccolta diretta», continua il direttore, che ha già dato una specifica vocazione allo sportello di via IV Novembre: «Siamo una filiale di sviluppo -dice- che si pone come sostegno allo sviluppo. Una filiale che riesce a fare fronte ad una piazza vivace ma difficile». A fare la differenza è stata la conoscenza: «Conoscenza delle persone e conoscenza del territorio: ci mettiamo in ascolto delle esigenze del cliente e cerchiamo di individuare la soluzione giusta. C’è spazio anche per noi che riusciamo a mettere le nostre competenze nel lavoro che facciamo». Se il passaparola è stato importante, molto ha fatto la statua di Papa Giovanni Paolo II che è stata posizionata sul sagrato della chiesa di San Giulio nel luglio dello scorso anno e che ha visto un intervento diretto della nostra Bcc, con un contributo di 20mila euro. La statua del pontefice, realizzata con marmo del comprensorio di Aprano dallo scultore Benito Poletti della bottega Fratelli Poletti & Ghio di Carrara, ha concretizzato un sogno della parrocchia, ma è stata anche un ottimo trampolino di lancio per la stessa filiale, che si trova a poche decine di metri di distanza. E sotto la benedizione di papa Wojtyla si guarda al futuro. «Bisogna continuare a schiacciare l’acceleratore: noi non abbiamo mai alzato il piede», chiosa Busti. E proprio per questo, si sta cercando una nuova sede che sia più grande dell’attuale e possa beneficiare di parcheggi e di una buona accessibilitàgli.
PER APPROFONDIRE:
Lo staff
Alessandro Busti, da due anni è il direttore della filiale di Cassano Magnago. È arrivato in Bcc dopo un’esperienza più che ventennale all’interno della Banca di Legnano, gli ultimi sei anni passati proprio a Cassano Magnago. 47 anni, coniugato e padre di due figli, non esita a definirsi «Busti di Busto», in riferimento alla sua residenza a Busto Garolfo. Anche se, come ricorda, «ho sempre lavorato in provincia di Varese».
Gloria Ceruti, ultima arrivata in via IV Novembre, è il vicedirettore della filiale. 33 anni, è entrata a far parte della “famiglia” Bcc nel 1999 con una laurea conseguita all’università dell’Insubria. Dopo una prima esperienza a Bodio Lomnago, è approdata a Cassano Magnago nel luglio dell’anno scorso. Sposata, abita a Castiglione Olona. La sua famiglia si allargherà alla fine del prossimo agosto: è infatti in dolce attesa.
Sergio Piotti, può vantare un curriculum lunghissimo all’interno della nostra Bcc: è stato tra i primi ad entrare nella “sorella” di Buguggiate, nel 1985, prima delle fusione, dopo soli due anni all’Unicredit. «A quei tempi non c’erano i computer e si faceva tutto a mano», ricorda. Da allora, non ha più lasciato il Credito Cooperativo, passando da Buguggiate a Bizzozzero, poi Busto Garolfo per tornare a Buguggiate. È arrivato a Cassano, città dove abita, nel 2005. Sposato, è padre di due figli.
Chiara Rabbolini, la più giovane della filiale. Forte dei suoi 29 anni accoglie tutti i clienti con un sorriso. Si è laureata tre anni fa e ha lavorato alla Generali Assicurazioni, poi, nel marzo dello scorso anno, è approdata alla filiale Bcc di Cassano Magnago. Da allora lavora alla cassa. In dodici mesi ha imparato molto, «ma se ho dei dubbi -confessa- tutti gli altri sono disposti ad aiutarmi». È fidanzata e abita a San Giorgio su Legnano.