L’utile arriva a 20,48 milioni di euro e il CET1 al 21,63%: la banca è solida

Solbiati: «Gli indici di patrimonializzazione che rappresentano il grado di solidità sono in crescita e ci posizionano ben oltre i valori fissati come limiti regolamentari. Ottimi anche i parametri di efficienza reddituale. Ringrazio tutti i colleghi per il loro impegno»

Utile ante imposte di 20,48 milioni di euro, utile al netto delle tasse di 16,53 milioni, crescita degli indici di patrimonializzazione, cioè quelli che rappresentano il grado di solidità dell’istituto, con il CET1 ratio al 21,63%, in crescita rispetto all’esercizio 2022, e il Total Capital ratio al 22,42%: «valori che posizionano la nostra Bcc ben oltre i valori fissati come limiti regolamentari. E con il Cost Income Ratio, che rappresenta la proporzione tra costi e ricavi e certifica il livello di efficienza reddituale della struttura banca, che si attesta al 56,5%, positivamente al di sotto dell’obiettivo assegnato alla nostra BCC per il 2023». Nella sua relazione, il direttore generale Roberto Solbiati ha presentato all’assemblea dei soci i numeri del bilancio al 31 dicembre 2023, che descrivono una banca in piena salute che, «pur rimanendo al passo coi tempi in tema di innovazione tecnologica, mantiene sempre la sua specificità, il suo modo di operare e di relazionarsi con soci e clienti, basato sull’ascolto e il confronto, garantiti dal presidio fisico delle comunità locali, che la fa essere banca di valore per il territorio di cui facciamo parte e che ha chiuso il 2023 con un totale attivo che si attesta a 1 miliardo e 519 milioni di euro, in sostanziale allineamento rispetto al risultato conseguito nell’esercizio 2022».
Quindi, per sintesi, Solbiati ha poi presentato le principali grandezze patrimoniali ed economiche che caratterizzano il bilancio approvato dai soci. Gli impieghi a clientela si attestano a 855,39 milioni contro i 848,88 milioni del 2022 «e l’incidenza prevalente sugli impieghi è data dal comparto famiglie -ha sottolineato Solbiati-, 60,67% contro il 55,82% dell’anno precedente, a ulteriore conferma della principale vocazione creditizia del nostro istituto da sempre vicino al nostro territorio. Il totale di raccolta diretta ed indiretta si attesta a dicembre 2023 a 2 miliardi e 86 milioni di Euro, contro 1 miliardo e 929 milioni di dicembre 2022, dato in crescita per il 8,13%. I volumi di raccolta diretta, che si sono attestati a 1 miliardo e 158 milioni, risultano in lieve crescita per l’1,52% rispetto all’anno precedente. Il totale della raccolta indiretta da clientela al 31 dicembre 2023 si attesta a 927,68 milioni contro i 787,96 milioni di dicembre 2022».
Il direttore è poi entrato nel dettaglio dell’attività di raccolta, spiegando che «tale risultato è ascrivibile essenzialmente a due dinamiche: una buona performance della componente risparmio gestito, pari al 6,99%, dato che testimonia la fiducia dei risparmiatori che continua a premiare il nostro istituto, e un significativo aumento del risparmio amministrato, pari al 47,61%, a conferma del costante interesse della proposta di risparmio offerta dai prodotti della banca. La componente del risparmio gestito incide per oltre il 67% sul complessivo aggregato della raccolta indiretta».
Solbiati è quindi passato all’analisi dei risultati del conto economico: «Gli interessi attivi registrano un aumento pari al 20,28%, passando da 41,22 milioni del 2022 a 49,58 milioni a dicembre 2023 -ha detto-. Tale incremento significativo è riconducile alle dinamiche di innalzamento dei tassi che hanno caratterizzato l’intero corso dell’esercizio 2023. Gli interessi passivi registrano un significativo incremento passando dai 3,63 milioni di dicembre 2022 a ben 14,99 milioni del 2023; l’incremento va ricondotto, da un lato all’innalzamento del costo della raccolta e dall’altro dalla necessità di vincolare la raccolta diretta da clientela, con conseguente accrescimento del tasso di interesse riconosciuto alla stessa. Il margine d’interesse mostra, di conseguenza, una flessione del 8% passando da 37,59 milioni del 2022 a 34,58 milioni del 2023».
