“Bcc di eccellenza, che ha saputo capire il suo territorio, creando con esso un fecondo rapporto per una crescita comune”. Così è stata definita la nostra banca al congresso delle Bcc Lombarde dello scorso ottobre. L’annuale appuntamento tra le 48 Bcc della regione, che quest’anno si è tenuto a Creta, è servito sia per fare il punto sulla situazione del comparto sia per approfondire il tema “banca e territorio”. Punto, quest’ultimo, affidato ad una relazione di Aldo Bonomi, direttore dell’Istituto di ricerca Aaster, consulente del Cnel e membro dell’organismo internazionale di studiosi e imprenditori noto come “Gruppo di Lisbona”. Nell’ultima giornata del convegno di Creta Bonomi ha presentato la sua relazione e, rispetto all’analisi banca/territorio, ha preso ad esempio tre Bcc: la nostra, quella di Sesto San Giovanni (“banca metropolitana che ha saputo cogliere il nuovo) e quella dei Colli Morenici (“che è riuscita a riunire varie Bcc per dare una risposta univoca ad una grande porzione di territorio”). In particolare, riferendosi a noi, Bonomi ha chiarito che la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate “ha saputo sfruttare al meglio potenzialità e risorse che le derivano dall’es- sere insediata in un territorio dove sono in atto grandi trasformazioni, come Malpensa e il grande polo fie- ristico Rho Pero. Mi ha colpito soprattutto il buon lavoro di analisi, sintesi e strategia che si percepisce nel piano strategico -ha detto Bonomi-. Sono andato all’apertura dello sportello di Busto Arsizio e, in quell’occasione, ho potuto constata- re di persona il buon lavoro di auto- riflessione che si è compiuto. In primo luogo si è iniziato a ragionare su chi sono i soci e qual è la loro composizione sociale (24% artigiani, 25% pensionati, 7% commercianti, 16% impiegati, 7% operai, 15% altro). Un 15% definito altro, dun- que, che rimanda a quelle funzioni terziarie e di servizio: le nuove parti- te iva, che in un’area come la Lombardia crescono e rappresenta- no il primo problema di un piano strategico. Perché le Bcc, in genera- le, devono sapersi porre l’obiettivo di aggregare al proprio interno la nuova composizione sociale del ter- ritorio. E questo a Busto Garolfo si sta facendo”. “La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate -ha proseguito Bonomi- è insediata nel mezzo del processo di modernizzazione della Lombardia. Certo, i suoi due territori non si sono ancora saldati, ma il processo è stato innescato e, soprattutto, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha studiato e capito le dinamiche del territorio e si muove per sostenerle. Una strada che, sono certo, darà i suoi frutti”.

