La crisi ha smussato gli angoli

Roberto Scazzosi, presidente Bcc Busto Garolfo e Buguggiate
L'editoriale del presidente del Consiglio di Amministrazione

Inutile nascondersi. Se vivi e ti misuri ogni giorno con la realtà dell’economia, l’argomento è quello. Quello che si vorrebbe rimuovere, non soltanto dai nostri discorsi, ma soprattutto dallo stato delle cose. Inutile far finta di nulla; se non si parla di crisi, o di effetti lasciati sul campo dalla crisi, è per evitare di dirla tutta. Ma qualcosa di buono può nascere anche dalla indubbia negatività che abbiamo vissuto da oltre due anni a questa parte. Qualcosa si può imparare, ed è più probabile che avvenga nelle difficoltà. La Bcc lavora sul e per il territorio e lo fa dialogando con suoi attori. Ebbene, proprio questa attitudine al dialogo a me sembra sia più diffusa da qualche tempo in qua. Forse la crisi ha costretto a parlarsi di più, forse si è cominciato a capire che da soli non si va da nessuna parte e, in tanti casi, non si fa neanche un tratto troppo lungo di strada. Forse abbiamo capito che, perché le cose possano davvero raddrizzarsi, non può andare bene soltanto a qualcuno. Nessuno, né individuo, né impresa, né associazione, per quanto grande e influente, è un’isola. Ci definiamo per le nostre caratteristiche, le nostre attitudini, i nostri punti di forza e debolezza soltanto in rapporto agli altri. Allora, se vogliamo costruire qualcosa, non possiamo giocare a solitario. Dialogare è sempre incontrare l‘altro, misurare idee, disponibilità, trovare intersezioni e chiarire divergenze. Lo è sempre, in ogni circostanza; ma quando si è amministratori, dialogare diventa ancor di più un esercizio di responsabilità. Se si dialoga esiste la possibilità di capirsi; e adesso che ci sentiamo veramente tutti sulla stessa barca può risultare soltanto più facile. Credo sia qualcosa di più di un’impressione: nei tanti incontri cui partecipo sul nostro territorio, vedo una volontà nuova. Forse, per la prima volta da molto tempo in qua, la logica dello schieramento sta mollando la presa. Forse, per la prima volta, si respira un sano e fruttuoso pragmatismo. Sicuramente, sempre più spesso, parlando, si va al merito del problema, appendendo la casacche che ognuno di noi si porta da casa. Forse è stata la crisi, ma trovo che i tavoli abbiano gli angoli più smussati. E forse, un giorno, potremo sederci a tavoli rotondi, dove tutti potranno vedersi e capirsi meglio. Dove gli schieramenti non saranno a priori, ma, se ci saranno, scaturiranno da un confronto reale sui problemi. E dove il confronto potrà, con più facilità, diventare occasione d’incontro, quindi collaborazione su progetti concreti, proiettati a unire più che ad alimentare divisioni. Fare sistema si è sempre detto, si diceva anni fa, quando l’onda lunga del malcostume finanziario non ci aveva toccato. Fare sistema dunque, a maggior ragione, oggi. Che sarebbe a dire: a ognuno la sua parte in un disegno complessivo e condiviso. Continuiamo su questa strada. Se non ora, quando?

it.linkedin.com/in/robertoscazzosi

0 replies on “La crisi ha smussato gli angoli”