«Le commissioni nette, vera fonte costante di reddività della banca, poiché svincolate dall’andamento della curva dei tassi, evidenziano un incremento di quasi un punto percentuale risultano pari a 16,52 milioni -ha sottolineato Roberto Solbiati-. Il risultato registrato in punto commissioni è stato positivamente influenzato dal modello distributivo adottato dalla banca ormai due anni fa e denominato “Hub & Spoke” che, grazie alla creazione delle attuali sei aree territoriali e delle divisioni Private corporate e Retail, ha consentito alla banca di avere una maggiore spinta commerciale a favore dei nostri clienti».
Venendo al margine di intermediazione, va detto che al 31 dicembre 2023 risulta pari a 48,86 milioni, contro i 53,76 milioni registrati l’anno precedente. «Il dato risente del sacrificio posto in essere a voce 100 di conto economico, quella relativa alle perdite da cessione/riacquisto, per circa 2,3 milioni di euro -ha spiegato il direttore generale-. Tale scelta strategica, unitamente ad altre che sono state tempo per tempo assunte, è stata consapevolmente attuata dalla direzione ed avallata dalla governance per consentire di traguardare positivamente l’indice di rischio tasso, denominato Eve Sensitivity. Traguardo che abbiamo raggiunto con ampio margine a dicembre 2023».
«Costante anche nel corso del 2023 è stata l’attenzione della nostra Bcc alle attività di contenimento del credito deteriorato netto che si riduce del 18,15%, attestando il rapporto sul totale dei crediti netti al 1,47%, traguardando largamente gli obiettivi del Gruppo Iccrea per il 2023 -ha proseguito Solbiati-. Per ciò che attiene il grado di copertura del complesso dei crediti deteriorati, al 31 dicembre 2023 si attesta al 59,41%, contro il 59,15% di dicembre 2022. E, nel dettaglio: la percentuale di copertura delle sofferenze si è attestata al 75,11% (contro il 70,49% di dicembre 2022), il coverage delle inadempienze probabili è pari al 51%, in diminuzione dal precedente 57%, il coverage delle esposizioni scadute o deteriorate è pari al 25,32%, rispetto al 18% del 2022. Coerentemente con queste strategie di attenzione alla qualità del credito e seguendo un percorso ormai pluriennale, nell’anno 2023 la nostra Bcc ha appostato alla voce rettifiche di valore per deterioramento la somma di 2,43 milioni di euro».
Venendo al capitolo spese, il direttore generale ha spiegato che «le spese amministrative nel dato aggregato presentano una sostanziale stabilità rispetto al 2022 e si attestano a 27,87 milioni. Nel dettaglio, assistiamo ad un incremento del 4,25% delle “altre spese amministrative”, riconducibile da un lato agli importanti investimenti, anche sulle nostre filiali, per rendere un servizio sempre migliore alla clientela e, dall’altro, all’aumento dei servizi necessari al funzionamento dell’azienda banca. Le spese del personale si riducono invece di quasi 1 punto percentuale, pur avendo la banca continuato ad investire su nuove risorse nel corso del 2023. Appare doveroso evidenziare che l’investimento sul capitale umano ha dispiegato effetti positivi anche nel 2023, tali da consentire alle commissioni da servizi di coprire i costi del personale al 107%, appostando la nostra Bcc ai vertici del Gruppo Iccrea per questo parametro di efficienza e produttività».
Da ricordare, infine, che in apertura di relazione, Roberto Solbiati ha rivolto «un sentito ringraziamento al presidente Scazzosi, ai componenti del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale, poiché anche in questo secondo anno da direttore generale della nostra Bcc ho potuto beneficiare del loro costante supporto alle attività di direzione e sono fermamente convinto che i significativi risultati economici che mi accingo a rappresentarvi siano il frutto di tale sinergica collaborazione e incondizionata fiducia. È per me un onore essere destinatario quotidianamente di tale attenzione». Quindi ha rivolto pubblicamente «il mio grazie al vice direttore generale Annibale Bernasconi e ai componenti del comitato di direzione -Laura Cozzi, Roberto Gentilomo, Andrea Colombo e Alberto Pastori- che quotidianamente mi supportano nel condurre la banca e rendono certamente meno gravoso l’incarico affidatomi» e «il grazie più sentito a tutti i colleghi della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, che con instancabile impegno, abnegazione e perseveranza sono stati i principali artefici degli importanti risultati che abbiamo raggiunto nel corso del 2023».

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