L’opera è buffa, il progetto serissimo. Tanto da aver mosso 3mila 700 tra alunni e studenti, da aver interessato Provincia di Varese, Ufficio scolastico provinciale, Comune di Busto Arsizio, ILOpera©, fondazione Labus-Pullè, Circolo Accademico Culturale, Teatro Politeama di Varese e Teatro Sociale di Busto Arsizio. “Alla scoperta della lirica – Il Barbiere di Siviglia”, progetto per le scuole realizzato dalla nostra Bcc con l’orchestra Microkosmos diretta dal Maestro Fabio Gallazzi, si è articolato in cinque lezioni di opera con le scuole e una serata, il 12 marzo al Sociale di Busto Arsizio, aperta a tutti. Un successo che segue e amplifica quello incontrato l‘anno scorso con Pierino e il lupo di Prokofiev; un successo che ha ribadito la bontà dell’impegno della nostra banca sulle direttrici della qualità della proposta e del coinvolgimento dei più giovani nel mondo della musica. L’opera di Rossini come porta d’accesso per gli alunni delle elementari, per gli studenti delle medie e delle superiori al mondo della lirica, quindi, con lezioni che hanno sì presentano le arie e i passaggi più famosi del Barbiere, ma anche aiutato a familiarizzare con gli strumenti dell’orchestra e con le voci, quelle dei cantanti che hanno interpretato i personaggi.
Gran cerimonieri delle lezioni il Maestro Fabio Gallazzi, agghindato per l’occasione con tanto di parrucca, come nel Settecento, epoca in cui la vicenda è ambientata, si conveniva, e la voce narrante Danilo Lamperti, il cantastorie che ha preso per mano i giovanissimi spettatori accompagnandoli fra suoni, gorgheggi e recitativi. Alla prima lezione, venerdì 5 marzo al Politeama di Varese, ad accogliere i ragazzi sono saliti sul
palco il vicepresidente della Provincia Gianfranco Bottini e il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Claudio Merletti. «Questa è una mattina che non dimenticherete facilmente –ha esordito Bottini- è una mattina che vi deve servire e può lasciare il segno. Può darsi che scocchi la scintilla e che la musica, da gioco meraviglioso, per qualcuno diventi la vita». A ruota Merletti: «Si tratta di un momento magico; la storia del Barbiere di Siviglia, per una volta, non vi sarà soltanto raccontata, ma la vedrete rappresentata. È un momento importante per il nostro territorio; a Busto Arsizio nascerà, infatti, un liceo musicale e coreutico. Di questo devo ringraziare il vicepresidente della Provincia Bottini, mentre per questo progetto sul Barbiere di Siviglia il mio grazie va a tutti i docenti e a Nicoletta Danese, dello staff dell’ufficio scolastico provinciale». Nicoletta Danese ha seguito dal primo momento il progetto come fondamentale trait d’union fra gli insegnanti e i musicisti. «Il Maestro Gallazzi, a gennaio, si è rapportato con i docenti delle scuole della provincia di Varese affinché preparassero alunni e studenti all’appuntamento in teatro – dice Danese-; l’intenzione, in futuro è di arrivare a sviluppare un lavoro in classe ancora più strutturato».
Per adesso l’iniziativa “Alla scoperta della lirica”, a sentire la risposta da platea e galleria del Politeama, ha già un ottimo gradimento. Momento interattivo queste lezioni d’opera, che hanno spesso chiamato in causa il giovanissimo pubblico, stimolato dalle domande di Lamperti, dagli inviti a sottolineare certi passaggi chiave del Barbiere, dal celebratissimo Largo al Factotum a Una voce poco fa, aria che fissa indelebilmente nella memoria la figura di Rosina, a La Calunnia è un venticello, intonata da don Basilio. Va e vieni sul palco dei personaggi, ma anche presenza dei ragazzi sulla ribalta«perché abbiamo voluto stringere un contatto fra chi ha già cominciato a impratichirsi con uno strumento musicale e gli orchestrali della Microkosmos – spiega Gallazzi.
