Cresce a Varese la sfida oncologica

Quando un bisogno chiama la Bcc non si fa attendere; è il caso dell’iniziativa promossa dall’associazione “Varese per l’oncologia”. La nostra banca era presente alla cena organizzata venerdì 28 novembre, rituale appuntamento di fine anno che il sodalizio presieduto da Gianni Spartà organizza per ragguagliare sull’attività. Un’attività in piena crescita, grazie alla sensibilità del territorio per un tema che, qualche anno fa, un gruppo di oncologi ha deciso di affrontare di petto. I risultati non si sono fatti attendere: il servizio offerto dai medici è andato a integrare l’attività istituzionale dei presidi ospedalieri, all’interno del nosocomio varesino in primis, successivamente con la creazione di un day hospital oncologico nei presidi di Cittiglio e Luino. In vista, c’è il 113 oncologico, l’assistenza a domicilio, servizio richiesto dalla Regione e che traccia la nuova frontiera dell’attività svolta da Varese per l’oncologia. Un’associazione nata sul territorio per servire il territorio; nello spirito simile alla nostra Bcc, presente all’evento con i vertici dell’istituto. Alla cena c’erano il presidente Lidio Clementi, il vicepresidente vicario Ignazio Parrinello, il vicepresidente Roberto Scazzosi, i consiglieri Paolo Pozzi e Mauro Colombo, il direttore generale Luca Barni, il responsabile dell’Area Finanza Carlo Crugnola. Occasione per dialogare con le istituzioni: dal varesino che siede nel consiglio dei ministri, Roberto Maroni, al sindaco Attilio Fontana, dall’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Raffaele Cattaneo, al consigliere, Giuseppe Adamoli. Presente anche il prefetto di Varese, Simonetta Vaccari. «Non vogliamo mancare in queste occasioni -spiega Parrinello-, per la meritorietà dell’iniziativa e perché la nostra Bcc, negli ultimi anni, si è accreditata come soggetto attivo di questo territorio. Logico che di fronte a progetti come quello dell’associazione varesina la nostra banca, che concorre alla crescita delle comunità in cui opera, risponda positivamente. Anzi, il prossimo anno la Bcc sarà ancora più coinvolta nelle iniziative di Varese per l’oncologia. È un processo naturale, perfettamente coerente e in linea con i movimenti dell’istituto. Una presenza sempre più marcata e significativa nei progetti e nelle relazioni che si allacciano sullo scacchiere territoriale. È un modo per essere protagonisti, per stringere rapporti, alimentare contatti, favorire potenzialità, aumentare la nostra visibilità e allargare il nostro raggio d’azione. Una strada che abbiamo imboccato con successo, che ha dato risultati per noi e portato benefici al nostro territorio. Indietro non si torna».

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