Cosa accadrà ai figli disabili dopo la morte dei genitori? Un incontro a Busto Arsizio

Se parla giovedì 25 maggio a Busto Arsizio in una conferenza organizzata dallo studio legale Albè & Associati, patrocinata dal Comune.

Cosa accadrà quando i genitori non ci saranno più? Chi si prenderà cura dei figli disabili? Sono interrogativi che si pongono con preoccupazione i genitori ed i familiari.

In Italia sono circa 127.000 i soggetti affetti da varie forme di handicap grave, di cui 38.000 vivono soli in quanto hanno perso entrambi i genitori e 89.000 risiedono con genitori di età superiore ai 64 anni che si occupano in prima persona dei bisogni dei figli.

E’ entrata in vigore lo scorso 25 giugno 2016 la tanto attesa legge n. 112/2016 in materia di assistenza in favore dei soggetti affetti da grave disabilità privi di sostegno familiare.

Con l’approvazione della predetta legge – definita legge sul “dopo di noi” – è stato colmato un buco istituzionale durato anni; anni in cui le famiglie interessate, soprattutto riunite in associazioni, nonché gli operatori che lavorano a diretto contatto con le persone portatrici di disabilità hanno dato voce al problema nel tentativo di arginare una vera e propria emergenza sociale.

Prova a fare il punto lo studio legale Albè & Associati, organizzando una conferenza, patrocinata dal Comune di Busto Arsizio, prevista per giovedì 25 maggio dalle ore 17.00, presso la sede di Busto Arsizio dello studio in via Cellini, 22 a Busto Arsizio; tra i relatori, diversi esponenti del campo tra cui, Emilio Rota, Presidente A.N.F.F.A.S. Regione Lombardia e Fondazione Dopo di Noi, Luisa Bosisio Fazzi e Barbara Tacca, Presidente e Direttrice Fondazione Orizzonti Sereni dell’Associazione La Nostra Famiglia, Micaela Barbotti ed Elena Lomazzi, avvocati dello studio Albè per l’aspetto tecnico giuridico della legge. L’apertura lavori toccherà all’Assessore ai Servizi Sociali, Miriam Arabini, del Comune di Busto Arsizio.

La direttiva è rivolta a persone con disabilità grave, non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, prive di sostegno familiare stante la mancanza di entrambi i genitori o perché questi ultimi non sono in grado di fornire un adeguato sostegno genitoriale.

Chiaro però che, per poter usufruire dei vantaggi e delle agevolazioni previste dalla legge, è necessario che la tipologia ed il livello di handicap siano debitamente comprovati ed idoneamente certificati.

Tra gli aspetti considerevoli, la legge promuove e favorisce la stipulazione, in favore di soggetti portatori di handicap, di polizze di assicurazione, trust, vincoli di destinazione e contratti di affidamento fiduciario, attraverso regimi fiscali agevolati.

Il legislatore ha previsto la creazione di uno specifico fondo per l’assistenza ed il sostegno alle persone disabili prive del supporto familiare, prevedendone una dotazione iniziale di 90 milioni di Euro per l’anno 2016, 38,3 milioni di Euro per il corrente anno 2017 e 56,1 milioni di Euro annui con decorrenza dal 2018.

Rimangono ovviamente ancora molti aspetti da chiarire, primo fra tutti le modalità di tutela delle famiglie dei disabili che non hanno disponibilità economiche e/o beni da impiegare, difatti la disabilità ha spesso (se non sempre) una forte incidenza sul bilancio famigliare, stante gli ingenti costi – non sempre garantiti dal Servizio Sanitario Nazionale – da sostenere per la cura ed assistenza ai disabili.

Resta comunque il fatto che l’approvazione della legge sul “dopo di noi” rappresenta un enorme passo in avanti nella tutela dei soggetti portatori di handicap.

La conferenza è aperta a tutti gli interessati su prenotazione. Chi volesse partecipare è pregato di segnalare la presenza all’indirizzo mail info@albeeassociati.it oppure telefonando ai numeri 0331.639176 e 335.5890331

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