Con il nostro progetto abbiamo voluto avvicinare tutti i discenti delle scuole della provincia di Varese alla musica, ma tentare anche di stimolare in qualcuno il desiderio di suonare. Devo dire che l’obiettivo è stato raggiunto; alcuni dei nostri giovani spettatori del Pierino e il lupo hanno deciso di imparare a suonare. La musica è un patrimonio straordinario della cultura italiana; noi vogliamo proporla sotto vesti divertenti e giocose, ma facendo intendere che si tratta comunque di una cosa seria, che per qualcuno è un lavoro, certo gratificante ma molto impegnativo. È chiaro che, se coltivata sin da piccoli, la musica diventa una compagna di viaggio per tutta la vita che ci diverte e arricchisce». Proprio l’entusiasmo dei giovanissimi ha colpito i due componenti del cda della Bcc presenti alla matinée varesina. «Abbiamo avuto un’impressione più che positiva –dice Enzo Papa- il coinvolgimento dei ragazzi è sempre positivo e l’entusiasmo in sala è grande». «La nostra banca ha visto giusto credendo a questa iniziativa » ha aggiunto Mario Pozzi. Vedere dei bambini istruirsi divertendosi è la cosa più bella». E a proposito di divertimento, proprio il Maestro Gallazzi, nelle vesti di direttore dell’orchestra Microkosmos, ha fatto la sua parte. Nella prima lezione d’opera tenuta al Sociale di Busto Arsizio, Gallazzi ha fatto irruzione sul palco in monopattino, trovata che ha acceso l’entusiasmo nei ragazzi. Far comprendere che la musica, anche quella colta, può essere vissuta come un gioco, è un ottimo sistema per avvicinare alla lirica, genere “completo”, dove si mescolano, musica, canto e recitazione. È questo aspetto, il valore educativo, che preme alla nostra banca, come ribadito nella conferenza stampa di presentazione del progetto dal presidente Lidio Clementi: «La Bcc da anni collabora con il maestro Gallazzi per portare l’educazione musicale nelle scuole; per questo abbiamo voluto esserci. Del resto se oggi i giovani vivono a stretto contatto con la multimedialità, non dobbiamo dimenticare che l’opera lirica è stata il primo grande spettacolo multimediale della storia. Forse è proprio questa la chiave per farla conoscere e apprezzare dai più giovani. Noi siamo convinti che questa proposta, grazie alla sua qualità, possa centrare l’obiettivo». A fare gli onori di casa nella prima mattina di lezioni al Sociale di Busto Arsizio il primo cittadino Gigi Farioli, che ha tenuto a sottolineare l’impegno della nostra banca nelle iniziative musicali: «la Bcc ci è stata già vicina nei concerti di Uto Ughi e di Natale, anche questa volta è al fianco della cultura. È ancora più significativo un investimento di questo tipo in un momento in cui si criticano le banche perché hanno stretto i cordoni. La Bcc si conferma uno sponsor attento alla diffusione della cultura musicale e vicino al territorio». A rappresentare la nostra banca era il consigliere Vittorio Pinciroli: «La passione per la musica deve essere sempre sostenuta e valorizzata, soprattutto, come nel caso di questo progetto, quando i ragazzi vengono coinvolti direttamente. Siamo l’unica banca locale e vogliamo essere vicino al nostro territorio». Il gran finale dell’iniziativa, celebrata al Sociale, ha visto il porte aperte per tutti, con una particolarità: questa volta sono stati i bambini a portare i genitori a teatro. «Il meglio de il Barbiere di Siviglia è stato un doveroso omaggio alla città che ci ospitato – conclude Gallazzi-, una selezione delle arie di questo capolavoro di Rossini che suggerisce comunque lo svolgimento della vicenda e restituisce il senso del lavoro svolto con i ragazzi. Il fatto di portare a teatro i genitori o gli amici indica la volontà di allargare il giro, di informare su questa iniziativa e, possibilmente, di interessare anche altre persone alla musica lirica». Ma c’è stato dell’altro nella serata del Sociale, un surplus di valore benefico, con la presenza dei volontari della Kay La – Amici di Suor Marcella Catozza, Onlus che aiuta la francescana di Busto Arsizio nella sua opera in America. Attiva ora nella Repubblica Dominicana, suor Marcella, sino al 2009, ha speso il suo impegno ad Haiti. Dopo il sisma del 13 gennaio, l’associazione ha organizzato una raccolta straordinaria di fondi da destinare, fra le altre cose, alla ricostruzione delle scuole colpite dal terremoto. Anche oltreoceano, l’attenzione, in frangenti tanto drammatici, va all’istruzione e alla crescita dei giovani, ma là è tutt’altra musica. E di buffo, contrariamente al Barbiere rossiniano, non c’è nulla.